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Il sistema che vede disputarsi due gare per il Manx GP è stato provvidenziale sia perché ci ha concesso di vedere ieri - attraverso lo streaming live gratuito - due gare avvincenti, sia perché ha dato una seconda chanche a chi nella prima gara non aveva raggiunto il risultato sperato o - peggio - era stato costretto al ritiro.
Sia lo Junior Manx GP che il Senior Manx GP, che si corrono rispettivamente con le Supertwin e con le Supersport, hanno regalato due gare serrate, favorite da un meteo ottimale, tanto favorevole che la Lightwheight del Classic TT era stata anticipata a ieri in previsione del maltempo in arrivo, tentativo peraltro non andato a buon fine visto che l'avvicinarsi della sera e della scarsa visibilità ha sconsigliato di continuare la gara della frizzanti 250 due tempi e ululanti 400 cc a 4 cilindri. Ma di questo parleremo più avanti, quando il Classic TT entrerà nel vivo delle sue gare dove attendiamo la performance del nostro Maurizio Bottalico.
Per dare un'idea: su 180 km e quasi un'ora di gara il distacco tra il vincitore Jamie Williams (Aprilia RS660) e il secondo Toby Shann (Kawasaki Z650) è stato di 3,2 secondi, con terza la Aprilia RS660 di Michael Gahan, con il vincitore della prima gara Arrowsmith ritirato al termine del primo giro. Due moto italiane sul podio, in una gara molto tirata che ha visto il riscatto di Salvo Sallustro, costretto al ritiro nella prima gara a causa di presenza di acqua nella benzina e conseguente bandiera bianca del motore.
Il pilota italiano non ha comunque avuto vita facile: partito bene a oltre 105 mph di media e determinatissimo a terminare la gara in sella alla Kawasaki Ninja 650 del Team Faraldo, ha consolidato la sua posizione attorno al 25esimo posto nel corso del secondo giro ma al terzo, poco dopo il rampino di Ramsey, il cambio ha iniziato a fare le bizze rendendogli inutilizzabili la quarta e la quinta marcia. Vai quindi di sesta e terza sui veloci curvoni della parte montagnosa dello Snaefell, rischiando moltissimo per lasciare scorrere la moto in sesta dove magari una quinta sarebbe stata più opportuna e nella mente - come lui stesso ha ammesso - il brutto volo di Conor Cummins di qualche anno fa...
La determinazione del pilota di Noto è stata messa a dura prova quando pensava di avercela quasi fatta: dalle parti di Governor's Bridge il cambio gli lascia soltanto l'uso della seconda e con quella taglia il traguardo di fronte al Grandstand in 23esima posizione con un ultimo giro a 106.723 mph di media. Grande soddisfazione per lui e anche coronamento di un sogno, quello di portare a casa una bronze replica che attesta la sua caparbietà e la sua passione.
Ritmo oltre le 120 miglia all'ora di media, per la gara che vede Caomhan Canny (Suzuki GSX-R 750) vincere su Cook (Kawasaki ZX-6R) per mezzo secondo con un recupero incredibile all'ultimo giro, con Jamie Williams (Honda CBR600RR) sul gradino più basso del podio, ma a quasi un minuto. Gara in questo caso ancora più lunga, 4 giri per 240 km. Bellissima la rimonta di Canny, appena entrato nel "Tommy Club", con Cook che potrebbe recriminare su un pit stop (obbligatorio) di quasi sei secondi più lento di quello del vincitore.
Gara non brillante per il privatissimo Tiziano Rosati e la sua Honda CRB600RR: dopo un primo giro a 108 mph e attorno alla 45esima posizione, dopo il pit stop viene notata una chiazza d'olio sulla sua postazione e successivamente fermato.
Tra poco sarà il momento del Classic TT!
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