Intervista a Tony Cairoli. Così ha piegato caldo e avversari in Germania

Nonostante tutto la pista e il set up in generale sono andati molto bene – spiega Cairoli - siamo contenti di essere venuti qui, speriamo di poter tornare l'anno prossimo, sono state due buone gare | M. Zanzani, Lausitz
29 luglio 2013

Punti chiave

 

«Ciao a tutti, siamo qui in Germania in questo posto con tanto asfalto. Nonostate tutto devo dire che la pista e il set up in generale sono andati molto bene. Siamo contenti di essere venuti qui, speriamo di poter tornare anche l'anno prossimo. Per me sono state due buone gare, la prima manche ho sofferto un po' all'inizio, a causa delle numerose cadute. Ho perso un po' il ritmo, Desalle andava veramente forte e ha meritato di vincere la prima manche. Ho provato ad attaccarlo verso la fine ma ero molto stanco, a causa del caldo presente qui in Germania. Nella seconda manche sono partito bene, ho cercato di spingere subito al massimo per cercare di prendere un po' di distacco. All'inizio eravamo tutti attaccati, ma riuscivo a controllare bene, poi verso la fine il gap è aumentato e fortunatamente ho controllato la gara fino alla traguardo e sono contento di quest'altra vittoria».


Una bella gara, alla partenza della qualifica hai fatto un ottimo lavoro, quando hai visto che stava per arrivare van Horebeek ti sei allargato per non scontrarti con lui ma hai perso posizioni.

«Una partenza così veloce è sempre un po' un rischio, cerco di stare lontano il più possibile dai problemi. Sono partito abbastanza male, poi ho recuperato fino al terzo posto, ma è andata bene così. La qualifica non è mai importantissia i punti si fanno nella gara».


Un campione si vede anche in quei piccoli frangenti?

«Cerchiamo di fare il massimo e di stare lontani dagli infortuni».

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