Philippaerts spiega la pista di Bellpuig

Philippaerts spiega la pista di Bellpuig
Massimo Zanzani
Finalmente un tracciato duro dopo le sabbie delle ultime gare, una pista naturale che offre ai piloti diverse traiettorie. Un circuito spettacolare dove i sorpassi non mancheranno | M. Zanzani, Bellpuig
14 maggio 2010


L'ormai consueto appuntamento per i  lettori di Moto.it è con David Philippaerts che ci svela i segreti del tracciato del GP di Spagna. 

«Siamo arrivati in una pista dura dopo tante di sabbia. E’ quindi più simile a quelle italiane. È un tracciato naturale, come quelli dei vecchi tempi si dice…

La partenza è medio-lunga, poi c’è una curva a destra a 90°, qui è facile, specialmente in partenza, che si formi il mucchio. Poi c’è un salto molto veloce, da quarta piena che atterra sul pari prima di un gran curvone a sinistra che durante la gara si canala molto…

Poi si viene giù, ci sono un po’ di saltini all’interno e poi una curva a destra che immette in un panettone con subito una curva stretta, molto lenta…

…così si arriva al panettone in discesa, davvero bellissimo, una curva ampia e tre salti consecutivi che sono quelli che caratterizzano questa pista.

E’ un tracciato che mi piace, ci sono molte traiettorie, non c’è una sola linea, si può sorpassare bene e un pilota può dire la sua. Secondo me è una delle piste più belle del mondiale, spero di far bene».

Guarda il video di un giro di pista a Bellpuig.





 

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