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Il campionato del mondo di Superbike è pronto a ripartire dal Misano World Circuit per la sesta tappa stagionale. Il tracciato romagnolo ospita un round molto importante se guardiamo alla scansione temporale, perché è il sesto dei dodici previsti dal calendario 2025. Entriamo quindi nel vivo della stagione, preparandoci ad assistere all’ennesimo capitolo della sfida tra Nicolò Bulega e Toprak Razgatlioglu, che sulla carta è il favorito.
Dal 2018 ad oggi, vanta ben cinque vittorie e sette podi sulla pista italiana. Al funambolo turco appartengono poi il giro veloce della pista in 1:32.320 ed il record in gara, in 1:32.687, fatti segnare entrambi con la BMW nel 2024. In quell’occasione il due volte campione del mondo sbaragliò il campo con tre vittorie e Bulega arrivò tre volte secondo. Rispetto a un anno fa, però, la musica è cambiata.
L’italiano è cresciuto esponenzialmente e grazie a questa maturità è pienamente consapevole dei propri mezzi. Quest’anno è sempre stato in grado di dare del filo da torcere al turco, anche nei circuiti che storicamente non gli piacciono e dove invece Toprak era sempre stato superiore a tutti, come è successo a Portimao ed a Most. Non a caso è proprio Bulega a guardare i propri avversari dall’alto nella classifica piloti, Razgatlioglu compreso. Il pilota numero 11 è stato più veloce di 40 millesimi del proprio rivale anche nei test disputati a Misano a fine maggio, riuscendo addirittura ad andare più forte del giro veloce della pista che, come abbiamo visto, appartiene a Toprak.
Partendo da queste premesse, ci sentiamo di dire che Bulega abbia tutte le carte in regola per vincere su quella che è una delle sue piste preferite, o per lo meno per lottare con la BMW M1000RR numero 1. La moto bavarese monta un nuovo telaio rispetto a quello del 2024 e non ha ancora raggiunto la perfezione tecnica. Solo Toprak con il proprio talento è capace di guidarla in maniera competitiva. Ci aspetta una lotta senza esclusione di colpi.
In questo duello proverà certamente ad inserirsi Danilo Petrucci, che qui è ancora a caccia del suo primo podio in SBK. L’alfiere del Barni Spark Racing Team è in grande spolvero e i suoi ultimi risultati consistenti gli hanno permesso di salire al terzo posto nel mondiale con la sua Ducati privata. Per il ternano sarà importante riuscire ad essere incisivo con la gomma più morbida che verrà utilizzata a Misano, la stessa con cui aveva avuto qualche difficoltà a Cremona. Petrux ha potuto utilizzarla nei test che si sono disputati qui, dove ha cercato di trovare il giusto setup in vista del week end di gara e non si è concentrato sul tempo. Le due scivolate di cui è stato vittima nella seconda giornata ci suggeriscono che ci sia ancora qualche dettaglio da sistemare.
Potrà approfittarne Alvaro Bautista? Lo spagnolo, sembra al divorzio con la propria squadra, ha perso il terzo posto nella classifica piloti dopo aver mancato il podio a Most. Questo tracciato però gli sorride, perché lo spagnolo è il pilota della griglia più vincente qui, con sei primi posti e quattro podi raccolti dal 2018 ad oggi. L’anno scorso ottenne due piazzamenti in top 3, un risultato che appare alla sua portata anche quest’anno, data la costanza di rendimento, anche se difficilmente avrà la velocità per lottare con Bulega e Toprak.
Il due volte campione del mondo dovrà vedersela anche con l’agguerrita coppia bimota composta da Axel Bassani ed Alex Lowes. Il veneto è andato forte per tutta la durata dei test e in generale si è sempre distinto qui, arrivando terzo in Gara2 nel 2023. Lowes invece fu secondo nella Superpole Race del 2019. Entrambi hanno la possibilità di consolidare i progressi fatti sulla KB998 Rimini sin dall’inizio della stagione. Sono stati spesso in top 10, ma qui è più che mai concreta la possibilità di agguantare il primo storico podio da quanto la casa romagnola è tornata in SBK.
E la Yamaha? A Misano Andrea Locatelli non è mai salito sul podio, ma la conformazione della pista è senza dubbio più favorevole a quelli che sono i tratti distintivi della sua R1, che negli ultimi round di Cremona e Most è rimasta “intrappolata” nelle curve strette e tortuose. Il bergamasco ha sfruttato i test per sistemare la propria moto, in modo da trovare una soluzione che gli permetta di andare oltre la quarta posizione del 2024.
