MX. Il punto della situazione a metà stagione

Con il GP di Germania, in programma questo fine settimana, inizia la seconda metà del campionato del mondo motocross. Una corsa verso i titoli che non ammette pronostici.
18 giugno 2009


Se ad inizio campionato era difficile fare un pronostico sui vincitori dei titoli iridati motocross 2009, ad oggi risulta praticamente impossibile.

MX2
Nella classe minore, quella MX2 che comunque ci ha abituato a dover stravolgere in continuazione le vari previsioni fatte GP dopo GP, propone infatti situazioni alquanto diverse da quello che ci si poteva aspettare.
Partiamo dal "fondo": aspettarsi una KTM con la tabella rossa non era di certo utopia ma se all'interno di quella cornice piazziamo il numero 25 di Marvin Musquin, allora tutto cambia.
Ha destato clamore (e non finisce qui) il passaggio del francesino alla casa austriaca dopo il GP di Spagna durante il quale aveva conquistato la leadership della classifica di campionato. Polemiche a parte, sul discusso e discutibile trasferimento dal team NGS Honda, alla squadra ufficiale KTM, dopo lo "scatto", Musquin ha vinto tutto quello che c'era da vincere dimostrandosi un serio candidato al titolo della MX2. Di certo, all'inizio del campionato, non era un nome di quelli che si potevano "piazzare" al vertice della lista anche se, in mezzo all'orda di francesi che sta invadendo la classe minore, qualcuno poteva anche indicarlo come uno dei probabili outsider.
Chi invece veniva indicato come uno dei probabili vincitori era Nicolas Aubin. Punta di diamante del gruppo Yamaha per l'attacco all'iride della 250, il pilota in forza al Team Ricci Monster, non è riuscito a rimanere a galla. Incostante, a volte sfortunato è il pilota che al momento ha deluso di più le aspettative di inizio stagione. Altra sorpresa invece, per l'ennesimo francese, Gautier Paulin.
In sordina, dopo la serie di infortuni dello scorso anno, si è presentato al via di questa stagione rinfrancato nell'animo e rinforzato nel fisico. "Curato" da quel vecchio leone di Jacky Vimond, è riuscito ad imporsi al vertice del gruppo per le prime gare anche se ha dovuto arrendersi alla prorompente rincorsa di Musquin che ora lo precede in classifica generale di 34 lunghezze.
Grande favorito alla vigilia di questo campionato era il neo accasato al Red Bull KTM Shaun Simpson. Dopo un avvio non dei migliori, lo scozzese si è dovuto arrendere ad un serio infortunio subito in allenamento la settimana precedente il GP del Portogallo, che di fatto lo ha estromesso dalla lotta per il titolo ma soprattutto dal resto della stagione. Rivedremo il forte pilota, forse al termine di questo 2009, ma non di certo in piena forma.
Rimanendo in casa KTM ufficiale, il portoghese Rui Goncalves ha leggermente deluso le aspettative. Indicato da un signore di nome Stefan Everts come probabile protagonista della stagione 2009, Rui ha iniziato il campionato in sordina ed è uscito al momento giusto, ovvero, dopo l'infortunio di Simpson, quando si è trovato a reggere da solo la pesante carica di prima guida KTM. Tre GP esaltanti per lui (Valkenswaard, Agueda, Bellpuig) che lo avevano riportato verso il vertice della classifica ma l'avvento di Musquin in seno alla squadra "factory" avrebbe destabilizzato anche un rinoceronte.
Goncalves sembra aver accusato il "colpo" e ritrovarsi un nuovo nemico in casa non lo ha aiutato di certo a rimanere sereno e concentrato per l'approccio alla seconda parte di campionato.
Per entrare in "tema" nazionale, ottima la posizione di Davide Guarneri al giro di boa. Terzo nella generale, il "pota" ha da recriminare qualche episodio sfortunato che lo ha allontanato dal vertice di qualche punto di troppo, ma deve fare anche un piccolo esame di coscienza per aver sbagliato qualcosa in più del lecito. A soli 5 punti dal vertice del campionato dopo il GP di Spagna, si trova ora a rincorrere con 49 lunghezze di ritardo da Musquin.
Il podio di campionato non è certamente una risultato da buttare ma il nostro Davide nazionale potrebbe e dovrebbe fare molto di più. Stesse "parole e musica" valide anche per Manuel Monni. Il poliziotto della Fiamme Oro non riesce a trovare quella costanza di rendimento che lo potrebbe elevare ad uno dei migliori protagonisti della cilindrata minore. Il perugino mette ad ogni gara anima e corpo ma a volte la troppa foga lo penalizza, facendolo incappare in errori banali che gli precludono intere performance. Ad inizio stagione si prospettava per lui una posizione di classifica all'interno della top ten ed al momento Manuel si trova ottavo in campionato, ma di certo gli mancano parecchi punti da quanto espresso, a volte, in pista.
Pronostici di inizio stagione che facevano presagire una stagione difficile per Deny Philippaerts e Marco Maddii, con la consapevolezza che il campionato del mondo è un "gioco" duro ma pronostici che non sono stati nemmeno sfiorati dato che i due piloti non sono riusciti ad esprimersi. Sono state due meteore che si sono viste soltanto nel mare di fango di Faenza. Un po' troppo poco per i due ragazzi.

