MotoGP 2025. I test di Valencia. Nicolò Bulega, 8° nel test: "Mi sarebbe piaciuto fare una foto con Toprak Razgatlioglu"

MotoGP 2025. I test di Valencia. Nicolò Bulega, 8° nel test: "Mi sarebbe piaciuto fare una foto con Toprak Razgatlioglu"
Il vice-campione del mondo SBK alla fine delle due settimane da pilota rosso: "È stato tutto molto bello, stressante, ma bello. Ci volevano dei test così, quest'ultima mezza giornata è stata molto utile. Ho iniziato a prendere feeling e alla fine sono andato molto bene". Sul ritorno in SBK: "Può essere che quando tornerò sulla Superbike mi sembrerà di andar piano, ma è solo una questione di abitudine"
19 novembre 2025

Valencia - Soddisfatto del test e del livello di confidenza raggiunto con la MotoGP, orgoglioso per queste due settimane in rosso da pilota ufficiale Ducati, consapevole di due cose: che se verrà in MotoGP lo farà seriamente, per competere, non per essere uno dei 22 e che al ritorno in Superbike magari avrà la sensazione che la V4 vada un po' piano.

Bulega ha chiuso all'ottavo posto la giornata di test, davanti a Bagnaia, 10°.

Ecco cosa ha detto il vicecampione SBK alla 18 di martedì, fine giornata dei test di Valencia, quando il sole era già calato. 

Avendo avuto più tempo rispetto al weekend di gara, senza lo stress dei tempi stretti, sei riuscito ad andare più forte?

"Sì, diciamo che durante il weekend di gara è difficile migliorare perché hai poco tempo, devi fare tutte le cose velocemente, anche se ti vengono in mente delle idee non hai tempo per provarle, quindi è sempre un po' difficile fare dei passi in avanti nel weekend di gara. Ci volevano dei test così, come oggi e poi neanche più di tanto, perché abbiamo girato mezza giornata. Però comunque questa ultima mezza giornata è stata molto utile. Abbiamo fatto delle cose che... piano piano ho incominciato a prendere feeling e alla fine sono andato molto bene. Ho fatto anche un errore nel mio giro veloce, sennò potevo fare anche due decimi meglio e quindi sono molto contento di oggi perché finalmente ho incominciato a guidare un po' meglio la MotoGP"

In quale settore generale ti sei migliorato? Non intendo settore della pista, ma frenata, velocità...

"Secondo me un po' dappertutto. Quello che ho sempre detto, non c'era una cosa specifica che mi mancava, ma mi mancava un pochino dappertutto che era una cosa che credevo mi sarebbe venuta fuori con la confidenza, con i chilometri, con lo stare sopra la moto ed effettivamente oggi comunque ho potuto fare qualche giro senza stress, con calma, capendo alcune cose, lavorando un po' sulla moto, alla fine oggi questa confidenza mi è venuta... ancora non al 100% chiaramente, perché ho fatto due weekend di gara e gli altri arrivano da stagioni intere, quindi sono ancora molto lontano, però ho incominciato a guidare un po' meglio e questo mi fa piacere"

Senti ancora la differenza di potenza fra Superbike e MotoGP, oppure non ti dà più tanto impressione?

"Diciamo che sì, il motore si sente, però è anche vero che qua a Valencia alla fine non è che lo sfrutti più di tanto, perché è una pista piccola, sono tutte ripartenze. Sì, si sente, però non è quello la cosa che mi faceva fare più fatica"

Non è che ora, quando tornerai sulla Superbike...

"Penserò che sia rotta?" (ride, ndr)

Sì, esatto...

"Sì, ci ho già pensato. Può essere che quando tornerò sulla Superbike mi sembrerà di andar piano, è solo una questione di abitudine, perché alla fine adesso poi passerà qualche mese... quindi magari mi dimentico un po' l'effetto della velocità e quando salgo sulla Superbike mi sembrerà una cosa un po' più normale"

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Hai incontrato Toprak in pista?

"Purtroppo no. Mi sarebbe piaciuto farci qualche giro insieme e avrei voluto anche una foto ricordo del primo test MotoGP insieme, però purtroppo non l'ho mai incontrato"

Alla fine di queste due settimane in MotoGP è più quello che pensi di aver imparato oppure la soddisfazione di aver fatto questo percorso? Per esempio, il tuo 100° GP nel motomondiale, dopo averne fatti 99 tra Moto3 e Moto2 l'hai fatto in MotoGP, essere vestito di rosso...

"Tante cose belle. Sicuramente la cosa più bella è essere tornato in questo paddock, dopo che ero venuto via in malo modo, di essere tornato con questi colori, mi ha fatto sicuramente molto piacere. Ed è stato un sogno, perché comunque fare la MotoGP è un sogno. Farlo con questi colori, con la moto di Márquez campione del mondo, con la squadra del campione del mondo... è stato tutto molto bello, stressante ma bello"

Quando hai debuttato in Moto3 eri il predestinato, hai fatto delle belle gare, poi un po' hai rallentato. Adesso cosa ti manca? Torni in Superbike ed è vero che sei pilota ufficiale Ducati, ma ottenere un posto nel team factory MotoGP sarà difficile con Marc Márquez e altri piloti in fila, è tosta...

"Come ho detto prima, il sogno di chiunque, di ogni pilota è la MotoGP, perché è il massimo di quello che puoi ambire come pilota. Il team rosso, come ho fatto queste due gare, è proprio il massimo, come uno che corre in macchina che va a correre con la Ferrari e quindi non puoi sognare niente di più, in questo momento. Non lo so, sono discorsi che sono ancora prematuri da fare. Sicuramente quello che ho imparato è che le cose me le voglio meritare e la MotoGP se la devo fare non la voglio fare così, giusto per dire che faccio il pilota di MotoGP quando vado al bar con gli amici. Se faccio la MotoGP è perché la voglio fare bene"