Antonio Cairoli: "Niente è dovuto, tutto va meritato"

Antonio Cairoli: "Niente è dovuto, tutto va meritato"
Cristina Bacchetti
Abbiamo passato una bella mattinata con l'otto volte iridato pilota italiano. Sempre sorridente e gentile, si è prestato a due chiacchiere con la nostra Cristina
11 marzo 2016

Siciliano, classe 1985, Tony Cairoli è decisamente il più amato nel mondo del Motocross. 8 volte iridato, ha fan in tutto il mondo, tantissimi in Italia ovviamente, ma non cambia il suo modo di essere: un eterno ragazzino che si diverte ad andare forte nel fango, che sorride a tutti e non si stanca mai di dar retta a fan, giornalisti, piloti in erba.
Infatti proprio oggi lo abbiamo incontrato sulla pista di Ottobiano, premuroso e simpatico con due giovanissime promesse del Cross: Joakin Furbetta e Gianluca Facchetti. Tutti insieme per un photoshooting per Red Bull.
Abbiamo fatto due chiacchiere con lui, un rapido botta e risposta ma... non solo moto!
Quel di cui parla più volentieri? La sua Jill.

L'intervista

Tony, prima di tutto, come stai?
"Sto un po' meglio, però sto ancora soffrendo qualche acciacco dalla botta rimediata a inizio stagione. Sono in fase di recupero, ma è molto lunga la ripresa, non tanto per le costole ma per il nervo brachiale, che mi da ancora problemi al braccio sinistro."

Tony in azione
Tony in azione


Nonostante questo non è stato un brutto inizio di Campionato, anzi...
"Esatto, l'inizio del Campionato è andato bene nonostante i grossi problemi che mi hanno fatto saltare gli Internazionali d'Italia, in realtà non sapevo neanche se sarei stato in grado di restare tra i primi dieci in Qatar, invece ho rimediato un buon quinto posto di cui sono molto contento."

La seconda gara è andata ancora meglio, peccato per il problema alla moto.
"Sì, la seconda gara è andata meglio, con un secondo posto nella prima manche e un buon ritmo nella seconda, poi il problema alla moto nella seconda gara mi ha tenuto giù dal podio, che altrimenti sarebbe stato assolutamente raggiungibile: mi sentivo bene."

Sei qui a Ottobiano con due giovanissime  promesse del Motocross, qual è il tuo consiglio per loro?
"Devono essere sempre umili e allenarsi duramente, perché niente è dovuto e tutto va guadagnato."

Tu a che età hai iniziato col motocross?
"A 4 anni, età in cui di solito si comincia a salire in sella. Le prime gare invece, le ho fatte a 6 anni."

Come ti alleni per tenerti così in forma?
"Sono 6 anni che non cambio il mio programma di allenamento ma dipende molto dalla stagione o dagli impegni, dalle gare, un giorno non è mai uguale all'altro e per raccontarti tutto quello che faccio non basterebbe questa intervista!"

Una curiosità, hai un bel tatuaggio sulla schiena che parla di te: "Velocità, fango e gloria". Ne hai altri? E raccontano la tua passione per il cross?
"Sì, ne ho altri e sono tutti legati alle mie esperienze di vita, e quindi inevitabilmente alla moto e ai miei successi."

La bella Jill, sempre accanto a Tony
La bella Jill, sempre accanto a Tony


A febbraio hai incontrato Papa Francesco, cosa ti ha detto?
"E' stato un incontro molto bello perché Papa Francesco è una persona speciale e sensibile. Abbiamo scambiato giusto due chiacchiere tra i suoi mille impegni e mi ha fatto un in bocca al lupo per la stagione che mi ha fatto tanto piacere."

Quanto conta per un pilota la presenza di una donna, nel tuo caso la tua Jill, sempre con te anche sulle piste?
"E' tanto importante per me avere una persona così tanto vicina, poi Jill è molto appassionata, mi aiuta, mi toglie molti impegni durante le gare. Sono 8 anni che stiamo insieme!
Ma era già parte di questo mondo perché il fratello e il papà sono piloti, è sempre stata nell'ambiente sin da piccola. Quindi sa cosa fare, mi aiuta tantissimo"

Non possiamo non chiederti un pronostico per la stagione!
"Inutile dire che ambisco al titolo, e spero che arrivi!"