Marco Melandri contro tutti

Marco Melandri contro tutti
Giovanni Zamagni
Un grande talento, purtroppo sprecato. Melandri ha una classe che pochi possono vantare, ma viene vanificata dall'incapacità di sapersi gestire. L'ennesima riprova è arrivata durante la cerimonia “Dedikato”. VIDEO | G. Zamagni
3 settembre 2010

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MISANO ADRIATICO – Un grande talento, purtroppo sprecato. Marco Melandri ha numeri straordinari, una capacità di guida fuori dal comune, una classe che pochi piloti della MotoGP possono vantare, compresi i più bravi, ma tutto viene vanificato dall’incapacità di Marco di sapersi gestire. L’ennesima riprova è arrivata ieri sera durante la cerimonia “Dedikato” che ogni giovedì del GP di Misano viene organizzata nella piazza di Portoverde, dove lo sfortunato pilota giapponese, morto nel 2003 in seguito a un drammatico incidente a Suzuka, viveva.

Salito sul palco assieme ad altri piloti, Melandri, incomprensibilmente e senza motivo, ha cominciato a prendersela con tutto e tutti, facendo però una gran brutta figura. Prima è stato letteralmente sommerso di fischi da una piazza stracolma, quando ha criticato Valentino Rossi. «Adesso che la Yamaha e la Bridgestone non lo favoriscono più, nemmeno lui può vincere», per poi fare una parziale retromarcia quando ha capito di averla sparata grossa. «La mia voleva essere una critica al sistema, non a Valentino».

Non contento, però, Marco ha continuato scaricando la sua frustrazione – perché di questo si tratta - contro la Honda, contro il compagno di squadra Simoncelli – «Non mi sembra che Marco abbia ottenuto chissà quali risultati -, contro De Puniet – Fa quello che faccio io», dimenticandosi, però, che prima di farsi male in Germania, il francese aveva conquistato tre volte consecutive la prima fila e lottato addirittura per il podio – infine contro Loris Capirossi, presente sul palco in quel momento.

Capirossi, però, non si è fatto intimorire, rispondendo colpo su colpo alle accuse del rivale, facendogli fare, in definitiva, una bruttissima figura. Più o meno questo lo scambio di battute (in quel momento non potevo prendere appunti, quindi le parole non sono esatte al 100%, ma il significato sì).

Melandri: «Da quando non vinci un GP».
Capirossi: «Quasi non me lo ricordo più, dal 2007, in Giappone».
Melandri: «Ecco, vedi, preferisci continuare a fare numero in MotoGP».
Capirossi: «Io, però nonostante abbia 15 anni più di te, nel 2011 avrò ancora la possibilità di correre in MotoGP, mentre tu sei costretto ad andare in un altro campionato».
Melandri: «Preferisco di gran lunga andare in un campionato molto, molto, molto (testuale, nda) inferiore, piuttosto che rimanere in MotoGP a fare numero».
Capirossi: «Quando fai una cosa, l’importante è crederci fino in fondo. Lo sai che se non vinci in SBK, la tua carriera è finita?».

Game over, non c’è possibilità di replica. Peccato davvero che un pilota sia tanto autolesionista.

Guarda il video con l'intervento di Valentino Rossi: