MotoGP 2022. GP del Giappone a Motegi. Fabio Quartararo: “Abbiamo dimostrato di essere competitivi ovunque”

MotoGP 2022. GP del Giappone a Motegi. Fabio Quartararo: “Abbiamo dimostrato di essere competitivi ovunque”
Giovanni Zamagni
Il campione del mondo dice di aver recuperato fisicamente, appare tranquillo al di là della classifica e delle possibilità che piova: “Ad Aragon è andata male, ma abbiamo dimostrato che possiamo essere competitivi ovunque. Ho un po’ di dolore, ma non dovrebbe essere un problema guidare la moto”
22 settembre 2022

Come sempre, Fabio Quartararo mantiene la calma: se è preoccupato, come sarebbe legittimo che fosse, lo nasconde molto bene. Del resto, come aveva detto anche prima di Aragon, non cambierebbe niente, lo stato d’animo non può modificare la situazione tecnica.

“Oggi, finalmente, per la prima volta sono tornato ad allenarmi dopo l’incidente: ho un po’ di dolore dappertutto, ma non credo sia un problema per guidare la moto. Lo capiremo meglio nelle FP1”.

Cosa pensi di Motegi, può mettervi in difficoltà?

“In realtà, credo che abbiamo dimostrato che possiamo essere competitivi ovunque: lo ero anche ad Aragon, ma la mia gara è finita troppo presto. Come passo siamo sempre efficaci, ma rimane chiaramente il problema di superare”

E se dovesse piovere?

“Per il momento non mi preoccupo. Nel 2019 pioveva quando ho fatto secondo: qui solitamente c’è tanto grip: più ce n’è e meglio è per noi. Non ci sono motivi per temere una gara bagnata”

Come la vedi per il campionato?

“Siamo in tre in 17 punti, questo ci porta a spingere fortissimo: inutile fare calcoli”

Con soli 10 punti di vantaggio, cambia la tua strategia?

“No. Io do sempre il massimo, come ho imparato a fare nel 2020, quando ero sempre felice anche quando guadagnavo un solo punto: allora, a fine campionato, ero a 30-40 punti dalla vetta, ma provavo comunque a vincere le gare. Adesso il mio vantaggio si è ridotto, ma la mia mentalità non è cambiata”

Credi che Bastianini possa essere considerato in lotta per il titolo?

“È un grande pilota, uno che va fortissimo, ma mancando solo cinque gare credo che non abbia così tante possibilità. Certo, se noi tre facciamo degli errori, può anche rientrare, ma non credo possa essere considerato in lotta per il titolo. Sicuramente è in rivale per i GP”

L’ultima volta che si è corso qui non c’era “l’abbassatore”: inciderà molto sul GP?

“Sì, cambierà molto, si userà più di una volta durante un giro, naturalmente se sarà asciutto. Credo si andrà molto più veloce rispetto al 2019, perché tutto è migliorato: moto, piloti, gomme. L’abbassatore può fare la differenza sull’asciutto”