Ian Hutchinson sfiora i 210 di media

Ian Hutchinson sfiora i 210 di media
Maurizio Tanca
  • di Maurizio Tanca
Il pilota della Padgett Honda ieri ha sfiorato i 210 km/h di media nella Superbike, che si correrà domenica 6 giugno, dopo il “Lap of Honour” guidato da Jorge Lorenzo e Angel Nieto. Suzuki invece festeggerà i suoi 50 anni di corse al TT
  • Maurizio Tanca
  • di Maurizio Tanca
4 giugno 2010


Com’è noto, il prossimo venerdì 11 giugno Jorge Lorenzo celebrerà la sua prima apparizione all’isola di Man, ovviamente in sella ad una speciale Yamaha R1, la cui grafica è stata ideata da Mr Holland, uno dei numerosissimi lettori di MCN, l’autorevole quindicinale inglese che da 55 anni garantisce una completissima copertura mediatica alla settimana di gare del Tourist Trophy.

Anche quest’anno, l’evento è sponsorizzato da Dainese, partner ufficiale della storica manifestazione per quanto concerne la diffusione dei dispositivi di sicurezza, in particolare l’abbigliamento dotato di airbag. E se l’anno scorso, a fianco di Valentino Rossi, c’era il motociclista più titolato di tutti i tempi, ovvero il nostro Giacomo Agostini (15 volte iridato), è più che logico che ad affiancare Lorenzo stavolta sia il secondo pilota più titolato della storia, oltretutto anch’egli spagnolo: cioè Angel Nieto, 12+1 volte (lui è molto superstizioso…) campione del mondo in sella ai microbolidi da 50, 80 e 125 cc.

Una terza R1 verrà guidata da Marc Potter, direttore di MCN, giustamente orgoglioso di percorrere un giro da 60,7 chilometri a fianco di due personaggi di tal calibro. Il giro d’onore precederà la Dainese Superbike TT, ovvero la gara clou di questo meraviglioso festival della motocicletta, tanto affascinante quanto perennemente messo in discussione, proprio per via del livello di sicurezza che una pur splendida

Dainese è safety partner del TT da tre anni
Dainese è safety partner del TT da tre anni

strada normale può garantire.

Al termine della competizione, della durata di sei giri, la Suzuki festeggerà i suoi 50 anni di gare sulla mitica isola del Mar d’Irlanda, affidando per un giro la GSV-R800 da MotoGP al pilota Cameron Donald, uno degli specialisti del TT, affiancato ancora da Potter, stavolta in sella ad una GSX-R1000. A veder la sua moto girare sul più celebre circuito stradale del mondo ci sarà anche Loris Capirossi, anche lui per la prima volta sull’isola, la cui presenza in sella però non è al momento confermata.


Proprio per motivi di sicurezza – e questo è già un pur piccolo passo avanti, rispetto alla tradizione – da quest’anno è stato introdotto il limite di velocità di 60 miglia orarie (quasi 100 km/h) nella pit-lane, quindi le prove sono state inusualmente inaugurate dai sidecar, per dare agio ai piloti delle moto singole di provare il funzionamento dei limitatori elettronici.

Quanto alle prove della Superbike, svoltesi ieri pomeriggio, Ian Hutchinson si è unito all’esclusivo “club delle 130 miglia orarie” girando alla media di 130,165 (209, 435 km/h) con la sua Padgetts Honda, sottolineando successivamente che sarebbe anche andato più forte se non ci fossero state alcune bandiere gialle lungo il tracciato! «Davvero non pensavo che avrei superato le 130 miglia orarie con tutte quelle bandiere gialle sventolanti in giro. C’era anche una grossa macchia d’olio, fortunatamente appena fuori traiettoria, inoltre a Kates i commissari stavano ancora pulendo del terriccio portato sul tracciato da un pilota uscito di pista».

Nonostante tutto, Hutchinson ha percorso il suo primo giro a 128,303 miglia orarie di media, poi superato da Keith Amor (Honda HM Plant - 128,691) e da Conor Cummins (McAdoo Kawasaki - 128,385). Ma già dal secondo giro, Ian ha messo le cose a posto superando il muro delle 130 miglia orarie, precedendo
Cummins (128,838), Cameron Donald (Relentless by TAS Suzuki – 128,836) e Amor.

