Dakar 2016. Auguri!

Dakar 2016. Auguri!
Piero Batini
  • di Piero Batini
Nulla è più difficile, quando si parla di Dakar. Nulla è più lieto, quando si parla di fare gli auguri (includendo sé stessi) con un piede già sul primo gradino della scaletta dell’aereo. Eccitazione + eccitazione = somma di entusiasmo. Buone Feste, Buon Anno!
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
24 dicembre 2015

Nulla è più ganzo che avere un pretesto “mostruoso” quando è il momento magico degli auguri di Natale. E poiché quando arrivano le feste siamo già in piena Dakar, il pretesto è gigantesco, incontornabile, memorabile. Pronti per la missione, per il Live di Moto.It e Automoto.It, pronti per andare a scavare tra le pieghe di sabbia della Dakar alla ricerca dei diamanti dell’avventura. Pronti, tuttavia, è una parola grossa. Ecco il perché del significato simbolico gigantesco del primo gradino della scaletta dell’aereo. Passato quello c’è già la valigia del turista cinese sempre di fretta che ti spinge a riva, e se anche hai dimenticato qualcosa, non parliamo se ci hai ripensato, è troppo tardi: sei catapultato sul volo interminabile che ti scarica al centro dell’avventura.

Ma è già avventura, da un po’. L’ultima è il bagaglio. Provate voi a confrontarvi con i 23 chili di massimo bagaglio consentito in stiva, quando avete tonnellate di idee e di attrezzature da far trasvolare. Già avete rinunciato, da tempo, al mitico baule LouisVuitton, ma la valigia no, deve andare. Ed è piena da far paura. Fosse Sharm mandi via infradito e compattina, e sei a posto. Qui no, hai bisogno e vuoi cose impensabili.

L’attrezzatura fotografica, per esempio, è stata pensata non per la Coppa America o la Formula Uno ma per la trincea. Ogni corpo macchina, ogni obiettivo, è pesante come un corpo contundente, e lo è se utilizzato maldestramente. Ma per far stare dritte al micron lenti e meccanismi in “ottica” della massima qualità di immagine ottenibile sulla terra, Canon non si è risparmiata, e la “cassa” arrivata dal mitico produttore giapponese ha mandato in imbarazzo il povero addetto dello spedizioniere, che si è dovuto far aiutare. E adesso tutto deve andare in valigia. Peso e dimensioni abbondanti. Certo.

Poi le trasmissioni. Intermatica, che è nostro partner di lusso, ci ha come sempre messo a disposizione il più alto standard mondiale della trasmissione voce e dati satellitare. Ma siamo molto lontani dalle dimensioni e dai pesi della moderna telefonia GSM. D’altra parte vogliamo essere sicuri di non fallire, neanche un giorno o in una occasione. Nessuno standard, ognuno ha le sue batterie, i suoi cavi, i suoi caricatori proprietari, differenti anche tra un modello e il suo aggiornamento, e tutto deve andare in valigia. Per entrambi i fornitori c’è bisogno di energia. Non sembra, ma alimentatori, batterie, caricatori, cavi, e parti di ricambio, sono tutto insieme un altro vano del contenitore da viaggio.

Senza neanche un calzino siamo già a quota 22 kg. Si fa dura. E allora interviene il bagaglio a mano, ovvero il miracolo di Etabeta. Bilancia alla mano, gli “oggetti” di maggiore peso specifico passano alla piccola portatile che va in cabina, là dove di solito stanno le cuffie noise reduction, l’e-reader e altri oggetti di “consumo” del viaggio. Con questa operazione intelligente si ritrova lo spazio e il peso da dedicare ai quattro vestiti, ai ricambi necessari quando si sa di dover affrontare l’estate sudamericana ma anche la fredda altitudine della Bolivia.

Tutto è stipato, ma ancora a rischio. Basta infatti che un doganiere o la sicurezza vogliano ficcare il naso. Non troveranno niente di pericoloso o di meno che consigliato, ma quando avranno controllato e dato il via libera, saranno dolori per ricomporre il minuzioso mosaico che si era preso tutti i giorni di Natale per essere composto e cacciato in valigia. Ma poi, finalmente, il primo gradino. Da lì in poi solo pensieri per diciassette ore.

Con la ripresa dl pensiero dominante dei giorni delle feste: fare gli auguri agli appassionati, agli amici, ai lettori.

Eccoli qua. Nel rivedere mentalmente le operazioni che mi attendono c’è l’opportunità per fermarsi un momento, tirare un respiro profondo e far uscire dal cuore come una bomba. Buon natale, Buon Anno Nuovo a tutti!

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