MotoGP 2022. GP Argentina, Aleix Espargaro: "Più che felice sono orgoglioso”

MotoGP 2022. GP Argentina, Aleix Espargaro: "Più che felice sono orgoglioso”
Giovanni Zamagni
Il pilota dell’Aprilia festeggia il 200esimo GP con la prima pole con la Casa di Noale: “Ma non è un regalo per me, ma per tutta la gente con la quale lavoro da sei anni. Abbiamo passato momenti duri, ma adesso mi diverto a guidare questa moto. E se usiamo la testa, a Valencia possiamo conquistare qualcosa di storico”
3 aprile 2022

È un Aleix Espargaro in grandissima forma con una RS-GP da riferimento, perlomeno in questa qualifica. “Aprilia e il Gruppo Piaggio non hanno niente da invidiare ai migliori costruttori del mondo. Non è un’opinione, lo dicono i fatti” sorride l’ingegnere Romano Albesiano, il direttore tecnico di Aprilia Corse, l’artefice tecnico della crescita della moto di Noale. Espargaro si gode una moto “mai così competitiva”.

Non è un regalo per il mio 200esimo GP, ma è un regalo che faccio io ad Aprilia. Più che contento, sono orgoglioso, mi sento un po’ il papà di questo progetto: so quanto ho sofferto per 5-6 anni. Sono sei stagioni che lavoriamo insieme: anche la gente di Noale si merita un po’ di gioia. Ma è solo sabato, piedi per terra. Adesso mi sto divertendo molto: è qualcosa che è arrivato tardi nella mia carriera, ma adesso sto veramente bene. È fantastico poter fare giri così veloci, ho un ottimo passo. È davvero divertente”.

Si può vincere un GP con questa moto?

“Sì, è la migliore moto che abbiamo mai avuto. Nei test di Sepang 2020 si era visto il primo grande cambiamento: abbiamo modificato il modo di lavorare, la squadra è cresciuta molto. La competitività non si costruisce da una gara all’altra: in questo anno e mezzo abbiamo fatto un buon lavoro. Oggi è veramente un piacere essere il pilota più veloce a Termas, abbiamo un buon passo: significa che la moto è veramente competitiva. Bisogna stare tranquilli, domani può essere un altro giorno storico per noi”

Perché l’Aprilia è così competitiva su questo tracciato?

“È una pista dove è importante avere buone sensazioni con l’anteriore: La RS-GP è molto competitiva quando entri in curva con il freno in mano. Ma la verità è che non siamo efficaci solo qui: in Qatar ho finito quarto, ma mi sono sentito il più forte, mentre per l’Indonesia non cerco scuse, non sono stato veloce sull’acqua, la moto poteva fare molto meglio di nono. Ma sull’asciutto mi sentivo di poter lottare per il podio. E qui, uguale. Quindi siamo stati competitivi in tre piste:significa che il livello è molto alto. Credo sarà un bell’anno: bisogna usare la testa in un campionato così lungo. Se usiamo bene la testa e giochiamo bene le nostre carte, possiamo arrivare a Valencia e fare qualcosa di storico”

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