SBK 2021, le pagelle del GP a Magny Cours

SBK 2021, le pagelle del GP a Magny Cours
Carlo Baldi
Weekend perfetto per Razgatlioglu, Rea sempre coriaceo, piloti Ducati a corrente alternata. Strepitoso Locatelli!
6 settembre 2021

In questo weekend di Magny Cours è successo veramente di tutto, e di certo non si può dire che il mondiale Superbike 2021 sia noioso. Le gare ci hanno tenuto con il fiato sospeso sino a pochi giri dal termine, e a volte sino all’ultima curva e a mettere un poco di pepe su tutto questo ottavo round è arrivata anche la penalizzazione a Razgatlioglu nella Superpole Race, con tutte le polemiche che ne sono seguite e che di certo avranno uno strascico nei prossimi appuntamenti mondiali.

In tutte e tre le gare abbiamo assistito ad un confronto diretto tra Jonathan Rea e Toprak Razgatlioglu, i due piloti che si stanno contendendo il titolo mondiale, ed in tutte e tre (anche se la FIM SBK Steward Panel non è d’accordo) è stato il turco a vincere il braccio di ferro con il sei volte campione del mondo. Sulla pista francese Toprak è stato superiore a Jonny, così come la Yamaha è stata superiore alla Kawasaki. Questo è stato il responso della pista.

Ma i motivi di interesse delle gare francesi sono stati molteplici, come ad esempio i due podi di Locatelli e di Redding, che hanno un significato diverso per i due piloti: una conferma per l’italiano ed una mezza delusione per l’inglese che nei precedenti round era stato in lotta per la vittoria. Honda e BMW si sono riaffacciati nelle zone alte della classifica ma come è già successo più per la specifica abilità di uno dei loro piloti su questa pista che non per un effettivo miglioramento delle prestazioni delle moto.

Ma ecco i nostri voti ai protagonisti del round SBK di Magny Cours.

Toprak Razgatlioglu – voto 10 – manca la lode solo perché ha mancato la Superpole, anche se per un solo decimo di secondo. Per il resto il suo è stato un weekend perfetto nel quale ha dimostrato di essere il più completo ed il più forte, non solo di manico ma anche di testa. Ha guidato sempre al limite senza mai superarlo, assecondato da una moto che il suo team gli ha perfettamente cucito addosso. Se non interverranno fattori strani o imprevisti, il titolo mondiale Superbike andrà per la prima volta in Turchia.

 

Jonathan Rea – voto 9 – non si può certo dire che Jonny non ce la stia mettendo tutta, ma a Magny Cours abbiamo avuto la definitiva conferma che quanto sta facendo il sei volte campione del mondo non è più sufficiente. Toprak ha alzato l’asticella e Rea, o sarebbe meglio dire la Kawasaki, non è in grado di tenere il passo del turco. Non ha sbagliato niente ed è stato come sempre molto intelligente a comprendere il momento nel quale stare assieme a Razgatlioglu avrebbe significato andare oltre il suo limite e cadere, come gli è successo ad esempio a Most. Lotterà sino alla fine e le proverà tutte, ma temo che il dominio Rea/Kawasaki sia ormai al capolinea.

 

Andrea Locatelli – voto 8,5 – Mr.Fourth è ormai una bellissima realtà italiana in Superbike. La sua mentalità ed il suo talento gli permettono di stare appena un passo indietro rispetto a Rea e a Toprak, ma se continua così il bergamasco potrà presto inserirsi nella lotta per la vittoria. Non sbaglia niente e corre con l’esperienza di un veterano pur essendo nell’anno del debutto in Superbike. Supera Lowes nella lotta per la quarta posizione in classifica.     

 

Scott Redding – voto 7 – Senza la sua prestazione in gara2 non avrebbe raggiunto la sufficienza. La Superpole condiziona le sue prime due gare. In gara1 cade mentre cerca di recuperare posizioni, e nella Superpole race si impegna al massimo soprattutto per guadagnare una buona posizione sulla griglia di gara2, dove torna a vedere, anche se non proprio da vicino, i primi due. In un solo round ha perso 27 punti dalla vetta della classifica. Le sue lamentele iniziano a stufare. Quando va male è colpa del grip, della pista, della moto, della congiunzione astrale, del suo peso e della sua altezza. Poi il giorno dopo tutto questo sparisce e fa un’altra gara. Rubo un titolo a Dario Fo: mistero buffo.

