SBK: Lowes velocissimo a Portimao. Honda 2020 con due team?

SBK: Lowes velocissimo a Portimao. Honda 2020 con due team?
Carlo Baldi
Miglior crono per l'inglese davanti a Rea e Razgatlioglu. Bautista si ferma per il dolore alla spalla. Circolano le prime indiscrezioni sul team Honda 2020 che potrebbe schierare 4 moto
26 agosto 2019

Alex Lowes ha fatto segnare il miglior tempo nei due giorni di test ufficiali che i team del campionato mondiale Superbike hanno disputato sabato e domenica, all’Autodromo International do Algarve a Portimao, in Portogallo. Così come la maggior parte dei piloti che hanno completato la parte alta della classifica, il pilota della Yamaha ha fatto segnare il best lap di questi test portoghesi nella sessione mattutina di domenica, quando una temperatura fresca ed una pista in perfette condizioni hanno facilitato il lavoro delle squadre che si sono date appuntamento sulla pista che dal 6 all'8 settembre sarà teatro del decimo round del mondiale 2019.

Il tempo di Lowes, realizzato con pneumatici da qualifica, è stato di 1’41”153, di soli due decimi migliore rispetto a quello di Jonathan Rea e di quasi tre decimi più basso di quello di Toprak Razgatlioglu. Tutti i tempi registrati a Portimao sono molto vicini tra loro, tanto che i primi quattordici piloti sono racchiusi in un secondo ed un decimo.

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"Il mio giro veloce l’ho realizzato con una gomma morbida – ha dichiarato Lowes - ma ero stato molto veloce anche con la gomma da gara, con la quale avevo girato costantemente  sul passo del 1’41. Domenica pomeriggio abbiamo provato anche un long run, ma è stato vanificato da una bandiera rossa. Nel finale ho percorso dieci giri consecutivi con gomme usurate e non ho mai superato 1’42. In generale sono molto soddisfatto perché abbiamo lavorato bene per le prossime gare, senza commettere errori”.

Alle spalle dell’inglese della Yamaha si è piazzato Rea, che in questi due giorni ha percorso esattamente 100 giri di pista. Su una delle sue piste preferite, il quattro volte campione del mondo nel finale dell’ultima sessione è sceso in pista con una moto sulla quale erano state montate delle grosse ali aerodinamiche di colore nero (che farebbero pensare alla nuovissima Kawasaki anti-Ducati di cui ha parlato l'ingegner Yoda qualche mese fa). Solo pochi giri per poi rientrare di corsa nel suo box, dove nessuno ha rilasciato dichiarazioni in merito a queste nuove appendici. Non ne ha parlato nemmeno Rea, che al termine delle prove ha dichiarato: “Il test è stato davvero positivo e devo dire che ci voleva proprio. Mi ci è voluto un poco di tempo per riprendere il mio ritmo in pista. Dopo aver trascorso una fantastica vacanza estiva ho fatto fatica a riadattarmi alla mia Ninja. Domenica pomeriggio però mi sono sentito a mio agio in moto ed ho fatto decisamente meglio rispetto al giorno precedente. Ho fatto segnare un buon tempo sul giro ed ho trovato anche un buon ritmo. Nel complesso sono state due giornate molto positive”.

Jonathan Rea nei test
Jonathan Rea nei test

Nemmeno una forte forma influenzale che lo ha colpito sabato notte ha impedito a Toprak Razgatlioglu di concludere al terzo posto, pur senza poter disputare l’ultima sessione di domenica pomeriggio. Il giovane pilota del Turkish Puccetti Racing sabato era stato il più veloce utilizzando solamente gomme da gara. Anche la Kawasaki del turco ha testato nuovi componenti aerodinamici, utilizzando una nuova carena in carbonio prodotta dall’azienda russa Umatex Rosatum, sponsor della squadra di Manuel Puccetti e specializzata nell’utilizzo di fibre tecnologicamente avanzate.

