MotoGP 2022. Paolo Ciabatti: “Deplorevole limitare lo sviluppo”

MotoGP 2022. Paolo Ciabatti: “Deplorevole limitare lo sviluppo”
Giovanni Zamagni
La 57esima puntata di #atuttogas, online da domenica 6 marzo, è dedicata alla Ducati. E non solo. Il direttore sportivo della Casa di Borgo Panigale racconta come si vive la vigilia di una stagione molto importante. Ma si parla anche dei rivali, della MSMA, di mercato piloti…
4 marzo 2022

Alle 16 italiane di domenica 6 marzo, la MotoGP inizia la sua stagione 2022 con la Ducati come favorita, perlomeno sulla carta. Ne parliamo con il direttore sportivo Paolo Ciabatti.

“Il 2021 è stata la nostra migliore stagione di sempre per numero di podi: 24. E sette vittorie. Abbiamo dimostrato salendo sul podio con cinque piloti differenti di essere una delle moto migliori. Partire da favoriti è piacevole, ma anche impegnativo. Siamo molto carichi, consapevoli di avere una grande opportunità nel 2022”.

 

Su Bagnaia

“Con Pecco abbiamo iniziato un nuovo modo di affrontare i contratti dei piloti. Nel 2020, Pecco è stato una conferma, ha fatto una stagione spettacolare: abbiamo pensato fosse giusto iniziare il campionato 2022 con una situazione tranquilla, senza che lui debba preoccuparsi del futuro. Puntiamo molto su di lui, ma noi mettiamo tutti i nostri piloti sullo stesso piano dal punto di vista tecnico, ma è lui quello che ha più possibilità di giocarsi il titolo tra i piloti Ducati”.

 

Sul campionato

“Me lo aspetto molto combattuto, con una Ducati competitiva. Quartararo è il campione in carica ed è il favorito, ma tutte le Case sono cresciute: ci saranno 5-6 piloti che si giocheranno il campionato”.

 

Sugli scarti

“E’ una questione di cui si parla, per noi però va bene così, così come riteniamo corretto il punteggio”.

 

Otto Ducati

“Capisco che possa essere una situazione che non piace alle altre Case. Se fossi il direttore sportivo di un’altra Casa proverei a fare quello che fa Ducati, con moto clienti molto competitive e un pacchetto di assistenza vincente come facciamo noi. E’ chiaro che nel mondo ideale la soluzione perfetta sarebbe quattro moto per ogni costruttori, ma la situazione è questa”.

 

Sull’abbassatore anteriore

“Gli altri costruttori lo vorrebbero vietare dal 2023. E’ una storia che si ripete da troppo tempo, a partire dalle ali del 2016, per passare al cucchiaio del 2019, fino ad arrivare all’abbassatore crediamo non sia corretto provare a vietare un sistema solo perché un costruttore ha visto più avanti degli altri. Credo sia un comportamento deplorevole. Nessuno dice che il nostro sistema sia irregolare, chiedono che il regolamento venga riscritto nel prossimo futuro”.

 

Mercato piloti

“Non mi aspetto dei grandi cambiamenti, non credo ci saranno dei passaggi clamorosi tra una Casa e l’altra. Per quanto riguarda Ducati, Miller e Martin hanno dimostrato di saper vincere: Jorge è giovane ed è il pilota del futuro, Jack è veloce, ancora un po’ troppo altalenante. Bastianini ha dimostrato caratteristiche in gara incredibili: su questo tre piloti c’è una attenzione particolare. Senza dimenticarsi di Zarco e Marini: difficile dire oggi su chi punteremo come secondo pilota ufficiale”.