MotoGP 2023. Telaio Kalex per la Honda, ma non è uno scandalo

MotoGP 2023. Telaio Kalex per la Honda, ma non è uno scandalo
Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
Bernardelle sottolinea come tutti i reparti corse si avvalgano di fornitori esterni. La novità è che per la prima volta la Honda si rivolge a specialisti europei non soltanto per le ruote e gli scarichi. Negli anni Sessanta a Hailwood era stato impedito di usare un telaio fatto dalla Mondial per la sua 500...
  • Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
4 aprile 2023

Cosa c’entra Mike Hailwood? Andiamo con ordine: ne abbiamo parlato in DopoGP e prima ancora nella diretta di Zam con Luca Boscoscuro: Kalex ha costruito un telaio per la MotoGP Honda. Dubbi non ce ne sono più: HRC si è rivolta al marchio tedesco, plurivincitore con i suoi telai in Moto2, prima per il forcellone (nella seconda metà dello scorso anno) e ora anche per il telaio intero.

Il progetto è firmato Honda? Per Bernardelle, come per Boscoscuro, Kalex è soltanto un fornitore esterno, in questa operazione, e il telaio in questione sarebbe nato sui tavoli da disegno giapponesi. Intanto, i test sarebbero già iniziati: secondo diverse fonti il collaudatore Stefan Bradl sta girando a Jerez e girerà fino al 6 aprile col test team guidato da Ramon Aurin. Presente anche Ken Kawauchi, il neo direttore tecnico.

Qualcuno afferma che, se questo test di Bradl dovesse dare esiti positivi, il telaio Kalex potrebbe essere spedito ad Austin subito, per la terza prova del mondiale del 14/16 aprile, che sia presente Marc Marquez oppure no. Mir e Marc dovrebbero trovare il tempo per provarlo. Ecco cosa ne pensa il nostro Ing.

Bernardelle: nessuno scandalo e una novità relativa

“Intanto - premette Giulio - bisogna dire che in HRC non c’è un reparto produttivo: HRC gestisce la logistica e la parte finanziaria della MotoGP, mentre la progettazione tecnica e la produzione spetta a Honda R&D. Anche ai miei tempi Honda non aveva reparti di progettazione interna, come del resto tutti gli altri reparti corse. Anche Ducati fa quasi tutto esternamente: all’interno fa assemblaggio, controllo qualità, test e controlli dimensionali e rigidità. Spesso in MotoGP si hanno gli stessi fornitori…”

Ma in questo caso una novità c’è: un telaio “europeo” per la Honda. Negli anni Sessanta, quando Mike Hailwood chiese alla Mondial (lo specialista era il milanese Peppino Pattoni) di realizzare un telaio per la sua potente 500 quattro cilindri ufficiale che non andava diritta, Soichiro si oppose fermamente al suo utilizzo, non se ne fece niente e non si vinse il titolo...

“La logistica di Honda e Yamaha è europea, ma la produzione racing in effetti è stata sempre realizzata in in Giappone, salvo solo le ruote e qualche componente specialistica tipo gli scarichi. Ma non è uno scandalo, questa con Kalex è una operazione normalissima e ha tanta risonanza solo perché, è chiaro, il fornitore europeo usa la cosa per farsi pubblicità.

Perché Kalex? Kalex ha vinto la partita perché è molto vicina alla Dorna, da anni nel giro dei fornitori IRTA: gli va riconosciuto che hanno fatto telai in piccola serie e con un’alta qualità costante. Ecco, qui la novità è stata uscire dal Giappone: che per la Honda di fatto significa disperdere il know how. In fondo è da leggere come una manifestazione di minor interesse per la MotoGP”.

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