SWM a Eicma 2025: ecco la nuova Versante 550 e la Super Six 650 [VIDEO]

Versante 550

La Versante 550 si inserisce nel competitissimo segmento delle maxi enduro turistiche di media cilindrata con configurazione ruote 19"/17", affrontando direttamente rivali consolidate come Benelli TRK 502, Voge 525 DSX e altre cinesi in rapida ascesa. SWM è consapevole di entrare in un mercato già presidiato, ma punta su una strategia di diversificazione della gamma per offrire alla rete di concessionari un piano di business articolato e ai clienti una scelta completa all'interno dello stesso brand.

Il cuore della Versante è un bicilindrico parallelo frontemarcia di produzione interna che eroga 35 kW, circa 48 cavalli. Una potenza contenuta ma sufficiente per rendere la moto guidabile anche con patente A2, ampliando enormemente il bacino di clienti potenziali. La filosofia progettuale privilegia versatilità e utilizzo quotidiano: non una specialistica estrema ma una moto capace di fare tutto dignitosamente, dall'uso urbano ai trasferimenti autostradali, fino a sterrati non troppo impegnativi.

L'impostazione tecnica riflette questa missione tuttofare. L'ammortizzatore posteriore è completamente regolabile, permettendo di adattare l'assetto a carico e condizioni diverse. Il pacchetto elettronico include controllo di trazione, fondamentale per garantire sicurezza su fondi a bassa aderenza. La strumentazione TFT di dimensioni generose offre leggibilità immediata e connettività moderna. Il cupolino regolabile permette di ottimizzare la protezione aerodinamica in base a statura del pilota e condizioni meteo.

Ma l'aspetto su cui SWM ha lavorato con particolare attenzione è l'altezza da terra della sella, mantenuta deliberatamente bassa per permettere a chiunque di toccare comodamente con entrambi i piedi a semaforo. Questa scelta sacrifica qualcosa in termini di escursione delle sospensioni e angolo di sterzo in fuoristrada, ma aumenta drasticamente la sicurezza percepita e la confidenza per piloti di statura media o bassa, oltre che per chi si avvicina alle adventure per la prima volta.

Il bicilindrico è stato scelto per la sua facilità di guida: erogazione fluida, coppia disponibile fin dai bassi regimi, gestione intuitiva in ogni condizione. SWM immagina questa moto utilizzata sia da motociclisti esperti che da chi sale su una moto per la prima volta, e ha progettato di conseguenza un carattere motore che aiuti piuttosto che intimorire. Asciutto, bagnato o sterrato leggero: la Versante promette di essere sempre rassicurante e prevedibile.

La dotazione di serie è completa senza fronzoli inutili. Cerchi a raggi che permettono l'utilizzo di pneumatici tubeless ma mantengono la possibilità di montare camere d'aria per affrontare fuoristrada più impegnativo. Gomme di equipaggiamento stradale ma con pattern misto capace di gestire sterrato compatto. Leve freno e frizione regolabili, dettaglio spesso trascurato nelle moto economiche ma fondamentale per adattare l'ergonomia a mani di dimensioni diverse. Protezioni paramotore e carena di serie, essenziali per chi utilizza davvero la moto in touring e vuole evitare danni costosi in caso di scivolate a bassa velocità.

Optional il tris di valigie rigide, immancabile per chi immagina questa moto come compagna di viaggi. La capacità complessiva dovrebbe permettere di caricare bagagli per due persone per weekend lunghi o viaggi di una settimana per pilota singolo.

Il prezzo rappresenta l'arma competitiva principale: sotto i 6.000 euro. Una cifra che posiziona la Versante 550 nella fascia bassa del segmento, rendendola accessibile anche a chi ha budget limitati ma cerca una moto completa e affidabile per viaggiare.

Super Six 650: richiamo al passato

La Super Six 650 rappresenta il collegamento emotivo con la storia leggendaria di SWM. Il nome richiama direttamente i grandi successi del marchio nato nel 1971, quando le SWM dominavano le gare di regolarità e la Sei Giorni Internazionale con vittorie storiche. La squadra nazionale statunitense utilizzava moto SWM, conquistando record che ancora oggi fanno parte della leggenda del marchio. Quella memoria storica viene riportata in vita attraverso questa scrambler moderna che reinterpreta lo spirito delle enduro stradali anni '70.

La configurazione ruote 21"/18" fa capire immediatamente il DNA: non una scrambler lifestyle da città, ma una moto con velleità off-road concrete. L'estetica richiama esplicitamente le SWM storiche con motori monocilindrico sei marce Rotax: linee pulite, serbatoio dal profilo classico, sella piatta, scarico alto. Uno stile che oggi risulta quasi unico in un mercato dominato da adventure bicilindriche tecnologiche e scrambler fashion più attente all'apparenza che alla sostanza.

Il cuore è un monocilindrico da 650 cc che eroga 40 cavalli. Una potenza non esagerata ma più che sufficiente per un monocilindrico destinato all'uso misto. L'architettura monocilindrica è ormai rara nelle medie cilindrate, dove dominano bicilindrici paralleli e qualche tricilindrico. Ma per una scrambler autentica, il mono offre vantaggi oggettivi: peso contenuto, semplicità meccanica, coppia generosa ai bassi regimi, carattere diretto e coinvolgente.

L'erogazione privilegia proprio la coppia in basso: anche dimenticando di scalare marcia, il motore tira sempre via senza protestare. Una caratteristica ideale per chi si approccia a questo tipo di moto, ma apprezzata anche dai veterani che in fuoristrada devono concentrarsi su equilibrio e traiettoria senza preoccuparsi continuamente del regime motore ottimale.

La ciclistica è studiata per privilegiare il feeling con l'avantreno. La postura del pilota è sbilanciata in avanti, caricando la forcella e permettendo di sentire costantemente cosa sta facendo la ruota anteriore. Fondamentale in fuoristrada dove il controllo della direttrice passa proprio attraverso la percezione di quanto grip ha la ruota davanti. La forcella è completamente regolabile, così come il monoammortizzatore posteriore, permettendo di adattare l'assetto a peso del pilota, carico bagagli e tipo di terreno affrontato.

L'altezza da terra è stata curata per offrire compromesso ottimale tra capacità off-road (serve luce a terra per superare ostacoli) e accessibilità (serve arrivare coi piedi a terra in sicurezza). Il risultato dovrebbe essere una sella gestibile anche per piloti di statura media attorno ai 175-180 cm.

SWM immagina questa moto come alternativa leggera alle adventure bicilindriche moderne. Non per attraversare deserti o affrontare mulattiere estreme, ma per un utilizzo misto che privilegia strade secondarie, sterrati forestali, percorsi misti dove l'agilità fa la differenza. Città, strade nazionali, sterrato compatto: questo il territorio d'elezione. Niente autostrada per ore, niente single track tecnici esasperati.

Il posizionamento di prezzo è aggressivo: ampiamente sotto i 5.000 euro secondo Marchisin. Una cifra che rende la Super Six accessibilissima, considerando che scrambler di cilindrata simile partono da 6.500-7.000 euro salendo rapidamente verso i 9-10.000 per i modelli premium.

Oltre alla versione gialla presentata a EICMA, sarà disponibile una variante blu che richiama anch'essa la livrea storica SWM. E per chi cerca qualcosa di più stradale, è prevista una versione con ruote 19"/17" in colorazione rossa, più orientata all'uso su asfalto pur mantenendo il carattere scrambler.

La disponibilità è prevista da marzo 2026, dando a SWM il tempo di preparare rete distributiva e supporto post-vendita prima del lancio commerciale.