La Moto GP a Laguna Seca. Le dichiarazioni dei piloti

La Moto GP a Laguna Seca. Le dichiarazioni dei piloti
Giovanni Zamagni
Tutti arrivano in California con una valigia di aspettative. Rossi punta al podio, Lorenzo al titolo e non alla singola prestazione. Pedrosa cerca un'altra vittoria mentre Stoner è ancora a caccia della prima | G. Zamagni, Laguna Seca
23 luglio 2010

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LAGUNA SECA – L’atmosfera è speciale, per certi versi unica. Perché la pista è affascinante, resa famosa dal “Corkscrew”, il Cavatappi, una sinistra-destra in forte pendenza, diventata ancora più celebre dopo l’indimenticabile sorpasso di Valentino Rossi su Casey Stoner nel 2008. I piloti, però, assicurano che non è poi tanto differente dagli altri tracciati.

«E’ speciale – racconta Rossi nell’intervista audio -, per quanto accaduto due anni fa, ma per il resto è un GP come gli altri. Dopo il GP di Germania la gamba non mi ha dato particolarmente fastidio e questo è sicuramente un aspetto positivo: l’obiettivo è salire sul podio, anche se per riuscirci bisogna battere uno almeno tra Pedrosa, Lorenzo e Stoner. Non è semplice: per riuscirci devi essere quasi al 100% e sarà anche importantissimo partire dalla prima fila».

La sua Yamaha, come quella del compagno di squadra Jorge Lorenzo, avrà una livrea speciale: sulla carenatura ci saranno i volti di 500 tifosi, in onore del lancio negli USA della Fiat 500.
«Per il momento – dice Lorenzo – questa pista mi ricorda solo del gran dolore, per le cadute nel 2008 e nel 2009. L’anno scorso, comunque, ero competitivo (nonostante le stampelle, arrivò terzo, ndr) e spero di poter fare bene. Come sempre, però, l’obiettivo primario è il titolo, non il singolo successo. Sono in forma, è un buon momento, ma questa è una pista molto difficile mentalmente e fisicamente».

Dopo lo strepitoso successo del Sachsenring, il favorito potrebbe essere Dani Pedrosa, vincitore a Laguna Seca l’anno scorso.
«Dentro al box – conferma – c’è decisamente più ottimismo rispetto all’inizio del campionato. Rispetto alle prime gare, la moto è molto cambiata nella ciclistica, nelle sospensioni, nella posizione di guida: adesso siamo sicuramente più competitivi, ma non sarà certo facile ripetersi a Laguna. Sicuramente però il momento è positivo, sono in buona forma».

Reduce dal terzo posto del Sachsenring, Casey Stoner spera in un ulteriore passo in avanti.
«Da un po’ di tempo – ammette – spero di vincere, ma per un motivo o per l’altro non ci sono ancora riuscito».
Secondo Casey, bisognerebbe rivedere qualcosa nelle gomme.
«In generale sono troppe dure: quest’anno è successo più volte che si potesse fare tutta la gara anche con le morbide, nonostante temperature elevate. Non è giusto».
Tolti i magnifici quattro, c’è naturalmente grande attesa per Nicky Hayden, qui vincitore due volte (2005 e 2006) e, soprattutto Ben Spies, che conosce benissimo il tracciato.

 

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