MXGP 2018, GP di Svizzera: Numeri e Orari TV

MXGP 2018, GP di Svizzera: Numeri e Orari TV
Massimo Zanzani
Dopo un weekend di pausa la MXGP ritorna in pista con la tappa svizzera che anticipa le altre due prove consecutive di Bulgaria e Turchia. Herlings di nuovo al via per incrementare il divario che lo separa da Cairoli
16 agosto 2018

Con sole cinque prove dal termine, il "Mondialcross" si incammina verso la sua conclusione con la sconcertante serie di numeri che riguardano Jeffrey Herlings e Tony Cairoli basati sulle prestazioni che hanno stabilito sino a questo punto del campionato.

Il coriaceo leader della classe regina ha brillato nel Tag Heuer Fastest Lap Award ottenendo il tempo più veloce sul giro in ben 13 GP lasciando al siciliano quello migliore in soli due tappe, oltre ad essersi aggiudicato la pole nelle prove cronometrate in nove occasione contro le tre di Tony e quella singola di Van Horebeek, Gajser e Febvre. 

Per quanto riguarda le vittorie di manche, Herlings ha svettato 23 volte, Cairoli 6 e Desalle 1, mentre quelle di GP sono rispettivamente a quota 12, 2 e 1, con Jeffrey salito sul podio 14 volte, seguito da Tony per 13 volte, da Gajser e Desalle 5, Paulin 4 e solo 2 per Anstie e Febvre. Ma il dato più sconcertante è che l’olandese è rimasto al comando per ben 296 giri contro i 193 di Tony, i 20 di Desalle, i 14 di Gajser, i 7 di Febvre e i 5 di Paulin.

Come un vero e proprio leprotto Tonino Nazionale l’ha invece spuntata nel FOX Holeshot Award, dedicato al pilota che taglia per primo il punto stabilito alla prima curva dopo la partenza, il quale se l’è aggiudicato in 16 occasioni contro le 7 di Herlings, le 2 di Paulin e Febvre, e quella sporadica di Coldenhoff, Strijbos e Simpson.

Infine, da inizio campionato Herlings è sempre rimasto al comando della classifica iridata ad eccezione della prova spagnola dove è Tony che ha corso con la tabella rossa riservata al leader provvisorio.

Anche i numeri della MX2 sono piuttosto interessanti, e quasi tutti in favore di Jorge Prado. Allo spagnolo vanno il maggior numero di tempi più veloci sul giro (7 contro i 4 di Jonass, i 2 di Covington e quelli singoli di Sanayei e Lawrence), le migliori partenze (19 contro le 4 di Jonass, le 2 di Covington e quella di Vlaanderen, Olsen, Jacobi, Pootjes e Lawrence), il maggior numero di giri al comando (235 seguito dai 182 di Jonass, 60 di Covington, 24 di Vlaanderen, 17 di Olsen, 9 di Lawrence e 2 di Sanayei), quello di GP vinti (8 contro i 5 di Jonass e quello di Olsen e Vlaanderen), e quello di maggior numero di podi (13 contro i 9 di Jonass, 7 Olsen, 6 Covington, 5 Vlaanderen e 1 per Watson, Lawrence, Beaton, Geerts, Jacobi).

Al campione in carica lettone spettano invece il maggior numero di manche vinte (12 contro le 11 di Prado, 4 di Covington, 2 di Vlaanderen e quella di Olsen) oltre al maggior numero di GP corsi con la tabella rossa, esattamente nei primi 13 per poi passarla negli ultimi 2 a Prado.

Nel frattempo il paddock ha definito altre pedine per il 2019: il belga Julian Lieber anche la prossima stagione sarà con Clement Desalle il sella alla Kawasaki ufficiale, così come è stato confermato dal team Wilvo Yamaha lo svizzero Arnaud Tonus, mentre l’altro elvetico Jeremy Seewer passerà dalla squadra belga al team ufficiale della Casa di Iwata a fianco di Romain Febvre.

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