“Sono stati dei test davvero positivi – è stato il commento di Toprak – e sono molto contento perché nelle prove che avevamo svolto qui a Portimao ad inizio stagione, non avevamo trovato il set up che invece ora ci ha permesso di far segnare dei crono così veloci. Sabato ho trovato subito un ottimo feeling con la mia moto, tanto da chiudere al primo posto della classifica dei tempi. Domenica mattina mi sono migliorato ancora, ma poi purtroppo ho iniziato ad avvertire i sintomi di una forte influenza e mi sono dovuto fermare. Sono pronto, e non vedo l’ora di tornare in Portogallo per il weekend di gare”.

Ai piedi del podio virtuale di questi test ufficiali portoghesi troviamo Michael van der Mark, caduto nel finale dell’ultima sessione dopo aver sofferto anche per alcuni problemi tecnici. Dietro l’olandese ecco un’altra Yamaha, quella privata di Loris Baz e del team Ten Kate Racing. Una posizione che conferma l’ottimo campionato del francese.

Sesta posizione per Leon Haslam che non ha però mai utilizzato gomme da qualifica, preferendo lavorare sul passo gara. Un lavoro che ha dato i suoi frutti visto che il ritmo del pilota inglese è stato di soli due decimi più lento di quello di Rea.

Razgatlioglu e Van Der Mark in un momento del test
Razgatlioglu e Van Der Mark in un momento del test

Sandro Cortese ha chiuso settimo, precedendo la V4 GoEleven di Eugene Laverty, che apre la fila dei piloti Ducati e precede Alvaro Bautista, solo nono. Lo spagnolo del team Aruba.it nel secondo giorno ha percorso solo 17 giri, prima di arrendersi al dolore alla spalla infortunata nella caduta di Laguna Seca. Una notizia preoccupante per la squadra ufficiale Ducati, visto che il prossimo round mondiale è tra meno di due settimane.

Michael Ruben Rinaldi porta al decimo posto la V4 del Barni Racing, mentre Chaz Davies chiude undicesimo. Posizione deludente, ma pilota che si è dichiarato soddisfatto per il lavoro svolto con il suo staff tecnico, in funzione del finale di stagione.

Soddisfatto anche Tom Sykes che termina solo in dodicesima posizione, complici due innocue scivolate, ma che ha potuto sfruttare le due giornate di test per lavorare allo sviluppo della sua S1000RR.

Tredicesimo tempo per Marco Melandri, davanti alla Kawasaki di Torres ed all’altra BMW di Reiterberger. Sedicesimo è Tati Mercado, mentre Takumi Takahashi, chiamato a sostituire l'infortunato Leon Camier nel team Moriwaki Althea Honda, si è piazzato diciassettesimo ed ha preceduto Sylvain Barrier e la seconda Honda di Kiyonari. Barrier ha portato in pista la Ducati V4 del BRIXX Racing team, per il quale si parla di un possibile approdo nel mondiale Superbike nel 2020.

In Supersport il team Bardahl Evan Bros non si smentisce, e piazza i suoi due piloti Federico Caricasulo e Randy Krummenacher al primo ed al secondo posto della classifica dei tempi di questi due giorni di prove. Ottima la terza posizione di Raffaele De Rosa con la MV Agusta Reparto Corse, davanti a Cluzel e Vinales entrambi su Yamaha.

Federico Caricasulo
Federico Caricasulo

A Portimao si è parlato ovviamente anche di mercato. Confermate le voci che vogliono Scott Redding al posto di Alvaro Bautista e Toprak Razgatlioglu in sostituzione di Alex Lowes. L’inglese spera di restare comunque in Yamaha, magari nel team GRT al posto di Sandro Cortese, mentre Federico Caricasulo dovrebbe prendere il posto lasciato libero da Melandri.

Iniziano a circolare le prime indiscrezioni relative al team Honda Superbike del 2020. C’è chi parla di una squadra gestita direttamente dalla HRC, con sede in Spagna, mentre altre voci riferiscono che la casa madre giapponese potrebbe invece continuare a  supportare tecnicamente l’attuale team Moriwaki-Althea. Si fa largo però una terza clamorosa indiscrezione, secondo la quale le nuove Honda schierate nel 2020 potrebbero essere ben quattro: due gestite dal team interno HRC con Bautista e Takahashi e due affidate all’attuale struttura Moriwaki-Althea, nella quale uno dei piloti potrebbe essere Leon Camier, considerate le sue doti di collaudatore in pista.

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