SBK. Le pagelle del GP di Assen

SBK. Le pagelle del GP di Assen
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Checa paga caro un’errata scelta di gomme, mentre Biaggi si riprende la vetta della classifica. La prima volta di Guintoli, di Giugliano e di Laverty con Aprilia. Badovini e Haslam scivolano ad un passo dalla storia | C. Baldi, Assen
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23 aprile 2012

 

Freddo e pioggia. Così verrà ricordato questo weekend olandese del mondiale Superbike che ad Assen ha dovuto fare i conti con un clima davvero ostico e con le condizioni della pista che cambiavano ogni mezzora. Sul bagnato le sorprese, positive e negative, sono sempre dietro l’angolo e le due gare disputatesi sul circuito Van Drenthe hanno tenuto tutti con il fiato sospeso, dal primo all’ultimo giro. I colpi di scena erano iniziati addirittura nelle prove di venerdì quando a pochi minuti dall’inizio delle qualifiche era iniziato a piovere. Chi era riuscito ad entrare nei primi sedici in quei pochi minuti di pista asciutta, sarebbe poi entrato in Superpole visto che il sabato mattina la pioggia – ancora lei - ha impedito ai piloti di migliorarsi. Tra gli esclusi Biaggi ed i tre moschettieri azzurri : Giugliano, Zanetti e Canepa. La Superpole bagnata premiava ancora una volta Tom Sykes, ma le Ducati di Guintoli, Smrz e Checa soffiavano sul collo dell’inglese che partiva al fianco di un minaccioso Rea, padrone di casa sul suo test track.

Ma non tutti i valori emersi nelle prove sarebbero poi stati confermati in gara. Sykes partiva con i favori del pronostico ma alla fine porta a casa solo dieci punti. Tutto il contrario di Giugliano che dopo aver preso il via dalla quinta fila ha saputo cogliere il suo primo podio in carriera in Superbike. E che dire di Checa che anziché approfittare della quinta fila di Biaggi gli cede il primo posto in classifica?

A causa delle avverse condizioni meteo le tribune ed i parcheggi di Assen non erano pieni come negli anni passati, ma sono stati comunque molti i motociclisti che hanno sfidato il freddo e la pioggia pur di assistere allo spettacolo della Superbike. Saranno tornati a casa zuppi di pioggia ma non certo delusi per quanto avevano visto in pista. Tra due settimane vedremo se a Monza, dove si prevedono condizioni climatiche decisamente più favorevoli, i motociclisti e gli appassionati riempiranno le tribune ed i prati del “tempio della velocità”.

Ecco le nostre pagelle ai protagonisti di Assen

Sylvain Guintoli
Prima fila in prova, primo e secondo in gara. Un weekend quasi perfetto per questo francese che parla anche italiano, inglese e spagnolo e che prima che il team Alstare Suzuki lo portasse in SBK aveva corso in 250 e nel British Superbike. Sylvain è sempre stato un mago della pioggia ed in Olanda ha colto al volo l’occasione per vincere la sua prima gara in Superbike. Però non è andato certo piano nemmeno quando la pista era asciutta

Sylvain Guintoli, Assen 2012
Sylvain Guintoli, Assen 2012

visto che il suo secondo posto in gara due non lo ha conquistato sul bagnato e se Rea non avesse acceso il turbo sarebbe stata doppietta. Bravò 9,5


Jonathan Rea

Assen è la sua sala giochi e sulla pista di casa ha vinto quattro delle sei manche disputate negli ultimi tre anni. Secondo in prova, purtroppo in gara uno è stato vittima delle pozzanghere dopo aver fatto vedere che il rodeo si può fare anche in moto e non solo con i tori. Nella seconda manche ha tenuto un ritmo altissimo che gli ha consentito di andare a riprendere Smrz e Guintoli per riportare il sorriso sul volto del team Ten Kate che non ha certo potuto gioire molto in questo inizio di stagione. Ora si tratta di confermarsi a questi livelli. Voto 8,5


Davide Giugliano

Tra i tre moschettieri azzurri (gli altri due sono Canepa e Zanetti) sembra quello più talentuoso, anche perché può contare su di un mezzo più competitivo rispetto a quelli dei suoi avversari/amici. La fortuna che gli aveva voltato le spalle a Imola (due ritiri per noie meccaniche mentre dava l’assalto alla top five) ad Assen gli ha restituito il mal tolto. Però per sfruttare i momenti fortunati e domare la moto campione del mondo bisogna essere bravi e Davide in Olanda ha dimostrato di esserlo. Speriamo non si accontenti e continui a lavorare con umiltà ed ambizione. Voto 8


