«Non abbiamo capito cos'è successo» l'intervista a Valentino Rossi

«Non abbiamo capito cos'è successo» l'intervista a Valentino Rossi
Giovanni Zamagni
Rossi,infastidito dal non essere riuscito a ripetere i tempi delle prove, apparentemente senza un perché, si lascia andare per la seconda volta in sette anni a commenti duri verso la Yamaha | G. Zamagni, Brno
15 agosto 2010

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BRNO – E’ scocciato e per la seconda volta in sette anni è piuttosto duro con la Yamaha. La prima occasione era stato a Valencia, nel 2007, quando la rottura del motore gli aveva impedito di conservare il secondo posto nel mondiale, mentre in questa occasione Valentino Rossi è infastidito dal fatto di non essere riuscito a ripetere i tempi delle prove, apparentemente senza un perché.

«E’ stata purtroppo una gara deludente – commenta Vale -: per oggi avevamo delle buone aspettative, perché nei turni con l’asciutto eravamo andati sempre bene. Oggi, invece, fin dall’inizio non avevamo lo stesso grip di ieri e, sinceramente, non abbiamo capito perché. Non abbiamo delle risposte, anche perché moto e gomme erano uguali a quelli di ieri pomeriggio, quando con pneumatici usati giravo in 1’57”, mentre oggi non sono riuscito a fare meglio di 1’58”3: non sappiamo dove sono andati a finire questi 7-8 decimi. Di solito quando accadono queste cose si ha un’idea, ma tutto era uguale a ieri: per le condizioni della pista, tutti hanno rallentato di un paio di decimi, ma io sono stato più lento di oltre un secondo»!

Poi la stoccata finale. «So che domani, tutte le moto ufficiali proveranno nuove sospensioni che potranno utilizzare fino alla fine dell’anno, ma a me hanno detto, non so perché che non me lo faranno testare. Mancano ancora otto gare, non due e io mi sono fatto un culo così per tornare in sella il più velocemente possibile e dare il 100% da qui alla fine, non il 90%: mi aspetterei dalla Yamaha che facessero lo stesso».

 

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