Franco e Andrea Antonello, un'altra avventura per sfatare i luoghi comuni sull'autismo

Franco e Andrea Antonello, un'altra avventura per sfatare i luoghi comuni sull'autismo
Sesto viaggio insieme per padre e figlio, questa volta tra Giacarta, Bali e Sumba. Una R 1300 GS e 30 giorni per raccontarci ancora una volta che i ragazzi autistici possono fare tutto. Il progetto "I Bambini delle Fate" continua nella sua unicità con il supporto di BMW e allarga gli orizzonti
29 dicembre 2026

Da motociclisti appassionati di viaggi, è sempre emozionante ascoltare il racconto di chi è appena tornato da un'avventura, specie se dall'altra parte del mondo. Sentire le parole ancora cariche di emozioni, di ricordi freschi, di aneddoti e di imprevisti e guardare magari le immagini di quei luoghi ci fa sempre sentire un po' come se a viaggiare fossimo stati noi stessi. Negli ultimi anni, tra i tanti viaggiatori in moto che sanno raccontare la loro esperienza, abbiamo imparato ad aggiungere e a conoscere questa coppia decisamente insolita che sa mettere, sul piatto del racconto, una carica emotiva che non ha eguali. Franco e Andrea Antonello ormai non hanno più bisogno di presentazioni non solo al pubblico motociclistico, ma anche ai tantissimi che li seguono quotidianamente sui loro social. Ci scherzano sù: chi l'avrebbe mai detto, Andrea è diventato una star!

Li incontriamo nuovamente e sempre con grande piacere per la presentazione del loro ultimo cortometraggio realizzato in collaborazione con la Scuola Holden. Ripercorre il loro più recente viaggio, il sesto, in sella ad una BMW ancora una volta una fidata GS, stavolta la R 1300 GS. Il sodalizio con la Casa tedesca è ormai collaudato e la presentazione avviene proprio nei rinnovati locali del quartier generale di BMW a San Donato Milanese.

Andrea e Franco Antonello durante il loro viaggio in Indonesia
Andrea e Franco Antonello durante il loro viaggio in Indonesia
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Le parole di Andrea: quando l'esperienza cambia tutto

"Sono molto più consapevole di mio ruolo e tengo molto a dire che Indonesia mi ha aiutato a dentro me esplorare nuove possibilità. Meraviglia mi pervade a ogni viaggio e voglio ringraziare BMW e mia famiglia grande di follower". Le parole di Andrea, scritte attraverso la scrittura facilitata per l'autismo, vanno dritte al punto e centrano il tema che sta alla base di questi viaggi.

L'autismo viene spesso percepito come isolamento, quando in realtà si tratta di un problema di comunicazione che impedisce di esprimere appieno ciò che si prova. Ed è proprio qui che l'esperienza diretta si rivela fondamentale e trasformativa. Non teoria, non assistenzialismo: vita vera, strada, imprevisti, emozioni condivise.

Il riferimento alla community di oltre un milione e mezzo di follower non è un dettaglio: è grazie a questa rete che i viaggi di Franco e Andrea possono veicolare con forza il messaggio di "I Bambini delle Fate", la fondazione creata da Franco per supportare bambini autistici e le loro famiglie.

Franco e Andrea Antonello mentre presentano il cortometraggio dedicato alla loro sesta avventura
Franco e Andrea Antonello mentre presentano il cortometraggio dedicato alla loro sesta avventura

Indonesia: 3.000 km tra caos e spiritualità

Il viaggio ha toccato Giacarta, Bali e l'isola di Sumba in 30 giorni durante l'estate 2025, per un totale di circa 3.000 chilometri. La BMW R 1300 GS è stata fornita dall'importatore locale con il supporto di BMW Indonesia, ma per una volta la maxi enduro tedesca, di certo una compagna ideale per questo tipo di avventure, si fa un po' da parte e lascia che la vera protagonista sia l'esperienza stessa di immergersi in un mondo diverso dal quotidiano.

"Abbiamo percorso 1.200 km su strade strette, super trafficate e affollate di persone ad ogni metro", racconta Franco. Il traffico indonesiano è un'esperienza a sé: per ogni auto ci sono almeno 50 motorini che sfrecciano freneticamente senza sosta. Auto e camion spesso bloccati in lunghe colonne rendono impossibile anche il passaggio in moto. Eppure, nota Franco, "le persone sono tutte sorridenti, gioiose e molto accoglienti".

