A Mantova scende in pista

A Mantova scende in pista
25 gennaio 2007
Mantova Starcross: in esclusiva Mickael Pichon The Rocket, il razzo, pilota più amato a Mantova sarà in pista il 10 ed 11 febbraio per la sua unica uscita internazionale del 2007 nel motocross. In questa intervista progetti e obiettivi del recordman francese della moto. C’era allegria questa sera nella bella villa di La Milesse nella regione di Le Mans, la residenza di Mickael Pichon e della sua famiglia, costruita nel 2005. L’ultimo anno che lo vide a Mantova e nel quale il pilota cercò di riconquistare il titolo mondiale della classe regina del motocross che è stato suo nel 2001 e 2002 durante la spettacolare era Dorna del fuoristrada. Pichon torna a parlare dopo un lungo silenzio, iniziato il 17 di settembre scorso ad Ernée, quando, dopo essere partito davanti a tutti, sfruttando una delle sue proverbiali pole position, si ritrovò violentemente fuori pista ai margini del primo salto dopo il rampino selettivo della partenza. Uno stop brusco, dopo un lampo di classe ed una forte scarica d'emozione per i 30.000 che lui aveva contribuito a portare dentro al catino normanno. Adesso Pichon riparte dalla sua pista italiana preferita, che lo ha incoronato vincitore per 2 volte, nel GP d’Italia 2000 e nel Mantova Starcross del 2003. Il francese vuole rivivere ancora una volta le sensazioni della competizione con i migliori del mondo nella sua unica sfida motocross del 2007 ed incontrare il pubblico del Nuvolari, il più competente d’Italia che ha chiesto su internet che l’11 febbraio sia lui ad avere il numero 1 sulla tabella. Per prima cosa come mai ha deciso di accettare l’invito del Motoclub Mantovano e di Giovanni Pavesi per essere al via dello Starcross 2007? Ho scelto Mantova, rifiutando tante offerte, per la mia unica uscita internazionale motocross del 2007 perché ritengo l’evento organizzato da Pavesi e dai suoi collaboratori una delle più belle manifestazioni motociclistiche dell’anno. Il circuito è magnifico, con salti in stile supercross americano ma anche zone da affrontare ‘di motore’ e a gas spalancato. C’ è tanto pubblico e tutti danno il massimo per essere protagonisti in pista e fuori. Ho vinto 2 volte, mentre nel 2005 il successo mi è sfuggito per un problema. Lei ha sempre trovato grande seguito in Italia e a Mantova, perché come Tazio Nuvolari, quando la gara parte ha in mente un solo obiettivo ed un unico risultato, il primo posto. E’ ancora vero questo oggi? Si è vero, nella mia carriera questa è sempre stato il mio modo di affrontare le gare. Quando si abbassa il cancello, in qualunque posizione io mi trovi voglio andare davanti. Non vi nascondo che anche l’11 febbraio voglio vincere, anche se non sarà facile, ci sono tutti i migliori a cominciare da Coppins che ha il grande stimolo di diventare il numero uno del cross attuale. Per questo anche il podio sarebbe un bel risultato. Mi piacerebbe poi conquistare la Superpole del sabato, una sfida al cronometro che mi piace molto. Quali sono le sue condizioni di forma e con quale moto sarà in pista a Mantova? Fisicamente mi sento molto bene, ho ripreso gli allenamenti ma non ancora macinato molti chilometri con la moto da cross. Sto affrontando questo mio rientro con prudenza, voglio evitare di farmi male come mi è successo nelle due ultime uscite del 2006 a Zolder ed Ernèe. Correrò con una KTM 450 fornitami di KTM France che mi supporta nell’attività nazionale enduro e motocross, con la direzione tecnica di Eric Bernard. Lei ha 30 anni, il ritiro dallo sport è ancora lontano, dopo aver vinto due titoli mondiali, due Us Supercross, 36 GP ed uno Starcross come sarà la sua seconda parte di carriera? I miei fans vorrebbero vedermi ancora nel motocross, io mi sto innamorando dell’enduro. Vedremo, nel 2007 voglio divertirmi, vincere, frequentare tutto l’ambiente del fuoristrada francese. Se i risultati saranno buoni nel 2008 potrei fare il mondiale Enduro che quest'anno assaggero con 1 o 2 wild card. Di sicuro però non faro la Dakar, troppo pericolosa…

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