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La nuova legge di bilancio 2026 introduce significative rimodulazioni delle accise sui carburanti e sul tabacco, con effetti a partire dal 1° gennaio 2026, anche per allinearsi agli obiettivi europei sui sussidi ambientalmente dannosi (SAD). Queste misure derivano dal disegno di legge approvato dalle commissioni del Senato e in iter per l'Aula.
Lasciando perdere il tabacco per il qual è previsto un aumento, c’è da considerare che dal 1° gennaio, l'accisa sulla benzina si riduce di 4,05 centesimi di euro per litro, mentre quella sul gasolio aumenta della stessa misura. Si stima che questo riallineamento potrà generare un maggior gettito fiscale di circa 2 miliardi di euro nel periodo 2026-2030.
Complessivamente, il gasolio diventa più caro della benzina, invertendo la tendenza storica e aumentando i costi per i veicoli diesel. Sebbene le nostre amate moto a benzina saranno favorite dalla riduzione del costo alla pompa, c’è maggiore preoccupazione per l’impatto che questo riallineamento potrà avere sugli autotrasportatori. Ricordiamo che in Italia il trasporto di beni di largo consumo è in gran parte su gomma e con veicoli diesel; ecco quindi che il maggior costo che dovranno sostenere gli autotrasportatori potrà facilmente ricadere su tutta la filiera del commercio e sui consumatori.