MotoGP 2025. GP dei Paesi Bassi ad Assen. Marc Marquez e un venerdì con due cadute importanti: "Come ricevere una pietra in faccia, ma sono veloce"

MotoGP 2025. GP dei Paesi Bassi ad Assen. Marc Marquez e un venerdì con due cadute importanti: "Come ricevere una pietra in faccia, ma sono veloce"
Il fuoriclasse spagnolo ha comunque dimostrato grande velocità, ed è sesto alla fine della giornata: "Le due cadute hanno entrambe una ragione, quella del pomeriggio può succedere"
27 giugno 2025

Marc Márquez ha parlato dopo un venerdì in cui ha dimostrato grande velocità, anche sul passo, ma in cui è caduto due volte, facendosi anche male.

Le due cadute sono avvenute una al mattino e una al pomeriggio (i VIDEO delle cadute sono qui sotto).

Marquez ha risposto alle domande di Sky.

Come stai?

"Sto bene, giornata difficile soprattutto fisicamente, per le due cadute. La prima abbastanza strana, terzo giro... la seconda era un time attack quindi ci stava, può succedere, specialmente perché sono dovuto uscire con la gomma che avevo sulla moto con cui sono caduto stamani. Insomma è stato un mix di cose che non hanno aiutato, e questo circuito si va tanto veloce e i sassi sono troppo grandi, nella ghiaia"

Hai picchiato il mento (Marquez ha un'escoriazione sul mento, provocata dalla caduta del pomeriggio, ndr)?

"Sicuramente è stato un sasso, quando sono entrato nella ghiaia"

Per domani cosa ti aspetti fisicamente?

"Fisicamente non sono al 100%, dopo due botte così, ti devi scaldare di più e dopo vedere come mi alzo, ma proverò a fare il 100%"

Comunque sei andato forte...

"Sì, tralasciando le cadute mi sono sentito tutto il giorno bene, specie qui in Olanda dove l'anno scorso ho fatto fatica, quest'anno mi sentivo più fluido. Il venerdì più difficile per via delle due cadute, ma non per il feeling sulla moto"

 

Sulle due cadute e la fiducia...

"Ovviamente, quando si verificano due cadute del genere, la fiducia diminuisce un po', ma entrambe le cadute hanno una ragione. Nella prima la gomma posteriore non aveva ancora raggiunto la temperatura perfetta, ero stato lento nei primi due giri. La seconda, il fatto che la gomma anteriore media non funzionasse come previsto e ci sono state molte cadute, perché giriamo con un numero molto limitato di gomme. Ho dovuto fare il giro singolo con la gomma dell'incidente di stamattina, che stava già perdendo un po' di prestazione e avevo fatto troppi giri per spingerla così tanto"

Sui rischi che si corrono...

"L'ho già detto: ci sono molte gare di fila, una dopo l'altra. In uno di questi incidenti, ti fai male a un dito e sei fuori gara. È in quei momenti che bisogna essere prudenti, ma ovviamente non puoi fare un giro singolo pensando di non cadere. Forse l'incidente inutile è stato quello del mattino; quello del pomeriggio può succedere e non succederà nulla"

Sui trattamenti da fare dopo essere stato nella clinica medica...

"Ghiaccio. Ciò che mi preoccupava di più era la compressione dell'osso ulnare. Stamattina la mano era completamente intorpidita, quindi mi sono tolto il guanto in fretta perché non sentivo cosa stesse succedendo alla mano, ovvero la compressione dell'osso ulnare. Ma per fortuna è stato solo l'impatto, e mi sono ripreso bene"

Una giornata particolare...

“La giornata più strana della MotoGP, tante bandiere rosse, tante cadute, la pista era strana, difficile capire dove fosse il limite, ma in quelle giornate devi anche saperti adattare bene e, soprattutto, su una pista che scorre così veloce e tutti si fanno male quando arrivano su quella ghiaia che, insisto, perché è una di quelle cose che devono cambiare per il futuro, sono pietre, non ghiaia. Mi ha colpito con una pietra, credo. Di solito, quando sono piccole, lasciano un segno più grande, ma fanno meno male. È come ricevere una pietra in faccia"

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