Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Nemmeno il tempo di sussurrarsi un timido “ti amo” che la relazione tra Jorge Prado e Kawasaki è già passata alla storia. Solo una stagione — e nemmeno completa.
Con un comunicato molto, molto breve, Kawasaki ha annunciato la fine del rapporto con il pilota spagnolo, quattro volte campione del mondo.
Una stagione difficile per JP, in cui non è mai sembrato a proprio agio sulla KX450 Factory e in cui non ha mai mostrato il proprio reale potenziale. Senza considerare i vari infortuni che gli sono costati diversi mesi di inattività.
Qualche buona partenza si è vista, così come alcune prestazioni più che discrete in qualifica, ma siamo onesti: del 2025 di Prado ci ricorderemo soprattutto le gare in cui è stato — inspiegabilmente — risucchiato dal gruppo.
Una situazione strana, che ha dell’incredibile sotto certi aspetti — soprattutto se si ripensano alle prime interviste di Prado, in cui raccontava di una Kawasaki “incredibile da guidare”.
Una sensazione che aveva confermato anche a noi ad Anaheim 1, quando abbiamo avuto l’occasione — e l’onore — di intervistarlo di persona.
Jorge ora sembra diretto verso un ritorno nell’orbita KTM. Ma ci sono due questioni da analizzare.
La prima riguarda se effettivamente lo vedremo vestito di arancio — considerando che Plessinger è ancora sotto contratto e che Eli Tomac verrà annunciato nel giro di una settimana — oppure se verrà indirizzato verso Husqvarna, come compagno di squadra di RJ Hampshire.
Il secondo punto da valutare è legato ai regolamenti AMA, che impongono a Prado di utilizzare un telaio (e altri componenti) molto più vicini al prodotto di serie rispetto a quanto accade in MXGP.
Riuscirà quindi a ritrovare quel feeling che sembra aver perso?
Noi siamo curiosi di rivederlo in sella e di scoprire cosa potrà combinare nel suo secondo — e, speriamo, non ultimo — anno in America.