MotoGP 2021. GP delle Americhe a Austin. Valentino Rossi: "C’è un problema di sicurezza, ma in gara andranno tutti forte"

MotoGP 2021. GP delle Americhe a Austin. Valentino Rossi: "C’è un problema di sicurezza, ma in gara andranno tutti forte"
Giovanni Zamagni
Anche il pilota di Tavullia sottolinea la pericolosità del circuito: “Hanno migliorato il rettilineo posteriore e la curva 18, ma tutto il resto è peggiorato: le buche sono davvero tante. Io vado più piano rispetto al 2019: un motivo c’è di sicuro, ma non so quale sia”
2 ottobre 2021

Come sempre, Valentino Rossi inizia la conferenza stampa con una breve analisi della giornata, poi si passa alle domande. Inevitabilmente, si parla quasi solo della condizione dell’asfalto.

“Non è stata una buona giornata per noi, siamo stati abbastanza lenti, specie sul bagnato abbiamo faticato parecchio per la mancanza di grip in accelerazione.

Sull’asciutto è andata un po’ meglio, ma non sono molto forte: le condizioni dell’asfalto sono critiche, soffro molto sulle buche, dobbiamo essere più efficaci sugli avvallamenti e migliorare il nostro passo.

Per domani è prevista pioggia, ma anche oggi le previsioni erano negative, eppure siamo riusciti a fare un turno sull’asciutto: speriamo di poterlo fare anche domani”.

L’asfalto è davvero in pessime condizioni?

“Il circuito è bello, mi piace, è affascinante, ma le buche sono davvero tante. E’ abbastanza normale qui negli Stati Uniti: avremo parlato un centinaio di volte di questo problema in Safety Commission. Ci avevano assicurato di aver lavorato: in realtà hanno migliorato il rettilineo posteriore e la curva 18, ma dalle altre parti è perfino peggio che negli anni scorsi”.

C’è un problema di sicurezza?

“Sicuramente, correre in una pista con così tante buche è più pericoloso, anche perché in gara tutti spingeranno comunque forte".

Quartararo ha detto che anche i tre tipi di asfalto differenti creano parecchi problemi: sei d’accordo?

“E’ così. Soprattutto sul bagnato, con tre grip diversi è difficile capire dove spingere di più e di meno. Ma il vero problema è la quantità di buche”.

Fisicamente è una gara molto dura?

“Questa è una pista molto fisica, ci sono frenate molto impegnative e tanti cambi di direzione ad alta velocità. Inoltre, rispetto a quando veniamo in aprile, fa molto più caldo: credo sarà un GP duro per tutti”.

Potrebbe essere una soluzione ridurre la gara?

“Tanti piloti sono preoccupati, sarà una Safety Commission interessante… Ridurre i giri, però, non risolve il problema delle buche, ma sicuramente facilita il pilota dal punto di vista fisico”.

Tornando alle prove, come ti spieghi questi tuoi cali di prestazioni anche qui dove nel 2019 ti eri giocato la vittoria?

“Non so cosa rispondere: stiamo cercando di fare di tutto, di rimanere concentrati al massimo. Io sto dando tutto, ma faccio più fatica ad andare come negli anni scorsi, specie qui, dove nel 2019 ero velocissimo. Sono più in difficoltà con la moto, qui nel 2019 mi trovavo molto meglio, ero più veloce in curva. A me non sembra di essere così lento, ma è chiaro che c’è qualcosa che non funziona”.

Schumacher, dopo essersi ritirato perché non andava più, tornò in pista dopo qualche anno: potrebbe accadere anche a te?

“Ho cercato di correre fin quando ne avevo, non credo che tornerò”.