MotoGP 2022: vietati gli abbassatori "dinamici" a partire dal 2023

MotoGP 2022: vietati gli abbassatori "dinamici" a partire dal 2023
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La Grand Prix Commission ha bocciato la soluzione Ducati
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22 marzo 2022

Come ampiamente previsto, il fronte comune creato da Honda, Yamaha, Suzuki, Aprilia e KTM ha fatto sì che la Federazione, dopo una riunione tenutasi dopo il Gran Premio di Lusail, abbia "bocciato" rapidamente la nuova soluzione studiata investendo tempo e risorse da parte di Ducati nonostante la sua regolarità - è infatti ammessa per la stagione 2022 - a partire dal prossimo anno.

La decisione naturalmente riguarda soltanto la soluzione che riguarda la sospensione anteriore utilizzabile in maniera dinamica, ovvero con la moto in movimento: di fatto, quel sistema "prenotabile" che ha appunto debuttato quest'anno nei test di Sepang. Gli abbassatori che agiscono sulla ruota posteriore, o che modificano l'altezza dell'avantreno per la partenza sono infatti permessi esplicitamente.

Il comunicato FIM recita infatti "I dispositivi che agiscono solamente una volta, alla partenza della gara (ovvero gli holeshot device) sono ammessi. La decisione del Direttore Tecnico sarà inappellabile nello stabilire cosa costituisce un dispositivo che varia l'altezza dell'avantreno."

Pur essendo d'accordo con i piloti quando sostengono che ormai le azioni da compiere sono decisamente troppe, il regolamento sempre più restrittivo - come ha più volte sottolineato il nostro ingegner Bernardelle ma anche Paolo Ciabatti, evidentemente parte in causa - sta forse limitando un po' troppo la libertà dei progettisti, appiattendo il panorama tecnico. In una categoria che dovrebbe rappresentare il non plus ultra delle competizioni a due ruote, forse si sta esagerando in nome dell'equilibrio e dello spettacolo.