MotoGP 2022, GP del Qatar. MSMA: Ducati rimane sola

MotoGP 2022, GP del Qatar. MSMA: Ducati rimane sola
Giovanni Zamagni
Come previsto Aprilia, KTM, Honda, Suzuki e Yamaha si sono schierate contro il sistema “inventato” dall’ingegnere Gigi Dall’Igna per abbassare la moto non solo in partenza, ma anche durante il giro, secondo la volontà del pilota. Nel 2023, è probabile, verrà vietato
4 marzo 2022

Losail - Non ci sono state sorprese nella riunione della MSMA, l’associazione dei costruttori: da una parte la Ducati, dall’altra tutte le altre. Come era noto, Aprilia, KTM, Honda, Suzuki e Yamaha si sono schierate compatte contro quello che impropriamente viene chiamato l’abbassatore anteriore, il sistema che schiaccia la forcella non solo in partenza, ma durante tutto il giro secondo la richiesta del pilota.

Un sistema introdotto e “inventato” ancora una volta dall’ingegnere Gigi Dall’Igna, che per tutti gli altri costruttori è come una sorta di diavolo, un nemico da combattere in tutti i modi. Dato che i rivali non riescono a stare al suo passo in pista, provano a limitarlo con i regolamenti, adattandoli di volta in volta per andare contro a Dall’Igna. E’ successo in passato, succederà anche in futuro, perché ogni volta che viene messa una diga al genio dell’ingegnere italiano, il direttore generale di Ducati Corse risponde immediatamente con un’altra innovazione. E si ricomincia da capo, in una sorta di tutti contro Ducati, o meglio, tutti contro Dall’Igna, argomento del prossimo #atuttogas, il podcast online su moto.it a partire da domenica 6 marzo.

Si cambia dal 2023

Tornando alla MSMA, tutti gli altri costruttori sono stati compatti, a quanto si sa, nel dire che l’abbassatore anteriore non debba essere utilizzato. Naturalmente si parla del 2023, perché nel regolamento 2022 non è vietato, quindi  regolare, come peraltro aveva anticipato l’ingegnere Romano Albesiano nel podcast n.49: “L’abbassatore anteriore? Per il momento è consentito dal regolamento”.

Di fatto, la proposta sarà - o forse è meglio scrivere: è stata - quella di vietarlo a partire dal 2023. Per cambiare il regolamento, però, ci vuole l’unanimità della MSMA e quindi nella GP Commission, l’organo predisposto all’eventuale cambio di regolamento, ci sarà un bel po’ da discutere. È chiaro che in qualche modo si arriverà a un accordo, perché cinque costruttori contro uno fanno la differenza e perché i piloti - a parte quelli della Ducati, ovviamente avvantaggiati dal sistema messo a punto da Dall’Igna - si lamentano sempre di più del sistema: “Cominciano a esserci troppi bottoni e leve da azionare” ha detto per esempio ieri il campione del mondo Fabio Quartararo, in una tesi condivisa da molti.

Ducati, giustamente, non si arrenderà facilmente, ma è probabile che nel 2023 si arrivi a un cambiamento. Ma Aprilia, KTM, Honda, Suzuki e Yamaha non possono stare tranquille: l’abbassatore verrà vietato? Dall’Igna inventerà qualcos’altro.

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