A Bali il caos raggiunge l'apice: circa 5 milioni di scooter in circolazione, guida a sinistra, rotonde percorse in senso inverso rispetto alle nostre abitudini, marciapiedi invasi da motorini. Forse è stata proprio quella la prova più dura. "La sera, al tramonto, si gusta pesce grigliato sulla spiaggia, in chioschi e bar che si susseguono per chilometri. Le spiagge sono incantevoli, l'oceano imponente con onde giganti".

Ma è quando si lascia la città che l'Indonesia rivela la sua anima più profonda. "Nelle campagne e nei piccoli paesi tutto diventa incantato, mistico, rurale e popolare. Risaie spettacolari si estendono ovunque e in ogni via di quartiere si trova un tempio. Gli indonesiani sono meravigliosamente gentili, sorridenti e ospitali, e ci salutano con le mani giunte davanti al petto".

Sumba: la lezione di vita più importante

L'isola di Sumba rappresenta il cuore emotivo del viaggio. "Qui siamo stati accolti in un luogo incontaminato dal superfluo, senza alcun segno di delinquenza. Le persone si vogliono bene, si aiutano e condividono le giornate in un'armonia che non vedevo da tempo".

La riflessione di Franco è diretta: "Abbiamo potuto toccare con mano che gentilezza, sorrisi, affetto reciproco e il rifiuto dei falsi miti sono i veri segreti per vivere bene". Un messaggio che vale per tutti, ma che assume un significato particolare per chi, come Andrea, deve affrontare quotidianamente barriere comunicative che la società spesso non sa riconoscere. Qui Andrea ha trovato un'accoglienza davvero speciale perché incentrata nel vedere nella diversità la normalità.

"Puntare sempre al proprio dieci: questo è il segreto", sintetizza Franco. "Nasciamo da parti diverse della strada, con opportunità, culture e risorse differenti. Ma l'importante è dare sempre il massimo, in ogni situazione, per raggiungere il proprio dieci. Prima per sé stessi, ma soprattutto per gli altri".

BMW Motorrad: sesta volta, stesso impegno

"Siamo estremamente orgogliosi di aver supportato Franco e Andrea per il loro sesto viaggio in sella a una moto BMW", dichiara Alessandro Salimbeni, Direttore di BMW Motorrad Italia. "L'inclusione sociale è un tema a cui teniamo profondamente e fa parte del nostro impegno nella responsabilità sociale d'impresa".

Il progetto "Make Life An Inclusive Ride" rientra nel programma SpecialMente (#drivenbypeople) di BMW Group Italia, piattaforma di Corporate Citizenship che dal 2001 ha coinvolto oltre 3 milioni di persone attraverso iniziative dedicate a cultura, inclusione sociale, dialogo interculturale e promozione dei giovani talenti.

"La moto, simbolo di comunità e avventura, incarna perfettamente questo spirito", continua Salimbeni. "I motociclisti si uniscono in una comunità che vive il viaggio come stile di vita, creando legami attraverso emozioni e gesti semplici. La nostra visione si allinea pienamente con il progetto 'I Bambini delle Fate', fondendo responsabilità sociale ed essenza del motociclismo".

Il nuovo progetto letterario per il 2026

Durante la presentazione del cortometraggio, Franco Antonello ha annunciato in anteprima un nuovo progetto letterario rivolto ai ragazzi nello spettro autistico, in collaborazione con La Nave di Teseo, "Io sono una persona per bene" e "Sull'isola che non c'era".

L'iniziativa darà voce ai giovani autistici attraverso i loro stessi scritti, trasformando le loro storie in occasioni di incontro, conoscenza e ascolto. Tra i circa trenta lavori che saranno presentati, due verranno pubblicati in occasione del Salone del Libro di Torino 2026 grazie alla collaborazione con La Nave di Teseo.

L'obiettivo è valorizzare queste narrazioni, unendo cultura e responsabilità sociale per lasciare un segno concreto nel territorio, portando inclusione in festival, scuole e altri spazi della comunità. BMW Motorrad e SpecialMente si impegnano a dare visibilità ai migliori lavori anche attraverso altre forme di comunicazione.

Un progetto che conferma come la moto possa diventare molto più di un semplice mezzo di trasporto: uno strumento di cambiamento sociale, un veicolo di messaggi che vanno ben oltre l'aspetto puramente motoristico. E che Franco e Andrea, con la loro "famiglia grande di follower", continueranno a portare avanti, un chilometro dopo l'altro.

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