Eugene Laverty
 
L’Australia e la frattura alla mano sono ormai solo un brutto ricordo. Il suo campionato è iniziato qui ad Assen, dove Eugene ha ripreso il discorso interrotto nei test di Phillip Island dopo aver stupito tutti per come si seppe adattare in pochissimo tempo alla RSV4. Sulla pista Van Drenthe abbiamo visto un pilota grintoso che ha meritato il suo primo podio con l’Aprilia. Un brutto cliente per tutti ed uno scomodo compagno di squadra. Voto 8


Max Biaggi
Nemmeno un mago dopo le prove di sabato avrebbe potuto prevedere che Max in Olanda avrebbe riconquistato la vetta della classifica del mondiale. In prova il Corsaro non è riuscito a sistemare la sua Aprilia come avrebbe voluto ed è stato anche sfortunato quando non è riuscito ad entrare in Superpole. Ma Max è un pilota esperto e quando vede che tutto va storto punta a limitare i danni e solitamente ci riesce benissimo. Quarto ed ottavo sono un bottino più che soddisfacente se devi partire dalla quinta fila e correre su di una pista scivolosa. Certo i suoi detrattori diranno che avrebbe potuto fare di più, ma siamo convinti che a lui vada bene così. E la prossima è a Monza. Voto 6,5


Carlos Checa
Nelle prove non aveva brillato come suo solito, ma in gara ci si aspettava che tirasse fuori una delle sue

Carlos Checa
Carlos Checa

convincenti prestazioni. Nella prima manche ha fatto molta fatica e pur dovendosi arrendere al suo irriverente scudiero è salito sul podio. Nella seconda ha fatto il più incredibile degli errori, scegliendo di montare due gomme rain quando era chiaro a tutti che la pista si stava asciugando e che il cielo era sgombro da nuvole. “La scelta è stata solo mia – ha onestamente dichiarato Carlos – e me ne prendo tutte le responsabilità”. Un brutto colpo per lo spagnolo che scrive un altro zero nella sua classifica. Voto 5 (siamo certi che lui si darebbe un voto peggiore)


Jakub Smrz
Finalmente un weekend convincente per Kuba, veloce non solo in prova, ma una volta tanto anche in gara. Nella prima manche, che la pioggia aveva trasformato in una roulette russa, riesca portare a casa un settimo posto pur partendo dalla corsia dei box. Nella seconda avrebbe potuto salire sul podio se un malinteso con Aitchison non lo avesse fatto cadere. Una volta tanto non per colpa sua. Voto 6,5


Marco Melandri
Nelle prove sembra che Marco abbia risolto, almeno in parte, i problemi di chattering che hanno reso difficile questo suo inizio di stagione. Escluso dall’ultima fase della Superpole, in gara uno Melandri è stato vittima della pioggia che lo ha fatto scivolare per poi farlo ripartire con una moto ancora da sistemare. Si è rifatto in parte in gara due dove ha lottato con il frizzante Laverty ed ha superato in volata il suo compagno di squadra. Forza Marco le gare passano ed il vertice della classifica si allontana. Voto 7

La caduta di Marco Melandri, Assen 2012
La caduta di Marco Melandri, Assen 2012


Leon Haslam
Ad Assen Leon si è fermato ad un passo dalla storia. Nella seconda parte della prima gara aveva un vantaggio di quasi otto secondi sui suoi inseguitori, ma dai box non gli era stato segnalato e lui ha continuato a spingere come se avesse gli avversari alle calcagna. Stava cogliendo quello che sarebbe stato il primo storico successo della BMW nel mondiale Superbike ma una scivolata gli ha tolto questa soddisfazione. Nella seconda manche ha lottato con Melandri e Laverty chiudendo in volata al quinto posto. La fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo. Forza Leon verranno tempi migliori. Voto 6


Ayrton Badovini
Leon Haslam cadendo gli aveva passato il testimone BMW. Ayrton era passato in testa e veleggiava verso una vittoria fantastica quanto sacrilega visto che avrebbe portato la prima vittoria della casa tedesca in un team italiano. Una favola troppo bella per essere vera ed una brusca caduta ha risvegliato Badovini dal suo splendido sogno. Ma il pilota di Biella ad Assen ha mostrato importanti segnali di miglioramento. I test svolti al Mugello prima di partire per Assen hanno risolto tanti problemi e il team di Buzzoni e Foti sembra aver finalmente ritrovato la retta via. Il sogno di conquistare la prima vittoria per la BMW non è stato ancora accantonato. Voto 6


Michel Fabrizio
Vale per lui lo stesso discorso fatto per Badovini. Il team BMW Italia sembra aver trovato il bandolo della matassa ed il Michel visto ad Assen è sembrato determinato e capace di sfruttare al massimo la sua S1000RR. Il talento di Michel non si discute e il difficile inizio di campionato è ormai alle spalle. Tra due settimane si correrà a Monza, la pista dove Fabrizio ha colto la sua prima vittoria in Superbike. Dopo quanto abbiamo visto in Olanda i tifosi di Michel possono iniziare a sperare. Voto 6,5