Guida alla Honda Transalp

Guida alla Honda Transalp
Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
La bicilindrica Honda Transalp è uno dei modelli più longevi della storia recente. A partire dal 1987 ha letteralmente creato un segmento, ha venduto moltissimo e spopola fra l’usato. Modelli, quotazioni e il parere dell’esperto
  • Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
21 ottobre 2013

E’ la moto che ha letteralmente creato il segmento delle enduro stradali bicilindriche di media cilindrata: la Transalp, nata alla fine del 1986, evocava solo a vederla viaggi transcontinentali e avventure africane, sulla scia di quelle NXR ufficiali con cui Honda vinceva rallies a nastro nella loro epoca d’oro. La scritta “Rally Touring” definiva chiaramente la sua destinazione d’uso, separandola un po’ dall’Africa Twin – che sarebbe uscita l’anno dopo come modello 1988, orgogliosamente dotata della dicitura “Adventure Sports” sui fianchetti – le ambizioni più sportive.

 

In realtà, da brava Honda, la Transalp se la cavava più che bene in tutto, comprese la guida brillante su strada e il fuoristrada non troppo impegnativo grazie ad un bell’anteriore da 21”. Semplice ma efficace, con un motore evoluto dal custom VT500 (bicilindrico a V di 52°, tre valvole per cilindro, doppia accensione, fasatura irregolare a compensare la sfalsatura dei cilindri per ridurre le vibrazioni) la Transalp era capace di portare chiunque a fare il giro del mondo. Anche più volte, visto che l’affidabilità – al netto di qualche piccola rogna, in breve tempo risolta o gestita da chiunque conoscesse bene il modello – era capace di far fare più di un giro al contachilometri senza interventi di rilievo.

Per tantissimi anni – ormai ha passato il quarto di secolo di vita, risultando così uno dei modelli più longevi della storia – è stata ai vertici delle classifiche di vendita grazie alle sue doti di affidabilità, economia di gestione (anche se i consumi sono sempre risultati un punto dolente) e facilità di guida. Un simile successo si è naturalmente ripercosso sul mercato dell’usato, dove la Transalp da anni recita un ruolo di primissimo piano: le sue sette versioni fanno registrare ben 400 annunci su Moto.it!

 

Vi descriviamo tutti i modelli a seguire, con l’aggiunta di una sommaria indicazione economica e soprattutto riportando il parere di un professionista che le Honda le maneggia tutti i giorni.

 

LE VERSIONI

Honda Transalp 600V (1987-1990) 

La capostipite, la Transalp XL 600V
La capostipite, la Transalp XL 600V

La prima XL600V arriva nei primi mesi del 1987. Il suo bicilindrico a V da 583cc, naturalmente a carburatori, vanta cinque rapporti ed eroga 55 cv a 8.000 giri, con una coppia massima di 53 Nm duemila giri più sotto. La velocità massima passa i 170 km/h. Le due colorazioni sono a base azzurra metallizzata oppure bianca, sempre con bande in blu/azzurro/rosso. Il telaio è una doppia culla in acciaio scatolato, con comparto sospensioni classico e anteriore da 21”, con cerchi naturalmente a raggi da 90/90 e 130/80. Disco anteriore da 276mm e tamburo posteriore da 130 completano il quadro.

 

La Transalp si dimostra rapidamente validissima e priva di grandi difetti, fatta eccezione per una certa sete del propulsore e un consumo d’olio piuttosto critico. Il pubblico l’apprezza comunque moltissimo soprattutto nell’uso turistico; la Casa madre prende nota e adegua la taratura della sospensione posteriore (più sostenuta per meglio assecondare la guida a pieno carico) e il plexiglass del cupolino, più ampio e protettivo.

La Transalp in questa versione pesava 174kg a secco, stando al valore dichiarato dalla casa, e costava 8.295.000 lire – 4.285€ di oggi. Se ne trovano ancora ben 17 fra i nostri annunci, buona parte delle quali iscritte ASI (con i benefici che ne derivano in termini di bollo ed assicurazione) ed in condizioni eccellenti. I prezzi variano dai 2500€ ai poco più degli 800 degli esemplari con le maggiori percorrenze.

 

Honda Transalp 600V (1991-1993)

Poche, mirate, modifiche per la seconda versione della Transalp. Il motore è pressoché invariato al netto della verniciatura e di un aggiornamento delle guide valvole che abbatte i problemi di consumo d’olio riscontrati dai viaggiatori più incalliti. Il disco anteriore, piuttosto sollecitato nella guida brillante, aumenta nello spessore di un millimetro, mentre al posteriore sparisce il tamburo cedendo il passo ad un disco da 240mm ben più prestante quando ci si deve fermare con moto a pieno carico e passeggero.

