MotoGP 2019. Yamaha: "Un'occasione da sfruttare"

MotoGP 2019. Yamaha: "Un'occasione da sfruttare"
Giovanni Zamagni
Tre Yamaha in prima fila: non accadeva dal GP di Francia 2017. Quartararo è in pole per la quinta volta e non ha subito la pressione psicologica di Marquez: "Se uno ti segue, significa che stai facendo un buon lavoro". Vinales: "Fondamentale la partenza". Morbidelli: "Obiettivo podio"
2 novembre 2019

SEPANG - Da moto di poco valore, a moto di riferimento. Perlomeno a Sepang, perlomeno in prova. Tre Yamaha in prima fila, come non accadeva dal GP di Francia 2017: allora c’erano Maverick Vinales, Valentino Rossi e Johann Zarco ai primi tre posti, oggi Fabio Quartararo, Maverick Vinales e Franco Morbidelli.

Impensabile a inizio stagione, ma anche fino a Misano, quando la Yamaha ha cominciato ad andare forte, addirittura fortissimo. "Non abbiamo fatto chissà quale stravolgimento, ma si è lavorato in maniera intelligente sull’elettronica", ha spiegato Rossi, che non è in prima fila, ma è anche lui competitivo e veloce.

In gara diventa tutto un po’ più complicato, perché la mancanza di potenza si fa sentire molto di più che in prova e se un pilota su una Honda o una Ducati riesce a tenere il ritmo, per i piloti con la M1 non c’è scampo nel finale. Potrebbe essere così anche domani: molto dipenderà dalla partenza di Jack Miller dalla quarta posizione e, soprattutto, da quella di Andrea Dovizioso dalla decima e di Marc Marquez dalla 11esima.

Quartararo ha dato la sveglia

Ma più dei progressi elettronici, comunque importanti, secondo me è stato Fabio Quartararo a dare la sveglia ai due piloti ufficiali: le sue prestazioni sono servite da stimolo. Fabio è veloce, guida benissimo e al di là della poca esperienza ha grande freddezza, come ha dimostrato oggi in qualifica.

Tante volte, in questa stagione, Marquez ha preso di mira il rivale di turno più veloce, attaccandosi come una cozza e dandogli fastidio soprattutto a livello psicologico. Ma Quartararo, a differenza di altri, non è caduto nella trappola: anzi, ha addirittura portato all’errore il pilota della Honda, tanto fenomenale nella sua guida, quanto criticabile nei suoi comportamenti.

Poi, conquistata la pole, non è caduto nella trappola di polemizzare con il rivale (come avrebbe potuto fare con diritto). "Quando sono entrato in pista per il secondo tentativo - ha spiegato - tutti mi aspettavano. Sono andato piano, sperando che qualcuno mi passasse, ma sono rimasti tutti dietro di me.

 

Allora ho deciso di spingere, ma, purtroppo, le gomme si erano raffreddate: nel cambio di direzione tra la uno e la due, dove è caduto Marquez, ho preso anch’io un grande rischio, e ne ho preso un altro alla curva 5. Fortunatamente sono rimasto in piedi. Poi, ho fatto il mio tentativo, conquistando la pole nonostante un errore in frenata in ingresso all’ultima curva".

In conferenza stampa si insiste su Marquez, ma Quartararo è bravissimo nelle risposte come lo è in pista con la M1. "Effettivamente - ammette - mi aveva seguito anche con la prima gomma. Ma se uno ti segue, significa che stai facendo bene il tuo lavoro. Fa parte del gioco: a volte sono stato io ad attaccarmi a lui, stavolta è stato Marquez. Credo sia un bene per entrambi". La serenità è una delle sue grandi qualità.

Domani può giocarsi la prima vittoria in MotoGP.

Vinales: se parte bene...

Anche Maverick Vinales ha una grande occasione: studiando il cronologico dei tempi, è lui probabilmente quello con il passo più costante.

Come accade spesso ultimamente: con Marquez solo 11esimo e Dovizioso non così a posto, Vinales deve assolutamente partite bene. "Sì. Quella sarà la chiave fondamentale - ammette -. Purtroppo la prima curva è lontano rispetto alla linea di partenza: Miller, Marquez, Dovizioso possono recuperare un sacco. E anche Rins. Ma ho una gran voglia che sia domani".

Effettivamente, l’analisi di Maverick è corretta, bisogna tenere in considerazione anche Rins, perché la sua Suzuki è efficace in percorrenza come la Yamaha, ma in rettilineo è decisamente più veloce.

Morbidelli per il podio

Dopo un GP difficile, Franco Morbidelli è tornato grande protagonista a Sepang: rispetto ai due compagno di Marca è leggermente più lento, ma fino adesso ha fatto molto bene.

"E’ un’occasione da sfruttare, abbiamo lavorato tanto con le gomme usate. Purtroppo, con la soffice non sono efficace sulla distanza come lo sono Quartararo e Vinales, loro riescono a essere più gentili con le gomme. Ma l’obiettivo è salire sul podio". Ancora una volta, Morbidelli si complimenta con il compagno di squadra: "Fabio ha tantissima velocità, a lui non interessa se Marquez gli si attacca".

La Yamaha in grande difficoltà nel recente passato, sembra avere in mano il futuro, con tre piloti giovanissimi. Due dei quali, però, sono già stati contattati dalla Ducati: Vinales è un serio candidato a salire sulla DesmsoediciGP nel 2021, ma la Yamaha non deve fare lo sbaglio di farsi scappare Quartararo. Costi quel che costi.