MXoN, l'intervista al Commissario Tecnico FMI, Thomas Traversini

Massimo Zanzani
"Una grossa soddisfazione, che ci ha lasciato allo stesso tempo con un po' di amaro in bocca. Ce la siamo giocata fino all'ultimo"
8 ottobre 2018

Dopo lo storico risultato al Motocross delle Nazioni, il Commissario Tecnico FMI Thomas Traversini, che ha guidato la squadra italiana negli Stati Uniti sul secondo gradino più alto del podio, si racconta ai microfoni di Moto.it. Dopo le dichiarazioni di Tony Cairoli abbiamo intervistato anche Traversini, che ci ha raccontato la propria esperienza parlando di una “grossa soddisfazione, accompagnata allo stesso tempo da un po’ di amaro in bocca” dovuto al fatto che, fino alla metà della terza manche, il trio formato da Tony Cairoli, Alex Lupino e Michele Cervellin, avrebbe potuto conquistare la sommità del podio. 

 La ragione del secondo posto risiede nel fatto che in Gara-1 sia Cairoli che Lupino sono partiti molto bene, ma all’uscita della curva due entrambi hanno avuto un problema: Cairoli è scivolato, dovendo poi ripartire da ultimo, mentre Lupino ha avuto un destino similare.

La gara è stata molto difficile a causa del fango, con tutto quello che comporta, e se i risultati di Gara-1 fossero stati migliori probabilmente ci sarebbero stati più margini per la vittoria.

Le aspettative pre gara erano alte, ma non ci si aspettava un tale risultato, a questa affermazione, Traversini ha dichiarato che “quando i piloti sono così coesi come squadra, e così in forma - acciacchi dell’ultima gara di Imola a parte - è tutto possibile e puoi giocarti le posizioni più alte; ma può anche succedere di tutto, c’erano tante squadre forti, alcune hanno avuto problemi”. 

“Era dal 2013 che l’Italia non saliva sul podio alle Nazioni, e farlo qui in America, davanti a tutto questo pubblico e su questa pista storica, con tre squadre europee nei primi tre posti, ha un grande significato per il motocross europeo, sono contento”.

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