Honda CB1000 GT 2026: la crossover da 150 CV attesa ad EICMA è già scappata in rete

Honda CB1000 GT 2026: la crossover da 150 CV attesa ad EICMA è già scappata in rete
Ha il quattro cilindri della Hornet e promette un rapporto prezzo-prestazioni esplosivo. Il debutto della Honda CB1000 GT è atteso per EICMA ma alcune immagini e informazioni sono sfuggite online...
22 ottobre 2025

Un battito d'ali da una parte del mondo può scatenare un uragano dalla parte opposta... Si dice così no? Ecco che, come talvolta avviene in queste circostanze, le immagini depositate per dei brevetti in Australia hanno alimentato i rumors riguardo l'imminente arrivo di una crossover 1000 da parte di Honda. Le indiscrezioni c'erano già, i sospetti quelli nemmeno si contano più, ma ora ci sono anche delle immagini che lasciano poco spazio alle interpretazioni. 

La foto spia della presunta Honda CB1000 GT
La foto spia della presunta Honda CB1000 GT
Naviga su Moto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Fuga di notizie che anticipa EICMA

Sotto i riflettori di questa fuga di notizie è dunque la sospetta Honda CB1000 GT, una crossover di grossa cilindrata che dovrebbe debuttare ufficialmente a EICMA 2025 per poi approdare nei concessionari nel corso del 2026. Le immagini depositate all'ufficio brevetti australiano hanno svelato gran parte dei segreti di questa nuova arrivata, insieme a una serie di dati tecnici che permettono di farsi un'idea piuttosto precisa del progetto.

La base di partenza sarebbe nota: la piattaforma della CB1000 Hornet e della appena presentata CB1000 F. Tokyo ha deciso di sfruttare questa formula vincente per dare vita a una sport-tourer che punta dritta al cuore del segmento crossover più pepato quello con motori ad alte prestazioni e ruote da 17".

La CB1000 GT - il nome lo diamo per certo anche se non ufficialmente confermato al momento - adotta un linguaggio stilistico piuttosto attuale, con carenatura concentrata nella sezione superiore e linee tese che seguono il dettame estetico delle crossover, ovvero sportive soltanto più "alte". Niente fronzoli ma come sempre sostanza.

Come detto i cerchi sarebbero da 17 pollici su entrambi gli assi e il motore leggermente rivisto nella gestione dell'erogazione. L'escursione delle sospensioni dovrebbe attestarsi sui 150 millimetri. Il passo dovrebbe essere allungato a 1.465 millimetri rispetto alla Hornet, una scelta finalizzata a renderla più stabilità alle andature autostradali e meno reattiva e perfettamente allineata alla diversa posizione di guida oltre che attitudine.

Il motore quattro cilindri in linea deriverebbe direttamente dalla Hornet, che a sua volta lo ha ereditato dalla Fireblade del 2017. Non si tratta quindi di un'unità completamente nuova, ma di un propulsore collaudato e affidabile che ha già dimostrato le proprie qualità. I dati di omologazione australiani indicano una potenza massima di 150 CV a 11.000 giri/min, leggermente inferiore ai 152 CV della Hornet nella versione standard: ci sta.

Questo potrebbe suggerire un intervento sulla fasatura per spostare un po' di coppia ai medi e bassi regimi per gestire meglio una guida ai medi e un carico maggiore tipico dell'affrontare percorsi misti con passeggero e bagagli. Il peso in ordine di marcia sarebbe di 213 chilogrammi, un valore che sarebbe davvero molto contenuto per il segmento.

Il telaio mantiene la struttura in acciaio con sottotelaio saldato e forcellone in alluminio.

Cosa manca all'appello?

Restano ancora diversi interrogativi aperti e come non potrebbe essere così visto che non ci sono state comunicazioni ufficiali ancora su questo modello. Il pacchetto elettronico ad esempio è un mistero: non sappiamo ancora se Honda equipaggerà la CB1000 GT con una suite completa di controlli delle sospensioni oltre a quelli di trazione, riding mode, cruise control e altre amenità che ormai sono diventate standard nel segmento e che troviamo già nelle altre moto della famiglia. Freni, pneumatici di primo equipaggiamento e dotazione di serie sono elementi che possono fare la differenza nella valutazione complessiva del prodotto ma che conosceremo nello specifico soltanto fra una decina di giorni.

Quanto costerà?

Qui si gioca la partita più importante. Le avversarie dirette si posizionano su fasce di prezzo piuttosto variegate: la Suzuki GSX-S1000GX 17.790 euro, la Kawasaki Versys 1100 15.490 euro, mentre BMW S 1000 XR sale a 19.950 euro. La Hornet, con i suoi 10.390 euro di listino, ha dimostrato di poter competere sul prezzo con naked di cilindrata inferiore come la Yamaha MT-09. Seguendo questa logica, la CB1000 GT potrebbe posizionarsi nella fascia compresa tra 12.000 e 14.000 euro, andando a disturbare modelli la più venduta del segmento ovvero la Yamaha Tracer 9 (12.199 euro).

Appuntamento il 4 novembre

La risposta definitiva a tutti questi interrogativi arriverà a EICMA 2025 e più precisamente il 4 novembre quando Honda alzerà il sipario non solo sulla versione definitiva della CB1000 GT ma su tutte le sue novità per il 2026. Se le premesse saranno confermate dai fatti, la Honda CB1000 GT potrebbe rappresentare una delle proposte più interessanti del 2026 per chi cerca una crossover capace, prestazionale e accessibile. E noi saremo ovviamente lì per voi per raccontarvi tutto quello che c'è da sapere.

Argomenti