Triumph Speed Triple 955: Test YoungTimer con Guido Meda

Dopo la Honda RC30 e la BMW R1150GS tocca oggi a una icona delle moto nude sportive, la Triumph Speed Triple 955. Ve la raccontiamo insieme a Guido Meda e poi scopriamo pro e contro presso l'officina F.lli Moro a Milano
30 gennaio 2019

Eccoci pronti per la terza puntata di Moto.it dedicata alle moto YoungTimer. Ci hanno accompagnato sino a oggi marchi e generi molto diversi. Prima Honda, con la mitica superbike RC30, poi BMW con la massiccia endurona R1150GS e oggi si passa a una stradale nuda e cruda, senza troppi fronzoli. Tocca infatti alla Triumph più iconica degli anni 90, la Speed Triple.
Non vi parliamo però della prima  versione a faro singolo del 1994, oggi rarissima, e nemmeno delle prima faro doppio, la T509 considerata la più bella di sempre. Troppo facile!

Protagonista sarà invece una Speed Triple 955 del 2002 (già oggetto di un nostro confronto contro la Speed Triple 1050 in pista), quella col culo grosso. Bistratta negli anni passati, quando i motociclisti iniziarono a impazzire per le moto col codino minimal. Ma proprio per questo la potevi comprare usata al prezzo di un cinquantino. Comprai la mia nel 2009, aveva solo 5.000 km e mi costò quanto un cinquantino: nessuno voleva la culona e si facevano affari fantastici. Oggi un esemplare completamente originale e con pochi chilometri sul groppone spunta invece prezzi più alti, segno che l'interesse per questa sederona sta aumentando (vedi gli annunci di Moto.it dedicati alla 955).
Vi racconto come va e com'è fatta insieme a Guido Meda (Direttore dei Motori a Sky) che possiede una Speed Triple blu del 2001 identica alla mia (la sua ha percorso 16.000 km, la mia 21.000).
La moto di Guido ha una storia particolare, che la rende speciale in casa Meda. Gli fu regalata dalla fidanzata, che divenne poi sua moglie (e mamma dei loro tre splendidi figli); e rimanda al legame di amicizia di Guido con il compianto Carlo Talamo, che all'epoca vendeva proprio le Triumph a Milano. 

Guido Meda racconta a Moto.it il suo amore per la Speed 955, che gli fu regalata dalla allora fidanzata (oggi moglie e mamma dei suoi tre splendidi figli)
Guido Meda racconta a Moto.it il suo amore per la Speed 955, che gli fu regalata dalla allora fidanzata (oggi moglie e mamma dei suoi tre splendidi figli)

Questa versione è stata per anni bistrattata dai puristi del marchio inglese per via del codone massiccio e all’insù, a cui molti preferivano quello della prima Speed Triple doppio faro (la T509 presentata nel 1997).
La Speed Triple 955 del 2002 (presentata nel 2001) eredita la parte posteriore dalla carenata Daytona 955. Mantiene ovviamente il motore a tre cilindri, il faro doppio cromato e il telaio in alluminio con monobraccio. I cerchi sono sempre a tre razze, elemento che contraddistingue la Speed dai tempi della prima doppio faro. La strumentazione è compatta e affianca il tachimetro digitale al contagiri analogico (le spie di servizio sono poche e praticamente invisibili). Il piccolo cupolino era optional.
La moto pesa 190 chili, dichiarati a secco (ma col pieno di benzina si avvicina ai 220 effettivi), il tre cilindri eroga 120 cavalli a 9.750 giri, mentre la coppia massima è di 10,1 kgm a 5.700 giri. La rapportatura del cambio è tendenzialmente lunga (forse troppo) e consente alla vecchia Speed di superare i 240 km/h effettivi. I consumi variano molto in funzione dell’uso che si fa della moto, si passa dai 15 km/l (scarsi) in città, ai circa 17,5 nell’extraurbano.  Le sospensioni sono completamente regolabili, mentre l'ABS all'epoca non era disponibile. 

Gemelle diverse
Gemelle diverse

Pro e contro. Il parere dell'esperto

Abbiamo portato la moto presso l'officina Fratelli Moro in via Lattanzio (Milano), per sentire il parere dell'esperto Eligio, grande conoscitore delle moto Triumph. Il guru delle moto inglesi ci racconta i punti forti della Speed 955, ma ci spiega nel video sopra anche cosa guardare con attenzione, perché la Speed è una moto robusta (tanti esemplari hanno superato senza noie i 130.000 km), ma non priva di difetti.

In sintesi vi diciamo perché comprarla secondo noi: la linea è unica e fuori dal tempo, non per niente la Speed è uno dei modelli più amati al mondo. Le finiture sono al top e la moto anche dopo quasi 20 anni sembra nuova. Infine il motore a tre cilindri è semplicemente meraviglioso, regala una spinta ai medi possente, unita a una dolcezza in basso vellutata. 

Non mancano però i motivi per non comprarla: ha l’agilità di un camion. Le sospensioni sono a dir poco gnucche e con una pessima idraulica. La frenata si stanca subito (bastano due giri in pista per restare senza freno anteriore). Il cambio è lento e il passeggero sta appeso come un pappagallo. 

Sono più i difetti che i pregi. Che senso ha allora comprarla? Semplice, provatela. Mettete in moto e fate qualche chilometro col 955. Non potrete più farne a meno, siete avvisati.

Un grazie speciale a Guido Meda per la partecipazione e all'officina Moro per la consulenza tecnica.

Video, foto, editing: Massimo Di Trapani