La voglia di ottenere un risultato importante è forte anche nel suo compagno di squadra Jonathan Rea. Il tracciato gli piace molto: conta quattro vittorie e cinque podi dal 2018 ad oggi. Il nordirlandese sta finalmente avendo l’opportunità di guidare la propria moto con continuità dopo le fratture al piede sinistro, rimediate a febbraio a Phillip Island. L’ottavo tempo che ha siglato nei test è un segnale che dà fiducia, anche se per il sei volte campione del mondo non sarà semplice ripetere questo risultato in gara.
Chi potrebbe mettere i bastoni tra le ruote alle due Yamaha ufficiali? Ci sono almeno tre piloti indipendenti che questo fine settimana potrebbero lottare per le posizioni di vertice, stando almeno nei primi cinque. Il primo è un altro pilota Yamaha, cioè Remy Gardner. L’australiano si trova in un buon momento di forma e nei test è stato il primo dei piloti alla guida della R1.
Poi ci sono due Ducati private. Quella di Sam Lowes, che è ormai una vera e propria presenza fissa nelle primissime posizioni. L’inglese è la vera e propria sorpresa di questa stagione e la sua costanza di rendimento sta pagando e non poco. Anche a Misano, a meno di errori, lo vedremo nelle posizioni che contano. Ci auguriamo che possa essere protagonista di una bella prestazione anche Yari Montella, la nostra speranza azzurra. Montella conosce bene il tracciato romagnolo, che rappresenta quindi la miglior occasione per confermare il sesto tempo fatto siglare nei test.
Anche Iker Lecuona, alla guida della Honda ufficiale, è da tenere in considerazione per un piazzamento ai piedi del podio. Lo spagnolo ha ormai fatto sua la parte alta della classifica e sta lavorando sodo assieme a Xavi Vierge per confermare i progressi della CBR1000RR-R, anche se proprio Vierge dovrà superare i controlli medici giovedì, in seguito all’infortunio al piede destro patito a Most.
Questo discorso vale anche per Andrea Iannone, che in Repubblica Ceca si è fratturato il terzo e il quarto dito dello stesso piede, risultando unfit. Il pilota di Vasto è già risalito in sella nei test di fine maggio, dopo i quali si è detto soddisfatto del lavoro svolto sulla Panigale privata del team Pata Go Eleven, e quindi dovrebbe ricevere il via libera dai medici senza problemi.
Sebbene a Most abbia completato il suo miglior week end della stagione, concluso in top 10, Garrett Gerloff non è rimasto contento dei test disputati a Misano. Il fatto di essere l’unica Kawasaki in pista non lo aiuta di certo, ma analizzando gli ultimi dati ottenuti nei test potrebbe riuscire a trovare quel ritmo che gli manca per ripetersi tra i primi dieci.
A Misano farà il suo ritorno in SBK Michael Ruben Rinaldi, che tornerà nella classe regina delle derivate per la prima volta non con una Ducati. Scelto come sostituto di Tito Rabat in Yamaha Motoxracing, il riminese vanta qui due vittorie e cinque podi. Per Michael sarà un round di apprendimento, per trovare il giusto ritmo in sella alla R1.
Debutta una nuova posteriore Pirelli extra soft. A Misano sarà presente l’inedita specifica E0479, che sostituisce la SCQ di gamma. Pur utilizzando la stessa mescola, presenta una struttura completamente innovativa. Questa gomma sarà utilizzabile solo in prova, in Superpole ed in Superpole Race. L’allocazione posteriore è completata da un’altra soluzione di sviluppo, la supersoft in specifica E0126, e dalla soft SC0 di gamma.
I piloti SBK potranno anche contare sulle anteriori SC1 medium e SC2 hard.
Nella Supersport gli occhi sono interamente puntati sul nostro Stefano Manzi e la sua R9, che comandano la classifica generale con 40 punti di vantaggio sulla MV di Bo Bendsneyder e 54 sulla Triumph di Tom Booth-Amos. Nel palmares di Manzi ci sono due podi ed una vittoria SSP qui. È innegabile che parta favorito, per vincere il campionato e passare poi in SBK (con la R1 che ha provato proprio nei recenti test di Misano e ne è stato molto felice).
Segnaliamo il passaggio di Federico Caricasulo al team D34G Racing e l’approdo di Mattia Casadei, già impegnato in MotoE, al Team Motozoo MV Augusta.
Chiudendo, in SSP300 ci aspettiamo le solite gare di gruppo nelle quali è difficile imporre il proprio passo. Ricordiamo che dal 2026 la classe minore sarà sostituita dalla Sportbike.
Jeffrey Buis, già pluricampione del mondo della categoria e leader di campionato, dovrà difendersi dall’assalto iberico di Julio Garcia e del debuttante Beñat Fernandez. Occhio ai nostri, che conoscono bene la pista visto che è una presenza fissa nei campionati nazionali: Elia Bartolini, Marco Gaggi, Mirko Gennai, Matteo Vannucci, Emiliano Ercolani, Alessandro Di Persio e Kevin Sabatucci.