Julien Bill torna ad Agueda dopo l'infortunio ed entra subito in zona punti

Julien Bill torna ad Agueda dopo l'infortunio ed entra subito in zona punti
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Tornato in sella in Portogallo, dopo l'infortunio subito in allenamento, Julien Bill (Aprilia) ha dimostrato di essere in forma andando subito a punti nel GP di Agueda
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10 maggio 2010


Pieve a Nievole (PT) - Trasferta sofferta ma positiva quella del GP del Portogallo per l'Aprilia Racing del Team JK Datch in MX1. Julien Bill non ha accusato particolari problemi se non quelli di tutti gli altri piloti per le difficoltà del tracciato portoghese di terra rossa, che gara dopo gara ha messo sempre più in evidenza i solchi a causa del fondo allentato dalla pioggia del sabato, ma il suo ritorno alle gare è stato molto incoraggiante.

Weekend di ripresa, dunque, per l’elvetico Bill (Aprilia), tornato alle gare dopo l’incidente occorsogli in allenamento alla vigilia del precedente GP, quello d’Olanda. Nella prima manche è infatti rimasto ben al disotto del suo potenziale ed è terminato in ventiduesima posizione, mentre nella frazione successiva ha migliorato la sua prestazione chiudendo la giornata 20° raggiungendo così la zona punti, ma soprattutto portando in fondo la manifestazione che denota un’ottima ripresa dall’incidente alla schiena che aveva preoccupato non poco il team manager Riccardo Boschi.

Più difficile per Bill è stato l’avvio alla vigilia di questo GP di rientro, nel quale si è ritrovato nelle ultime posizioni dopo aver anticipato il cancello di partenza; un problema agli occhiali non gli ha poi permesso di avere la lucidità giusta per rimontare, e la gara del sabato si è conclusa al ventiseiesimo posto.

«Siamo molto contenti - ha ammesso Boschi - Bill non corre se non è tutto a posto per poter fare il possibile in gara, ma il suo intento per il Portogallo era quello di ritrovare la fiducia in sella e sentirsi bene con la sua Aprilia. Per un pilota che corre nel motocross questo è importante, e devo dire che si è trovato abbastanza bene anche con condizioni di terreno difficili come queste in cui pioggia e fango l’hanno fatta da padrone e ogni difficoltà era presente su questo già di per sé selettivo circuito».