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Dopo trentacinque anni di assenza, la Superbike torna in Ungheria. Lo fa sul nuovo tracciato del Balaton Park, che per tutto il 2024 aveva inseguito l’omologazione FIM senza riuscire ad ottenerla, ma che quest’anno è finalmente pronto ad ospitare il debutto ufficiale del mondiale delle derivate. L’ottavo round stagionale si terrà dal 25 al 27 luglio e rappresenterà una sfida entusiasmante per tutti i piloti del WorldSBK, del WorldSSP ed anche per le ragazze del WorldWCR.
Il tracciato è infatti tutto da scoprire, anche se a fine giugno alcuni piloti vi avevano effettuato alcuni test con le moto stradali. Tra questi vi erano i due protagonisti assoluti del campionato 2025, cioè Toprak Razgatlioglu e Nicolò Bulega, ma anche Alvaro Bautista, i due gemelli Lowes, Andrea Iannone, Axel Bassani, Iker Lecuona, Xavi Vierge, Michael van der Mark e Tito Rabat. Anche Danilo Petrucci aveva avuto l'opportunità di scendere in pista tra i cordoli ungheresi con la nuova Panigale V4-S, ma in un'occasione differente. Il più veloce era stato Toprak, con il crono di 1’42’’605. Questo è un dettaglio da non sottovalutare, perché la pista presenta tornanti e cambi di direzione, e sembra quindi cucita su misura per lo stile di guida del funambolo turco, sempre aggressivo in frenata e fluido nel misto.
Sarà un week end importante ai fini della classifica, non solo perché il circuito rappresenta una novità ma anche perché, per la prima volta in questa stagione, il campione del mondo affronta un round di gare da leader del campionato. La BMW M1000RR ha compiuto uno step evidente negli ultimi appuntamenti ed a questo si aggiunge la tranquillità mentale del suo pilota più veloce. Il contratto già firmato per il proprio futuro in MotoGP toglie pressione a Razgatlioglu che può quindi concentrarsi sul suo ultimo grande obiettivo: lasciare la Superbike da campione del mondo e regalare un altro titolo alla casa tedesca. Ne sono la prova le sei vittorie consecutive da cui arriva (le tre di Misano e le tre di Donington). Sulla carta, Toprak resta dunque il grande favorito anche in Ungheria.
Alle sue spalle però c’è Nicolo Bulega, staccato di soli quattro punti nella classifica generale. Il pilota della Ducati ha guidato le operazioni sino a Donington, ma sembra che inizi a pagare qualcosa in termini di sviluppo tecnico. A quanto pare la Panigale non sembra esser migliorata tanto quanto lo abbia fatto la BMW. Nonostante ciò, è il pilota italiano ad essere il principale rivale di Razgatlioglu anche qui, al Balaton Park. È un circuito che pare essere favorevole al turco, ma pensiamo a quando Nicolo sia stato in grado di batterlo su piste dove Toprak aveva sempre fatto la differenza.
Dietro il duo di testa si accende la lotta per il terzo posto complessivo, con Danilo Petrucci in piena corsa insieme ad Alvaro Bautista. In questo 2025 il ternano del Barni Spark Racing Team si sta distinguendo per costanza di risultati e riteniamo che possa lottare per le posizioni di testa anche in Ungheria. Questo perché, su un tracciato come Most che è per certi versi simile, aveva raccolto ben tre podi appena due mesi fa.
Quanto a Bautista, emerge sempre di più la sua capacità di essere incisivo nella seconda metà di gara. A Donington lo spagnolo è arrivato terzo in Gara2, a pochi decimi di distanza da Bulega, dimostrando di riuscire a recuperare circa tre secondi di svantaggio dal proprio compagno di squadra dal sedicesimo giro in poi. È pur vero che le caratteristiche del Balaton, con curve strette e cambi di direzioni rapidi, non sembrano ideali per la fisicità dello spagnolo, che potrebbe però di nuovo fare la differenza quando la sua V4R inizierà a consumare benzina e diventerà più leggera.
