Gli indiani di Bajaj Auto salvano KTM

Gli indiani di Bajaj Auto salvano KTM
La società austriaca sopravviverà, grazie all'iniezione di capitali del colosso indiano Bajaj
21 maggio 2025

La situazione KTM sembra essere arrivata a un dunque; le acque agitate che hanno travolto il gruppo austriaco sembrano poter trovare un po' di tranquillità visto che le dichiarazioni da parte di Pierer Mobility indicano che il famoso “rientro” di 600 milioni di euro, ovvero il 30% del debito totale (circa 2,2 miliardi di euro), confermano che tutto sia avvenuto entro i termini stabiliti.

Dei due scenari, ovvero il fallimento e successivo sciacallaggio dei numerosi buoni elementi di KTM, oppure l’effettivo salvataggio come previsto dagli accordi di febbraio, si è, quindi, andati in direzione di quest’ultimo.

Un sospiro di sollievo che potrebbe mettere al riparo soprattutto i posti di lavoro e rilanciare il gruppo in una nuova fase. Un periodo sicuramente “in salita” ma che potrà portare a una rinascita, soprattutto in termini di posti di lavoro e buone opportunità per il futuro. Ricordiamo che le linee di produzione sono ferme e questa iniezione di denaro vale oro nella prospettiva di una ripartenza alla data del 31 luglio indicata dalle dichiarazioni di KTM.

Dopo diverse ipotesi e dopo differenti congetture, attraverso le quali si sono fatte avanti diversi gruppi di investitori interessati a coprire il debito a fronte di speculazioni per loro interessanti, a mettere mano al postafogli è stata Bajaj Auto, azienda indiana che, di fatto, già partecipa in Pierer Mobility, e che ora, con questa iniezione di capitali freschi, potrà assumere un ruolo ancora più importante e determinante nella gestione del gruppo austriaco. Ora non ci resta che attendere il prossimo passo, ovvero il pagamento del 30% del debito verso i creditori.

Questo articolo è stato pubblicato il 21/05/ 2025 e aggiornato il 25/05/2025

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