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Imola - Sacrifici. Ne ha fatti tanti, innumerevoli, Alessandro Delbianco. Ed oggi quegli stessi sacrifici gli hanno permesso di conquistare il tanto sognato ed ambito titolo di campione italiano Superbike. Sì è articolata principalmente intorno a questo tema la conferenza stampa che si è tenuta nel media centre dell'Autodromo Internazionle Enzo e Dino Ferrari dopo Gara2. Un sorridente ed entusiasta ragazzo, al settimo cielo, ancora con la tuta ed indossando la maglietta celebrativa di questo successo è entrato nella sala dove ad accoglierlo c'erano già i giornalisti, che gli hanno dato il benvenuto con un sincero e prolungato applauso. Quel ragazzo era proprio Delbianco e quei giornalisti eravamo proprio noi.
Il suo discorso è cominciato parlando di cosa si provi a raggiungere un obbiettivo da sempre profondamente desiderato. Delbianco ha spiegato di aver impostato ogni singolo attimo della propria recente quotidianità in modo da tagliare a tutti i costi questo importante traguardo. E, dobbiamo ammetterlo, il romagnolo è perfettamente riuscito nel proprio intento. 10 gare disputate sin qui in questo Dunlop CIV 2025, di cui: 8 vittorie e 2 secondi posti, per un totale di 240 punti conquistati. Ben 105 in più rispetto al primo inseguitore: uno scarto considerevole che gli ha consegnato la certezza matematica di essere il nuovo campione italiano SBK con un round d'anticipo. Sono gli strabilianti numeri di un anno di gare tricolori nel quale il classe 1997 non ha fallito nel portare a compimento la grande ambizione.
Delbianco ha voluto poi ringraziare il proprio team, lo Yamaha DMR Racing, per il fruttuoso lavoro svolto insieme da due anni a questa parte. Entrato a far parte della squadra nel 2024, i progressi fatti insieme gli hanno permesso di raggiungere un livello di competitività tale da fargli credere, durante i test pre stagionali, che il 2025 avrebbe potuto essere l'anno della cavalcata trionfale in Superbike. E non si sbagliava affatto.
"Questo è un traguardo che rincorro da tempo - ci ha poi raccontato Alessandro. Raggiungerlo significa quindi chiudere un cerchio, un ciclo. I sacrifici sono stati molti, ma questo discorso è valido per ogni atleta, ed alla fine sono stati tutti ripagati. Costanza e determinazione!".
Il percorso del numero 52 nella classe regina del campionato tricolore è cominciato nel 2020 proprio nel team DMR (quinto posto finale), che allora schierava una BMW S1000RR. Sempre con DMR, un anno più tardi competè in sella ad una Honda CBR 1000RR-R, diventando vice campione italiano. Il 2022 è stato l'anno del secondo cambio di casacca: Delbianco è diventato pilota di Nuova M2 Racing guidando l'Aprilia RSV4 1100 e si è confermato al secondo posto nella classifica generale. Ma un altro cambio di moto si apprestava ad arrivare, perchè nel 2023 è stato schierato da Keope Motorsport in sella ad una Yamaha YZF-R1, concludendo la stagione al quarto posto.
Come detto, è proprio all'anno scorso che risale l'origine del binomio Delbianco e Yamaha DMR Racing. Ancora una volta, fu vice campione. Prima di approdare nel CIV SBK, ha corso nel WorldSBK (2019) con il team Althea Mie Racing e nel 2018 in Superstock 1000 con la S1000RR. Tra il 2014 ed il 2017 ha corso nella Moto3 tricolore, a cui è arrivato dopo aver ottenuto vari successi in minimoto ed in MiniGP.