MotoGP. Le aspettative dei protagonisti per il GP di San Marino

MotoGP. Le aspettative dei protagonisti per il GP di San Marino
Giovanni Zamagni
I protagonisti della MotoGP sono tutti pronti, motivati e, per diverse ragioni, tutti in cerca di una bella gara, proprio a Misano, proprio nel GP di San Marino | G. Zamagni, Misano
2 settembre 2010

Punti chiave

MISANO ADRIATICO – C’è Valentino Rossi che a Misano vince da due anni consecutivi ed è così vicino a casa che, testuale, «Alla sera vado da mia mamma a mangiare e a farmi la doccia». C’è Jorge Lorenzo, che dopo il terzo posto di Indianapolis ha una gran voglia di rivincita, praticamente con un unico obiettivo: «Vincere». C’è Dani Pedrosa, reduce da un successo strepitoso, uno dei più convincenti della sua carriera, e quindi in grandissima forma. C’è Andrea Dovizioso, sotto pressione, con tante incertezze sul futuro e bisognoso di un risultato di prestigio. C’è Casey Stoner, ancora alla ricerca della prima vittoria stagionale. C’è Marco Simoncelli, anche lui così vicino a casa che potrebbe venire in circuito in bici, determinato a essere protagonista. Insomma, come al solito, alla vigilia, tutti hanno un buon motivo per puntare a un risultato di prestigio, anche se poi, in gara, i sogni vengono ridimensionati e lo spettacolo, purtroppo, ridotto ai minimi termini. Speriamo sia diverso a Misano, pista lunga 4.226 metri, con 16 curve, 10 a destra e 6 a sinistra, dove i sorpassi non sono facilissimi (ascolta l’audio di Andrea Dovizioso) e dove nel 2009, per la verità, il GP era stato piuttosto noioso, dominato da Rossi, con Lorenzo secondo a 2”416, Pedrosa terzo a 12”400, Dovizioso quarto a 26”330 e Capirossi quinto a 26”539.

In attesa di scendere in pista, dichiarazioni e aspettative dei principali protagonisti.
«Questo – inizia Lorenzo, capoclassifica del mondiale con 68 punti di vantaggio su Pedrosa – è un circuito normale, bello, ma non particolarmente eccitante. E’ un tracciato dove in passato sono andato forte, ma nel 2009 ero stato veloce anche a Indy e invece domenica ho avuto un sacco di problemi, soprattutto fisici. Ma sono di nuovo pronto per combattere. Per quanto riguarda il mio futuro, qui verrà Marcos (il manager, ndr): credo che entro un paio di settimane ci saranno delle novità».

Il rinnovo con la Yamaha è ormai scontato, così come quello di Pedrosa con la Honda.
«Sono reduce da una gara fantastica – dice Dani -, ma questo, generalmente, è un circuito duro per noi. L’anno scorso avevo finito terzo ma molto staccato: dobbiamo sicuramente migliorare. La parte veloce ci è favorevole, ma ci sono parecchie staccate violente, dove c’è bisogno di stabilità: quello è il punto debole della Honda».

Valentino Rossi punta al podio, ma non si sente ancora pronto per la vittoria.
«Questa è una pista favorevole – spiega nell’intervista audio – e negli ultimi due anni sono andato benissimo. Ma non sono ancora nelle condizioni di puntare al successo: l’obiettivo è la prima fila in prova e il podio in gara. Qui, naturalmente, conta anche l’aria di casa, ma io non ho ancora il ritmo per essere veloce per un GP intero».
Poi Rossi fa una considerazione su Casey Stoner, che ha detto che la Ducati è competitiva ma non così tanto per puntare al successo.
«Credo che Stoner si stia impegnando meno di Pedrosa e Lorenzo: per averne la conferma, basta vedere quello che fa in prova».
L’ultima battuta è per Jeremy Burgess.
«Ancora non mi ha detto niente e io certo non gli metto fretta. Decidere di passare in Ducati è una scelta di vita e quindi capisco che ha bisogno di tempo».

 

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