Buona la prima per Gaia Oddo: a Mantova un'emozione...Mondiale!

  • di Emanuele Pieroni
Mettere le ruote tra i grandi del mondiale. Gaia Oddo ce l'ha fatta e ce lo ha raccontato: "adesso l'obiettivo è arrivarci stabilmente"
  • di Emanuele Pieroni
7 marzo 2022

Una settimana fa ci aveva raccontato l’emozione dell’attesa e, adesso, l’abbiamo richiamata per farci dire come è andata. Perché Gaia Oddo, crossista ligure, ha debuttato lo scorso fine settimana a Mantova nel mondiale di Motocross.

“E’ una roba che non si descrive, un’emozione pazzesca” – ci ha detto con ancora i brividi addosso per quanto provato sabato al cancelletto. “Senti l’inno che suona e pensi che non può essere che sei davvero lì, al cancelletto il cuore mi andava a mille, poi quando si è abbassato ho pensato solo a dare tutto”. Poche parole, ma che rendono bene l’idea di cosa ha provato una ragazza di vent’anni che è salita per la prima volta su una moto quando ne aveva già quindici. E che da cinque anni, mentre studia economia e aiuta nel bar di famiglia, insegue un sogno con la consapevolezza che non ci sono tappe da saltare. Prima i regionali, poi il nazionale, l’esordio nell’Europeo e, ora, pure il mondiale.

“Prima di tutto dovevo qualificarmi, ma ce l’ho fatta e solo in quel momento ho capito che avrei davvero corso in una tappa del mondiale. Nella prima manche stavo andando bene, ma sono caduta in un doppio salto e mi si è storto il manubrio. Mancavano cinque giri e non aveva senso rientrare. La domenica, nella seconda manche, invece, mi sono divertita come una pazza, lì in mezzo ai manici veri, respirando l’aria del mondiale e chiudendo intorno alla trentesima posizione. Pazzesco, pazzesco davvero”.

Una esperienza che ha lasciato il segno, quindi, e che adesso si trasformerà in uno stimolo per fare ancora meglio nell’Italiano e provarci davvero a mettere definitivamente gli stivali sui crossodromi del mondiale. “Per adesso – ha concluso Gaia – torniamo alla vita di sempre. Non credo che farò altre partecipazioni perché le trasferte internazionali sono impegnative, ma quello è il teatro che voglio e ce la metterò tutta per arrivarci”.

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