Troppo poco anche per Alessandro Lupino che, dopo un avvio non esaltante ma che lasciava sperare ottimi risultati per lui, è incappato in un infortunio in allenamento che gli sta precludendo la possibilità di esprimersi a causa del dolore alla spalla sinistra che lo affligge e gli limita i movimenti. Per il viterbese un periodo nero dal quale speriamo si possa risollevare presto per occupare quanto prima le posizioni che gli competono.

MX1
Parlare di pronostico
in MX1 prima dell'inizio della stagione 2009 era veramente una missione proibita.
12 piloti papabili alla vittoria parziale e di conseguenza all'affermazione totale anche se, ad essere onesti, la cerchia si restringeva ad una selezione di 5/6 nomi. Una vera e propria "ondata" di infortuni, che ha colpito molti dei protagonisti della casse regina, ha inesorabilmente tagliato la lista dei pretendenti alla corona iridata.

Sebastien Pourcel, Kevin Strijbos, Marc De Reuver, Steve Ramon, Jonathan Barragan hanno dovuto abdicare a causa di infortuni che li hanno allontanati dalle gare per parecchio tempo senza considerare che anche Maximilian Nagl ha sofferto i postumi di un infortunio invernale non esprimendosi al meglio ad inizio stagione, che David Philippaerts corre con una frattura all'indice della mano sinistra e che Antonio Cairoli ha subito parecchi colpi che non lo fanno esprime al meglio.
Coppins a corto di condizione, Melotte con la schiena che lo costringe e riflettere sul prosieguo della sua carriera e De Dycker sofferente ad un polso, la situazione medica della MX1 sembra più un bollettino di guerra.
A metà stagione, detto degli infortuni, chi "gode" di un certo privilegio su tutti è Antonio Cairoli che, al momento, guida la classifica di campionato. Un inizio quasi in sordina per il talentuoso siciliano che si è sbloccato dal GP di Bulgaria fino ad infilare una serie di risultati che lo hanno proiettato al primo posto.

Una posizione che però è stata messa in forse proprio dall'irruenza del 2 volte campione del mondo MX2 che si è complicato un po' la vita con delle cadute a volte, pensiamo, evitabili. Di certo non ha potuto evitare il "tamponamento" del quale è stato vittima nella qualifica del GP di Inghilterra e che gli sta condizionando queste ultime gare.

Condizionamento che da ora però, risponde al nome di David Philippaerts. Il campione in carica, dopo il fatto del Portogallo (contatto con Cairoli, "zero" in classifica e dito rotto) è sembrato sbloccarsi ed i risultati di questo "sblocco" lo hanno riportato dal quinto posto in classifica fino alla seconda posizione dietro a Cairoli.
Se in MX2 si parla di un "affaire francais" nella classe regina sembra che i due italiani possano portare a termine una stagione memorabile. Il terzo incomodo però, è alle porte. 93 punti sui 100 disponibili negli ultimi due GP, il tedesco Max Nagl si propone come colui che vuol rompere le uova nel paniere ai due scatenati italiani. La "cura" Everts si è fatta sentire e, una volta superati i problemi alla mano destra che lo affliggevano, Nagl ha infilato una serie di prestazioni di quelle che fanno felice lui e soprattutto fanno preoccupare i suoi avversari. Indubbie le sue caratteristiche tecniche e di velocità, se il teutonico saprà metterci di mezzo una certa costanza ed eliminare qualche errore potrebbe essere veramente la sorpresa di questo mondiale 2009 nella classe regina.

La seconda parte del mondiale inizia da questo week end, in Germania, sul tradizionale circuito di Teutschenthal per proseguire tutta di un fiato con gli appuntamenti di Kegums, in Lettonia la settimana successiva, e quello di Uddevalla in Svezia a seguire.
Un trittico di gare che di certo ci saprà dare delle indicazioni precise su quanto aspettarsi per il rush finale di campionato. Moto.it ci sarà, a voi lettori, non resta che seguirci.

Enzo Tempestini

 

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