 

Nel corso della vita della versione viene affrontato anche il problema di affidabilità delle centraline, che sulla prima serie ha presentato una certa difettosità; il peso dichiarato dalla casa sale a 183kg, correggendo l’ottimistica dichiarazione precedente. Da nuova la Transalp di questa serie costava 9.810.000 lire; ora se ne trovano diverse fra i nostri annunci a quotazioni pressoché coincidenti con la serie precedente. Anche in questo caso, le meglio tenute sono solitamente iscritte ASI e godono di forti benefici fiscali ed assicurativi.

 

Honda Transalp 600V (1994-1996)

La Transalp del 1994
La Transalp del 1994

Primo restyling del modello, con cupolino più aerodinamico e faro rastremato all’indietro. Le colorazioni si fanno più moderne e vivaci. Cambiano tanti piccoli dettagli, senza che però la sostanza della Transalp – almeno all’inizio – cambi granché. Si tratta del modello forse più affidabile ed apprezzato della serie 600, ultimo ad essere prodotto in Giappone, che nel corso della sua vita (all’ultimo anno) viene rivista in maniera abbastanza importante.

 

La copertura posteriore cala inspiegabilmente di misura, sostituendo il precedente 130/80 con un ben più risicato (e meno prestante alla guida) 120/90 che ha il solo pregio di contenere marginalmente i consumi. Il propulsore viene modernizzato con l’arrivo dell’accensione digitale e gestione elettronica dell’anticipo associata a carburatori con TPS (sensore della posizione valvola), il tutto gestito da una nuova centralina unica che risolve i problemi di affidabilità che avevano afflitto la serie precedente. La potenza massima scende leggermente in nome del contenimento delle emissioni, e il peso cresce di altri due chiletti.

Pochissimi esemplari in vendita per questa serie, tra l’altro ancora troppo giovane per poter accedere al registro delle moto storiche. Le quotazioni ne risentono (o beneficiano, se siete acquirenti) e sono pressoché tutte allineate al valore di riferimento di 1.500€.

 

Honda Transalp 600V (1997-1999)

La Transalp cambia casa prendendo residenza ad Atessa, dove le moto vengono assemblate attorno al motore che arriva già chiuso dal Giappone. La Transalp “Made in Italy” guadagna il doppio disco (da 256mm) con pinze a due pistoncini all’anteriore, oltre ad alcuni dettagli di maggior pregio in giro per la moto. Purtroppo alcuni utenti lamentano qualche pecca su alcuni esemplari, soprattutto legati alla tenuta delle finiture e delle verniciature su scarico e zone meno in vista, oltre a qualche allentamento dei raggi sui cerchi. Resta (purtroppo) il posteriore da 120/90, e il peso continua a lievitare fino a 193kg.

Da nuova costava 13.940.000 lire, ed è la più rappresentata delle 600 fra i nostri annunci dell’usato. I prezzi salgono leggermente per le proposte nelle condizioni migliori (che sfiorano i 3000€) attestandosi in media attorno ai 2000€. Attenzione però: fino all’avvento della 650 la Transalp è rimasta Euro-0, quindi attenzione ad amministrazioni comunali troppo zelanti – la possibilità di iscrizione al registro ASI è ancora lontana.

 

Honda Transalp 650V (2000-2004)

La Transalp modello 2000
La Transalp modello 2000

La Transalp cambia tutta, sopra e sotto la pelle. Lo styling diventa più moderno, filante ed aerodinamico, il faro viene sostituito con un’unità Multireflector come sulle CBR e arriva anche l’immobilizer HISS che quell’anno si diffonde su tutta la gamma Honda. Nella sostanza il propulsore cresce a 650cc (di fatto viene adottato il motore della prima Africa Twin, nel frattempo passata a 750) riveduto e corretto per rientrare nelle normative Euro-1 (ed Euro-2 da circa 2003 fino a fine serie).

Le prestazioni restano praticamente invariate: la potenza dichiarata si ferma a 53cv all’albero, mentre sale (prevedibilmente) la coppia, con una rapportatura finale allungata per ridurre i consumi e sfruttare il maggior vigore del motore ai bassi e medi regimi. La capienza del serbatoio sale fino a 19 litri dai precedenti 18. Il telaio resta in acciaio e mantiene le stesse quote ciclistiche sia pur con una sospensione posteriore rivista nella progressività. La sella risulta più bassa, e il peso scende di 2kg.

 

La Transalp 650 – che dal 2001 viene prodotta in Spagna e non più ad Atessa – costa da nuova 14.147.000 di lire. Molto rappresentata sul mercato dell’usato (i nostri annunci sono oltre 90), la prima serie di 650 è estremamente variabile nelle quotazioni, che presentano una forbice dagli oltre 3500€ degli esemplari più nuovi e meglio tenuti ma scendono praticamente allo stesso livello di quelli delle 600 quando le percorrenze si fanno molto importanti. La quotazione di riferimento si attesta comunque sui 2.500€.

