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Sereno e deciso, Nicolò Bulega ammette i propri errori e non si nasconde dietro a un dito. A parte l’aver sbagliato la scelta delle gomme nella gara sprint, ritiene di sfruttare tutto il potenziale della sua moto e continuerà a farlo sia sulle piste favorevoli, come Aragon e Jerez, che su quelle “incerte” come Estoril e Magny Cours. Ducati non smette mai di lavorare sulle proprie moto, ma in Superbike esistono dei regolamenti ed alcuni cambiamenti non si possono realizzare.
Come mai per la Superpole Race hai scelto le gomme intermedie, che solitamente non ti piacciono molto?
Me lo sono chiesto anche io dopo la gara... Nel giro di ricognizione avevo visto che le curve 1, 5 e la 14 erano bagnate e non c’era per niente vento. Una volta in griglia però il vento è arrivato e la temperatura dell’asfalto è aumentata. Di conseguenza la pista si è asciugata in fretta. E’ stata una scelta mia, ho preso io la decisione, da solo, ed ho sbagliato. Inoltre devo dire che in queste condizioni io faccio fatica e non guido come so fare. E’ un aspetto della mia guida che devo migliorare e ci devo lavorare sopra. Mi è dispiaciuto molto soprattutto per la mia squadra ed in Gara2 ho cercato di rimediare.
Cosa ne pensi dei prossimi circuiti? Potranno essere favorevoli alla Ducati?
Le piste sulle quali abbiamo corso ultimamente non erano certo le migliori per me e per la mia moto. Aragon e Jerez mi piacciono particolarmente e li potremo essere competitivi. Non ho idea di come andranno le cose all’Estoril e a Magny Cours. Sulla pista francese l’anno scorso ho vinto due gare, ma Toprak non c’era a causa dell’infortunio. Una cosa è certa: le prossime piste, almeno sulla carta, per noi saranno migliori di quella di Balaton.
Dopo nove vittorie consecutive il morale di Razgatlioglu è al massimo
Di certo Toprak è attualmente nella miglior condizione mentale possibile, ma questo non cambia la mia situazione. Io proverò sempre a dare il meglio di me stesso, cercando di migliorare quello che ho a disposizione. Parlerò con Ducati e vedremo dove sarà possibile migliorare i nostri lati più deboli.
In Agosto farai dei test al Motorland Aragon. Cosa chiederai a Ducati in vista degli ultimi round del mondiale? Pensi che la tua moto sia arrivata al proprio limite?
Da Most in poi la BMW ha cambiato qualcosa, non so cosa, ma loro sono diventati molto più veloci e competitivi. Da parte nostra dobbiamo capire dove ci possiamo ancora migliorare. Al momento penso di utilizzare il 100% della mia moto, e l’ho fatto anche qui in Ungheria, dove non mi sono espresso al massimo ma sono comunque stato il primo dei piloti Ducati.
Ti aspetti un aiuto da parte della Ducati? Qualcosa di particolare?
Ducati sta lavorando molto. Quando corri per la Ducati sai che loro non si fermano mai e cercano sempre di migliorare. Purtroppo non sempre è possibile, anche a causa dei regolamenti. Ci sono delle cose che si potrebbero fare per essere più veloci, ma siamo in Superbike ed il regolamento non lo permette.