 

Michael Ruben Rinaldi – voto 6,5 – Fa meglio rispetto ai round precedenti, ma non è ancora il Rinaldi di Misano. Va detto che su questa pista le Ducati non vanno benissimo, ma questo non giustifica risultati da media classifica. Siamo d’accordo con Aruba e Ducati che pensano gli serva un’altra stagione per esprimersi costantemente ad alti livelli. Diamogli fiducia, ma bisogna che da qui alla fine del campionato dia qualche segnale positivo.

 

Alex Lowes – voto 6 – Per stare davanti bisogna portare la ZX-10RR al limite, e capire quando lo si sta superando. Rea lo ha capito dopo qualche caduta, Lowes ancora non lo ha messo a fuoco, e per questo alterna il quarto posto in Superpole ed il podio della Superpole Race a due cadute nelle gare lunghe, mentre era alle spalle dei primi due. L’inglese sembra sia arrivato alla piena maturazione, ma la sua moto non lo aiuta di certo. E in classifica viene superato da Locatelli ed avvicinato da Rinaldi.

 

Alvaro Bautista – voto 6,5 – Nonostante una Superpole disastrosa, lo spagnolo disputa tre buone gare tra il sesto ed il settimo posto, e al momento non penso si possa fare di più con questa Fireblade, anche perché il suo compagno di squadra gli arriva sempre dietro. Sa che il prossimo anno tornerà a lottare per la vittoria e questo gli consente di guidare in scioltezza, senza particolari obiettivi.

 

Tom Sykes – voto 5,5 – In BMW sono riusciti a toglierli l’entusiasmo di correre e dannarsi per sviluppare la nuova M1000RR. In Superpole è sempre un mostro, ma poi in gara naviga attorno alla decima posizione. Tristezza

 

Michael Van der Mark – voto 7 – Al contrario del suo compagno di squadra, va male in Superpole ma poi fa bene in gara. Lotta nel gruppo degli inseguitori e sulla pista francese sembra a proprio agio sulla BMW. E’ migliorata lo moto o su questa pista l’olandese va forte davvero? Mezzo voto in più perché riesce nel miracolo di non cadere, quando in pieno rettilineo Locatelli urta la leva del suo freno anteriore. Ma che paura.

 

Garrett Gerloff – voto 4,5 – È la controfigura del pilota che ci aveva positivamente stupito nel finale del 2020 e ad inizio stagione. Conquista la top ten solo in gara2. E’ nel pieno di una crisi psicologica dalla quale gli auguriamo di uscire al più presto. Basterebbe un risultato positivo per ritornare a vedere il vero Gerloff e speriamo possa arrivare nel prossimo round di Barcellona, dove nel 2020 conquistò il suo primo podio in SBK.

 

Chaz Davies – voto 6,5 – Il solito Davies, male in Superpole e poi in rimonta in gara. Questa volta non commette errori e alla fine è addirittura quinto in gara2. Non sono i risultati che ci aspettiamo da lui  dalla sua Panigale V4 ufficiale, ma se non altro quello di Magny Cours è stato un weekend positivo per lui e per la sua squadra.

 

Axel Bassani – voto 5,5 – Su questa pista così particolare, il “Bocia” ha fatto più fatica del previsto e non ha brillato come in alcuni round precedenti. Male in Superpole, ha centrato la top ten in gara1, ma ha ottenuto solo l’undicesimo posto nelle altre due gare. Un weekend difficile da archiviare per rifarsi poi a Barcellona         

 

Lucas Mahias – voto 4,5 – Non è a posto fisicamente dopo la frattura al polso, ma proprio per questo dovrebbe cercare di evitare cadute che potrebbero peggiorare la sua situazione. Invece sabato distrugge la sua Ninja (la seconda) e per fortuna rimedia solo una lieve commozione cerebrale. La domenica corre con il freno a mano tirato per onorare il lavoro della squadra e per salutare i suoi tifosi. Al di la delle cadute sino ad ora il francese ci ha deluso. Speriamo possa fare meglio nella restante parte del campionato.

 

Jonas Folger – voto 4 – In caduta verticale. In due gare ha raccolto solo 14 punti e a Magny Cours non è mai entrato in zona punti. Non riesce ad adattare il suo stile di guida alla BMW, ma per un pilota della sua esperienza e del suo valore non dovrebbe essere impossibile cambiare il suo stile di guida. Se no è meglio che torni a fare l’IDM.

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