Tra i piloti indipendenti teniamo d’occhio Sam Lowes, reduce dal primo podio in carriera in casa davanti al pubblico di Donington. Il britannico è oramai una presenza fissa nelle zone alte della classifica, anche se nel round inglese è caduto due volte (una non per colpa sua). Sarà importante che pilota e squadra ritrovino subito continuità, per confermare i progressi che si sono visti in questo 2025. Per Andrea Iannone, invece, la tendenza sembra delineata. Dopo il round di Donington in crescita, in cui ha concluso Gara2 al settimo posto, è difficile pensare ad un salto di qualità nel resto della stagione, soprattutto se pensiamo a quanto mostrato sin qui.
In casa Yamaha si conferma la leadership di Andrea Locatelli, sempre più solido e presente nelle posizioni che contano. Quinto in classifica, è il bergamasco ad essere la prima guida della Yamaha e non siamo solo noi a pensarlo, ma anche il marchio stesso. Lo dimostrano il rinnovo del contratto sino a fine 2027 ed anche la scelta strategica di schierarlo in una gara cruciale per sviluppo e prestigio come la 8 Ore di Suzuka. Anche qui ci aspettiamo di vederlo a ridosso del podio, anche se sappiamo che la sua R1 si trovi maggiormente a proprio agio nelle piste più scorrevoli. Prosegue anche il lento adattamento di Jonathan Rea. I segnali di crescita ci sono, ma il sei volte iridato è ancora lontano dai risultati della sua miglior versione. A Balaton per compiere un altro passo avanti.
Capitolo Bimota. La KB998 Rimini sta dimostrando una crescita tecnica impressionante, facendosi vedere sia sul podio che in testa ad una corsa per qualche giro, come accaduto a Donington. Il mezzo c’è e senza dubbio Alex Lowes tenterà di nuovo di lottare per un piazzamento in top 3. La ciclistica della moto romagnola si è rivelata solida e la direzione intrapresa è senza dubbio quella giusta. Periodo difficile invece per Axel Bassani, che sembra non riuscire più a riprendersi dopo le scivolate di Misano. Il veneto continua a faticare nel trovare una quadra.
Chi invece sta lentamente risalendo è Garrett Gerloff, che sulla Kawasaki di Puccetti inizia a raccogliere i frutti del lavoro portato avanti nelle prime gare. Secondo noi avrà buone possibilità di classificarsi ancora tra i primi dieci. Più complicato il cammino della Honda, a metà tra buone prestazioni e improvvisi passi indietro. Certamente questo layout sembra andare d’accordo con la CBR1000RR-R, per cui un piazzamento in top 10 non è così impensabile.
Segnaliamo il divorzio tra Scott Redding ed il team MGM Bonovo Racing. L’inglese terminerà la propria stagione nel BSB, vestendo i colori del team Hager PBM. La squadra di Galinski, per sostituirlo qui a Balaton, ha scelto Tarran Mackenzie.
In Supersport, Stefano Manzi su Yamaha R9 resta al comando delle operazioni con 45 punti di vantaggio sul compagno di marca Can Oncu. La coppia di testa è seguita da Tom Booth-Amos con la Triumph. Tra i protagonisti che si inseriranno nella lotta, ci aspettiamo anche Jaume Masia con la Panigale V2 ed il francese sulla R9 Lucas Mahias. Come detto, Balaton Park può essere accostato a circuiti come Cremona e Most. In Italia fu Manzi a fare doppietta, con Masia e Booth-Amos a podio, mentre a Most le vittorie se le spartirono lo spagnolo ed Oncu, con Mahias tra i primi tre.
Anche le donne del WorldWCR scendono in azione per la quarta tappa del campionato 2025. Davanti a tutte ci sono tre spagnole: Maria Herrera (131 punti), Beatriz Neila (122) e Sara Sanchez (89), con trascorsi importanti a livello internazionale ed europeo. La nostra Roberta Ponziani le guarda dal quarto posto. Sinora, su sei gare disputate, la Herrera vanta tre vittorie e Neila due, mentre a vincere Gara1 a Cremona era stata la Ponziani.
I piloti del WorldSBK avranno a disposizione tre soluzioni posteriori, di cui due di sviluppo già utilizzate con successo in precedenti round. Queste sono la slick morbida E0125 e la extramorbida E0479, utilizzabile in Superpole ed in Superpole Race. L’allocazione posteriore è completata dalla slick morbida di gamma SC0, oltre alla Intermedia per pista in condizioni miste ed alla SCR1 da bagnato. Queste ultime due sono utilizzabili anche all’anteriore, alle quali si aggiungono la media SC1 e la dura SC2.