Rossi: "Bisogna aspettare la verifica con l’asciutto"

Rossi: "Bisogna aspettare la verifica con l’asciutto"
Giovanni Zamagni
Predica prudenza Valentino Rossi. Il secondo posto conquistato nell’unico turno di prove libere disputate oggi ad Assen è sicuramente positivo e incoraggiante, ma non del tutto veritiero | G. Zamagni, Assen
23 giugno 2011

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ASSEN – Predica prudenza Valentino Rossi. Il secondo posto conquistato nell’unico turno di prove libere disputate oggi ad Assen è sicuramente positivo e incoraggiante, ma non del tutto veritiero per le condizioni nelle quali è stato conquistato. Valentino lo sa ed è il primo a non illudersi, anche se, naturalmente, rimane la soddisfazione di una buona prestazione: così avanti con la Ducati lo si era visto solo nel warm up del GP di Spagna, quando, sempre sull’acqua, aveva ottenuto il secondo tempo alle spalle di Casey Stoner.

“Oggi è andata abbastanza bene – commenta -. Peccato che stamattina non era asciutto, anche se comunque era importante fare un po’ di esperienza con questa moto sul bagnato, ma, soprattutto, peccato che non si sia potuto girare nel pomeriggio: con questa moto abbiamo bisogno di fare chilometri, non di stare fermi ai box. E’ certamente positivo essere partiti subito bene con la nuova moto: la GP11, a parte Silverstone, era competitiva sull’acqua ed è importante che la GP11.1 abbia confermato questa caratteristica. Anzi, anche in queste condizioni riesco a guidarla meglio. Il risultato è buono ma, naturalmente, bisogna aspettare la verifica con l’asciutto: per il momento, sono soddisfatto che le positive sensazioni con la 1000 sono state confermate anche con la 800. Era questa la prima incognita da verificare. Anche con la 800, come è con la 1000, ci sono un paio di aspetti importanti da migliorare: in particolare continuiamo a soffrire un po’ di sottosterzo, ma la porte posteriore lavora molto meglio”.
 

Con la GP11 non riuscivate a trovare una base sulla quale lavorare: per la poca esperienza che hai con la nuova moto, ti sembra che la situazione sia migliorata?
“E’ impossibile dirlo. Effettivamente con la GP11 si faceva fatica a trovare una base, ma perché cercavamo di risolvere i problemi intervenendo continuamente sul setting. Con la GP11.1 si lavora un po’ meglio, ma è troppo presto per fare certi discorsi”.


Ti fa piacere essere davanti a Stoner?
“E’ chiaro, così come è ovvio che mi piacerebbe finirgli davanti in gara, ma solo perché lui in questo momento è il punto di riferimento della MotoGP e batterlo significherebbe essere molto veloci”.


Hai fatto parecchi giri insieme con Simoncelli: che considerazioni ne hai tratto?
“Sembra che siamo un po’ più vicino alla Honda e il nuovo cambia ci dà una mano in accelerazione. Il grande vantaggio della RC212V è in uscita di curva, dove è molto stabile: ci manca ancora un po’ per raggiungerli. Con Sic è stato bello, anche perché abbiamo fatto primo e secondo… Effettivamente abbiamo fatto tanti giri vicino: la sua moto, come detto, è più stabile in accelerazione”.


Con la GP11.1 ti diverti di più?
“Sì. La scelta di affrettare i tempi del debutto di questa moto è stato proprio perché con la GP12 mi sono sempre divertito a guidare fin dal primo test di Jerez”.