MXGP 2023 a Maggiora. Andrea Adamo-Jorge Prado, il Motocross mette a segno una doppietta mondiale

Piero Batini
  • di Piero Batini
Maggiora tempio della doppia incoronazione. Il Titolo di Jorge Prado arriva fulmineamente durante la prima manche. Lo spagnolo vince, Febvre è costretto al ritiro. All’italiano servono entrambe le manche, per il delirio dei tifosi di Casa
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
18 settembre 2023

Maggiora, 17 Settembre. Doveva succedere in Italia. Non poteva che succedere a Maggiora. Con una prova di anticipo sulla conclusione dei Campionati del Mondo, al Mottaccio del Balmone, il tempio italiano del Motocross si celebrano e incoronano i due Campioni dei massimi circuiti del Motocross. Andrea Adamo, pilota Red Bull KTM Factory Racing, è Campione del Mondo MX2, Jorge Prado, Red Bull GASGAS Factory Racing, è il Campione del Mondo MXGP. O viceversa, a seconda che vi stia più a cuore un Titolo piuttosto che l’altro.

L’MXGP d’Italia, 18° della serie, vira a fattore risolutivo sin dalla prima manche, quando si allineano due astri possibili ma non probabili. Jorge vince la prima manche e, allo stesso tempo l’ultimo avversario possibile, Romain Febvre, è costretto al ritiro, un incredibile guasto nel giorno meno opportuno, e quindi ad alzare definitivamente bandiera bianca.

In fondo, tuttavia, si tratta della conferma di una tendenza. L’Ufficiale GasGas ha, infatti, condotto la sua stagione da manuale, andando in testa dal primo MXGP, respingendo gli attacchi del non troppo fortunato Herlings, dei più continui Febvre e Seewer e dell’ideale simbolico Gajser, sprattutto rimanendo leader per tutte le prove successive al Gran premio di Argentina.

Il terzo Titolo di campione del Mondo arriva sull’onda delle favolose partenze dello spagnolo, di 14 Gare vinte e di una presenza quasi costante sui podi dei GP. Lo switch all’ottavo giro: Febvre KO e Prado Mondiale! Ora, all’idea di affrontare l’ultimo MXGP di Gran Bretagna in uno stato ideale di rilassamento post-opera compiuta si contrappone la possibilità di migliorare ancora un record personale di assoluto rilievo.

Diversa, ma non meno appassionante, è la conclusione del Mondiale di Andrea Adamo, meno emozionale e più tattica, forse anche più tesa, ma debitamente amplificata e sospinta dal tenore del tifo di Casa. il Mondiale con una prova di anticipo di Adamo è più complicato, da cardiopalmo per gli spalti. Innanzitutto c’è il disturbo di Laengenfelder, e della sue partenze-razzo, poi la presenza ossidante di Geerts, infine l’incubo in famiglia, Liam Everts.

Di fronte alle vittorie di Laegenfelfelder, prima manche, e di Geerts, seconda manche e Gran Premio, per coronare il sogno a Adamo servono entrambe la manche, concluse invariabilmente al terzo posto, più un aiutino del destino.

È a tre giri dalla fine della seconda manche, infatti, che l’ultimo ostacolo al trionfo viene meno. Liam Everts, in forte recupero dopo una prima parte di gara confusa, cade ed è costretto al ritiro. Così sono tre giri di ansia felice per il Pilota ufficiale Red Bull KTM Factory Racing, al termine dei quali per la Marca arriva il quindicesimo Titolo in venti anni, in buona parte conquistati da Tony Cairoli, oggi guida del Team delle favole.