 

Honda Transalp 650V (2005-2006)

Aggiornamento che si limita all’ormai canonico restyling biennale (pre-crisi) delle Case giapponesi. Il Plexi diventa fumé, la sella guadagna il rivestimento bicolore e viene offerta con l’opzione ribassata, e altri tocchi (cerchi nero opaco, nuovo silenziatore in acciaio, nuovo logo Transalp) rinfrescano un po’ il modello che però, nella sostanza, non cambia di una virgola.

 

Discretamente rappresentata fra i nostri annunci dell’usato, sorprendentemente la seconda edizione della 650 spunta quotazioni piuttosto elevate come valori massimi – principalmente perché sono in circolazione esemplari dai chilometraggi davvero ridotti – e non scende mai sotto i 2.000€. La quotazione di riferimento oscilla fra i 3.000 e i 3.500 euro.

 

Honda Transalp 700 (2007-)

L'ultima discendente della dinastia, la XL 700V
L'ultima discendente della dinastia, la XL 700V

I vent’anni del modello vengono festeggiati da Honda con un modello tutto nuovo, tanto nella (rivoluzionaria) estetica quanto nella sostanza, di cui potete leggere la nostra prova qui. Ancora una volta per aggiornare il propulsore Honda fa ricorso ad altri modelli della sua gamma: il 680cc a quattro valvole per cilindro con iniezione elettronica da 60cv – ed omologazione Euro-3 – viene dalla Deauville e si rivela un vero gioiellino da usare. La ciclistica si stradalizza non poco, con un anteriore da 19”, un assetto sempre più basso (è progressivamente calato nel corso degli anni, riducendo la luce a terra) e un peso che sale di quasi 10kg.

 

Però ai granturisti stradali piace tanto, perché torna la gomma posteriore da 130/80, la ciclistica diventa più stabile alle alte velocità e arriva l’ABS – non disinseribile – unito alla frenata combinata, aspetto che getta una pietra tombale sulle capacità fuoristradistiche della Transalp. Peccato che la riduzione dei consumi si porti dietro un serbatoio dalla capienza più contenuta (17,5 litri) che contribuisce a non far crescere il peso (a secco) oltre la soglia psicologica dei 200kg. L’estetica fa storcere un po’ il naso ai fan di lungo corso, ma piace molto ai più giovani, facendo si che la 700 replichi il successo di vendite dei modelli precedenti.

 

Recente, e sul mercato da ormai sei anni, la Transalp XL700V è presente in massa fra i nostri annunci, con oltre 170 esemplari divisi fra standard ed ABS. Le quotazioni, come prevedibile, hanno quindi un range di oscillazione molto ampio: si va dai 6000 e passa euro dei modelli più nuovi, accessoriati e meglio tenuti fino ai 3000 dei primi esemplari, magari con percorrenze rilevanti. La virtù sta nel mezzo, nel senso che la maggior scelta si ha con un budget fra i 4.500 e i 5.000 euro. Curiosamente, l’ABS non sembra fare grande differenza nella quotazione.

 

L'OPINIONE DEL CONCESSIONARIO

Per completare il quadro abbiamo contattato Moto Macchion, concessionario Honda a Legnano (MI) che, nella persona del titolare Giuseppe, ci ha dato qualche informazione aggiuntiva relativamente alla Honda Transalp.

 

Esistono modelli più richiesti di altri nella storia della Transalp?
«Al momento direi che la domanda sia quasi esclusivamente sulla 700, che è ormai fuori da abbastanza tempo per consentire un po' di risparmio sul nuovo. Il mercato delle versioni più vecchie è per lo più orientato verso l'estero. La Transalp è sicuramente una moto molto apprezzata, per cui la domanda di moto usate è superiore all'offerta, in particolare per gli esemplari equipaggiati con ABS che al momento sono molto ricercate»

 

Qualche annata ha subito particolari richiami?
«Assolutamente no, la Transalp è sempre stata una moto a prova di bomba»

 

Cosa controllare se si va alla ricerca di un buon usato?
«Come dicevo, la Transalp è una moto estremamente affidabile, il motore è capace di percorrere chilometraggi davvero elevatissimi, quindi è davvero difficile avere brutte sorprese. Si può andare abbastanza tranquilli - se lo stato delle plastiche è buono, indice di un mezzo curato, la moto è quasi sicuramente priva di problemi. Può valere la pena di controllare lo spessore dei dischi perché è un componente abbastanza costoso da sostituire se usurato, per il resto al massimo un'occhiata allo stato dei paraolio forcella»

 

Con quale modello a suo avviso si fanno i migliori affari?
 «Con la 700, senza dubbio»

 

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  • Prezzo 4.600 €
  • Cilindrata 583 cc
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  • Peso 189 kg
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Scheda tecnica Honda Transalp XL 600V (1987 - 90)

Cilindrata
583 cc
Cilindri
2 a V
Categoria
Enduro Stradale
Potenza
55 cv 41 kw 8.000 rpm
Peso
189 kg
Sella
850 mm
Pneumatico anteriore
90/90 21"
Pneumatico posteriore
130/80 17"
Inizio Fine produzione
1987 1990
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