MotoGP 2025. GP d'Italia al Mugello. Marco Bezzecchi: "Vedo il lato positivo, ma mi pesa quando avrei potuto fare di più"

MotoGP 2025. GP d'Italia al Mugello. Marco Bezzecchi: "Vedo il lato positivo, ma mi pesa quando avrei potuto fare di più"
"Un sabato abbastanza positivo, abbiamo migliorato il time attack", commenta il numero 72
21 giugno 2025

Altra rimonta per Marco Bezzecchi, questa volta dalla decima alla sesta posizione. Il pilota Aprilia ha commentato la sua gara con i giornalisti, dicendosi comunque soddisfatto.

Soddisfatto di questo sabato?

"Sì, è stato un sabato direi abbastanza positivo per noi. Una qualifica migliore rispetto all'ultima, dove riconfermo quello che ho detto ieri, di base abbiamo migliorato un po' nei test. È chiaro che ancora non ci basta, perché, soprattutto le Ducati, ma in generale anche Fabio Quartararo per esempio e le KTM, dal venerdì al sabato fanno uno step più grande di noi. Però oggi ho migliorato il mio time attack rispetto a ieri, più di così non riuscivo a fare, ho fatto il mio massimo. La gara è andata bene, sono partito forte, un po' di bagarre all'inizio con qualche sportellata, è stato anche bello. Peccato che mi sia rotta l'ala, però succede alla fine. La moto era un po' strana, però mi sono un po' adattato durante la gara. All'inizio ho sofferto un po' per questa cosa, ma dopo piano piano sono riuscito ad andare meglio, quindi non è andata malissimo"

Domani come vedi la gara lunga, visto che stai recuperando e sfruttando la lunghezza?

"Domani non sarà semplice, perché è una pista dove si consumano molto le gomme, ma solitamente siamo sempre in crisi col dietro, in generale nella media dei circuiti del mondiale. Qua il davanti non scherza per niente: ci sono curve lunghe, da fare con molta percorrenza, quindi sarà importante cercare di gestire anche la gomma davanti. Sarà caldo, credo, e quindi tosta, però cerchiamo di fare una buona partenza e di scegliere la gomma giusta e di fare il massimo"

Qual è il sorpasso che ti è piaciuto di più oggi e in tutta la stagione, visto che ne fatti tanti? 

"Per adesso quello su Pecco alla Sprint di Silverstone, che è stato un doppio sorpasso perché la prima volta mi ha incrociato. Spero che ce ne siano altri per dargli battaglia. Oggi forse quello su Franco, alla prima staccata"

Quanto cambia guidare senza un'ala? Ha influito molto sulla tua gara?

"All'inizio, il primo giro, sono andato lungo tutte le frenate perché avevo dei riferimenti, frenavo, la moto non si fermava. Ho fatto un sacco di errori, mi è passato Diggia subito, che era dietro di me. Ho perso dei metri, se guardi bene la gara, da Diggia e da Franco, da quel gruppettino che avevo davanti, esclusi i primi tre. Dopo ho cercato di adattarmi: più mi trovavo nel veloce, più facevo fatica, più ero nel lento, meglio andavo, solo che qui di lento ci saranno due curve, non era facile. Alla fine mi sono adattato durante la gara e la moto dopo si è comportata bene"

Se non avessi avuto quel problema lì, cosa avresti fatto?

"Penso più o meno simile, non so se sarei riuscito a stare con Diggia perché lui andava molto forte. Quando mi ha passato ha fatto subito un paio di giri, dove ha passato anche Franco ed è andato subito verso Vinales e Quartararo, che poi è indietreggiato e verso Pecco. Non so, forse avrei potuto fare uguale, forse avrei potuto fare anche peggio"

Durante queste rimonte, che ormai sono diventate tante, c'è solo la soddisfazione nel sentire che vai forte o c'è anche un po' di rammarico? 

"Vedo il lato positivo, ma mi pesa molto quando magari avrei potuto fare di più. Sono contento di andare forte, di sentirmi bene, però mi piacerebbe sempre far di più. Devo dire che qua, alla fine, in qualifica non mi riesco neanche a rimproverare più di tanto perché ho dato veramente tutto. Purtroppo, al momento, sono messo così. Per esempio, Raul Fernandez è molto bravo nel time attack e quindi cercherò di sfruttarlo, perché lui di passo è qualche decimo più lento di me, però nel time attack ha fatto un decimino più piano di me appena. Cercherò di capire se posso, mentre cerchiamo di trovare una soluzione, sopperire di più ai vari problemi. Vediamo, comunque lavoriamo come le bestie"

Questo sistema di una qualifica per due gare diventa un po' troppo penalizzante...

"Non lo so, delle volte ti penalizza, delle volte ti viene incontro. Alla fine, adesso siamo messi così e cerchiamo di fare il massimo così. Non è un'idea stupida cambiarla, ma onestamente non mi interessa neanche più di tanto. Io cerco di migliorare la qualifica e basta"

Sul suo casco speciale...

"In realtà è stata Alessandra, che è la ragazza che mi ha coinvolto in questo progetto, a contattarmi. Aveva provato a contattare qualche pilota di MotoGP ma non ci era riuscita, poi mi ha incontrato all'Eicma l'anno scorso e ci siamo scambiati contatti. Abbiamo organizzato questo incontro: è stato difficile come sempre in queste situazioni, però bello perché ho visto un sacco di facce felici nel vedermi. Mi hanno accolto bene all'interno del progetto e mi hanno subito fatto portavoce, anche altri piloti sono dentro, ma magari vengono dal CIV, da qualche trofeo, c'era anche qualche ragazza. Fortunatamente per me, sono quello un po' più alla vista di tutti e quindi ho pensato di sfruttare questo palcoscenico un po' più grande per cercare di dare una mano. Con Alessandra e con i ragazzi dell'ospedale abbiamo cercato di capire se si poteva creare qualcosa e i bambini sono stati collaborativi, sono stati bravi perché alla fine si tratta tutto di quanto riesci a metterli a loro agio, quanto hanno voglia loro di darti magari un po' del loro tempo. Sono stati bravissimi ed è stato anche molto bello. Mi hanno fatto dei bei disegni che per loro significano molto e poi io, con i ragazzi di Starline, abbiamo cercato di semplicemente creare l'abbinamento migliore, di fare un casco colorato che verrà venduto all'asta dopo la gara. Tutto il ricavato andrà all'ospedale di Bologna, al Sant'Orsola, dove sono andato io"

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