MotoGP 2025. I test di Valencia aprono la stagione 2026: Aprilia davanti, Ducati sperimenta, Yamaha V4 impressiona [GALLERY]

Il test post-stagionale sul circuito Ricardo Tormo ha svelato le prime carte per il campionato 2026. Aprilia domina con Fernandez e Bezzecchi, confermando l'ottimo finale di stagione. Ducati celebra il centenario con livree speciali e lavora sulla messa a punto della GP25. La Yamaha V4 scende sotto il minuto e 30, mentre Toprak fa un debutto promettente. KTM, nonostante la crisi finanziaria, continua a innovare. Si delinea già il mercato piloti più bollente degli ultimi anni
19 novembre 2025

Il primo giorno di test ufficiali a Valencia ha dovuto fare i conti con l'umidità lasciata dalla pioggia del venerdì e l’attività in pista è iniziata solo nel primo pomeriggio, intorno alle 13:30, per poi proseguire fino alle 17:45 sfruttando una proroga dovuta al tempo perso al mattino.

Si è trattato di un test meno ricco di novità assolute rispetto agli anni scorsi, principalmente perché la stagione 2026 rappresenta una fase di transizione verso il grande cambio regolamentare del 2027. Con i motori già bloccati e omologati, l'attenzione delle case si è concentrata soprattutto sugli sviluppi aerodinamici e sulla messa a punto elettronica.

Aprilia: quando la forma incontra lo sviluppo

La sorpresa più piacevole della giornata è arrivata da Noale. Raul Fernandez e Marco Bezzecchi hanno chiuso in prima e seconda posizione, replicando in qualche modo il risultato della gara domenicale. Ma più dei tempi, a impressionare è stata la mole di lavoro portata avanti con metodicità e risultati concreti.

L'Aprilia RS-GP ha mostrato la più radicale evoluzione aerodinamica vista in pista: cupolino ridisegnato, nuova presa d'aria dell'airbox, fianchi carenatura completamente rivisti e un codone provato in multiple configurazioni, con e senza ali, con pinne di varia forma e persino con un'ala orizzontale dall'aspetto vagamente Formula 1. Particolarmente interessante una configurazione alare mai vista prima, che testimonia la ricerca incessante del team di Massimo Rivola.

La filosofia è chiara: ispirarsi alla KTM riducendo il carico sulle ali laterali del cupolino per guadagnare in maneggevolezza, caratteristica che quest'anno l'Aprilia aveva finalmente ritrovato. Non è un caso che dietro ci sia la mano di Fabiano Sterlacchini, passato proprio dalla casa austriaca a quella italiana, portando con sé un bagaglio di esperienze che sta dando i suoi frutti.

Il metodo di lavoro si è rivelato efficace: Bezzecchi ha testato per primo le novità, facendo una serie di giri veloci consecutivi con la nuova configurazione. Solo successivamente Jorge Martin ha provato i nuovi pezzi, concentrandosi però principalmente sulla ricerca del bilanciamento ottimale con la moto. Il clima nel box è positivo, i piloti sono in forma e i tecnici stanno rispondendo alle loro esigenze: la base ideale per affrontare l'inverno di sviluppo.

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Ducati: centenario e comparazioni tecniche

La casa di Borgo Panigale ha celebrato in anticipo il centenario che ricorrerà nel 2026 con livree speciali che hanno catturato l'attenzione. Particolarmente apprezzata quella gialla utilizzata da Nicolò Bulega, che richiamava i colori storici del team Spaggiari e di Franco Uncini sulla Supersport 750.

Ma dietro l'estetica si nascondeva un programma di test molto concreto. Nelle prime tre ore e mezza, il box di Pecco Bagnaia è stato un laboratorio a cielo aperto, con Luigi Dall'Igna quasi interamente dedicato al campione in carica. Il lavoro si è concentrato su configurazioni elettroniche, mappature e bilanciamento dei pesi, riproponendo in parte quanto già visto a Misano.

L'aspetto più interessante è stato far provare ad Alex Marquez la moto di Bagnaia per verificare se le difficoltà del campione derivassero dalla GP25 o fossero legate ad altri fattori. Nel pomeriggio sono arrivate anche le evoluzioni aerodinamiche, con una carenatura che riprendeva i deviatori di flusso già usati da Marquez e Di Giannantonio, combinati con una rastrematura centrale simile a quanto visto su Yamaha e KTM per favorire l'uscita dell'aria calda dai radiatori.

Bagnaia ha chiuso il test tornando alla sua configurazione 2024, segno che gli esperimenti non hanno dato i risultati sperati. Più convincenti invece Aldeguer e lo stesso Alex Marquez, che hanno ottenuto i loro migliori tempi con la carenatura 2025. Bulega ha vissuto la sua giornata migliore da quando è in MotoGP, beneficiando finalmente del tempo per lavorare senza la pressione di qualifiche e gare.