Michael Rutter ha spiccato un ottimo 5° posto con 127,496 miglia orarie, sua miglior prestazione di sempre al TT, in sella ad una HM Plant Honda in configurazione Superstock: la stessa utilizzata per tutta la settimana - ma questa volta dotata di pneumatici slick Dunlop – concessagli in uso dal boss di Honda UK, Neil Tuxworth per correre le due gare previste per la Superbike purché a sue spese, perché il budget dello sponsor HM Plant non prevedeva due gare supplementari.

Al sesto posto troviamo Michael Dunlop (figlio di Robert e nipote del leggendario Joey, entrambi scomparsi), finalmente contento della sua Honda, che l’ha portato a girare alla media di 127,496 miglia orarie. Dunlop ha preceduto Ian Lougher (125,670 mph), seguito dal mitico John McGuinness – vincitore del TT lo scorso anno, e per la quindicesima volta! – fermatosi dopo il primo giro per problemi alle

Uno degli spattacolari salti del TT
Uno degli spattacolari salti del TT

sospensioni. Solo 15° Guy Martin (uno degli specialisti di queste gare, e anche modello delle campagne pubblicitarie di Dainese), anche lui bersagliato da problemi elettrici alla sua Fireblade.

Nella Superstock il più veloce è stato Michael Dunlop, che ha girato a 127,11 miglia orarie di media con la sua Hunts Motorcycles Honda. Mentre nella Supersport ha primeggiato Keith Amor (Kojak Racing Honda), al passo di ben 124,797 miglia orarie (quasi 201 km/h), precedendo d’un soffio lo stesso Hutchinson (124,685 mph).

Tra i Newcomers (i debuttanti al TT) ha impressionato particolarmente David Johnson, cronometrato a 118 miglia orarie (quasi 190 km/h) di media per due giri di seguito, il che lo classifica al 37° posto assoluto nella Superbike, davanti a Steven Thompson, con 117 mph. Miglior Newcomer della classe 600 è stato Dan Cooper, pilota della Supersport nel campionato britannico, che con una Suzuki GSX-R h girato alla media di 113 miglia orarie.

Ecco le classifiche provvisorie di ieri:


Poker Stars Superbike TT

1 Ian Hutchinson (1000 Padgetts Honda) – 130,165 mph
2 Conor Cummins (1000 McAdoo Kawasaki) – 128,838 mph
3 Cameron Donald (1000 Relentless by TAS Suzuki) – 128,836 mph
4 Keith Amor (1000 HM Plant Honda) – 128,691 mph
5 Michael Rutter (1000 HM Plant Honda) – 127,564 mph
6 Michael Dunlop (1000 Robinson Concrete/Street Sweep Honda) – 127,946 mph


Monster Energy Supersport TT


1 Keith Amor (600 Kojak Racing Honda) – 124,797 mph
2 Ian Hutchinson (600 Padgetts Honda) – 124,685 mph
3 Guy Martin (600 Wilson Craig Honda) – 123,902 mph
4 Ryan Farquhar (600 KMR Kawasaki) – 122,818 mph
5 John McGuinness (600 Padgetts Honda) – 121,172 mph
6 Ian Lougher (600 Blackhorse Kawasaki) – 120,663 mph


Royal London 360 Superstock TT


1 Michael Rutter (1000cc HM Plant Honda) – 127,564 mph
2 Michael Dunlop (1000cc Hunts Motorcycles/Marlow Construction Honda) – 127,111 mph
3 Conor Cummins (1000cc McAdoo Kawasaki) – 124,924 mph
4 Mark Buckley (1000cc OTSS Racing Kawasaki) – 124,319 mph
5 Adrian Archibald (1000cc AMA Racing Suzuki) – 124,232 mph
6 Steve Mercer (1000cc G Forces/SMR Road Racing Yamaha) – 124,156 mph


Sure Sidecar TT

1 Dave Molyneux/Patrick Farrance (600 DMR Kawasaki) – 115,464 mph
2 Klaus Klaffenbock/Dan Sayle (600 Manx Gas/A&J Racing Honda) – 114,096 mph
3 Simon Neary/Paul Knapton (600 Dave Hudspeth Carpets/Nick Crowe Racing Honda) – 113,172 mph
4 Conrad Harrison/Kerry Williams (600 Printer Roller Services Honda) – 111,962 mph
5 John Holden/Andy Winkle (600 Holden Racing/TAS Suzuki) – 111,710 mph
6 Tim Reeves/Dipash Chauhan (600 Double M/Haith Racing Suzuki) – 110,758 mph