Yamaha V4: il futuro prende forma

La novità più attesa era sicuramente la Yamaha V4, e le aspettative non sono state deluse. Fabio Quartararo ha segnato un importante passo avanti scendendo sotto il minuto e 30 secondi con la nuova configurazione, mentre al mattino con la M1 tradizionale aveva girato in 1'30"0.

L'evoluzione rispetto al test di Misano è stata evidente, anche se non rivoluzionaria. Il lavoro si è concentrato sul motore, che sta raggiungendo la piena affidabilità e prestazione massima. Un dettaglio tecnico ha confermato quanto si sospettava: l'albero motore del V4 ruota in senso opposto rispetto al quattro in linea, come dimostrato dai diversi sistemi di avviamento utilizzati. Una soluzione che dovrebbe caricare maggiormente l'anteriore in accelerazione.

Il debutto di Toprak Razgatlioglu ha catalizzato l'attenzione. Il campione del mondo Superbike si è presentato accompagnato dal suo manager Kenan Sofuoglu e ha lavorato intensamente con Alberto Giribuola, il tecnico che fu di Andrea Dovizioso, con il quale si è confrontato a lungo. La sua fisicità longilinea ricorda quella di Valentino Rossi, forse ancora più alto.

KTM: crisi finanziaria, sviluppo costante

La casa austriaca attraversa una fase di pesante ristrutturazione, eppure è riuscita a portare in pista novità significative, confermandosi seconda o terza forza del mondiale.

Le evoluzioni hanno riguardato principalmente il codone, presentato in una configurazione più riuscita esteticamente e funzionalmente, con una parte spiovente verso il posteriore che permette di gestire meglio il mass damper. Si è vista anche una nuova valvola sullo scarico della bancata posteriore, soluzione non nuovissima ma efficace per aumentare il freno motore.

Pedro Acosta ha lavorato intensamente, confermando di essere più contento rispetto al test dell'anno scorso. Maverick Viñales, tradizionalmente forte nei test, ha ottenuto buoni tempi confermando che la RC16 rimane una moto competitiva. Jorge Lorenzo, nuovo coach dello spagnolo, era presente in pista per seguire i lavori.

Honda in cerca della giusta via

La casa giapponese ha portato soluzioni interessanti, anche se non completamente inedite. L'aerodinamica evoluta presentava un codone particolare, con un profilo più spiovente che richiama soluzioni del passato ma rivisitate con logiche moderne. Particolarmente significativa la presenza di due forcelloni diversi, segno che la ricerca sulla ciclistica è ancora in corso.

Lo scarico presentava un'evoluzione mai vista prima, mentre la configurazione con forcellone in carbonio sembra destinata a diventare la base della RC213V 2026. Honda ha bisogno di un top rider per rilanciarsi, e il mercato piloti potrebbe offrire opportunità interessanti.

Il mercato piloti: si parte subito

Le pause forzate della mattina hanno alimentato le discussioni sul mercato piloti 2026, che si preannuncia rivoluzionario. Fabio Quartararo sembra il più motivato a cambiare, non vincendo un Gran Premio dalla Germania 2022. Il test potrebbe essere stato decisivo per la sua scelta tra rimanere in Yamaha o cercare nuove opportunità.

Pedro Acosta è l'altro nome caldo, con motivazioni diverse ma altrettanta voglia di cambiamento. Due piloti capaci di fare la differenza che, se dovessero muoversi entrambi, creerebbero una rivoluzione nello schieramento.

Honda ha le risorse economiche per attrarre un top rider, mentre Aprilia difficilmente potrebbe sostenere ingaggi così elevati. Nel frattempo Marc Marquez, sotto contratto con Ducati fino al 2026, ha lasciato aperta la porta a valutazioni future, ammettendo che dovrà "essere egoista" dopo aver rinunciato a molto economicamente. La sua condizione fisica, testimoniata dalla presenza a Valencia senza tutore e con un aspetto sereno, sarà determinante.

Anche piloti come Franco Morbidelli, Brad Binder e altri si giocano la permanenza in MotoGP in quella che sarà una stagione decisiva per molti.

Verso la Malesia

Il prossimo appuntamento è fissato per febbraio con i test di Sepang, dove le moto saranno più definitive e il clima permetterà valutazioni più rappresentative. Nel frattempo, le case lavoreranno per tre mesi su quanto raccolto a Valencia, con l'obiettivo di presentarsi in Malesia con pacchetti più completi.

La stagione 2026 si preannuncia di transizione ma non per questo meno interessante, con un mercato piloti che potrebbe rimescolare completamente le carte e sviluppi tecnici che, pur vincolati dai regolamenti, continuano a spingere questi prototipi verso prestazioni sempre più estreme.

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