Test SBK Jerez. Sykes come Iannone investe un volatile

Test SBK Jerez. Sykes come Iannone investe un volatile
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Conclusi positivamente, per i piloti del team Kawasaki, i due giorni di test a Jerez. Piccolo imprevisto per Sykes che, come Iannone in Australia, ha avuto uno scontro con un volatile durante un buon giro
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5 novembre 2015

Il Kawasaki Racing Team ha completato giovedì 5 novembre una due giorni di test a Jerez de la Frontera, portando avanti lo sviluppo della versione 2016 della Ninja ZX-10R con specifiche WorldSBK in vista delle prossime uscite del pre-stagione ed, infine, per l’edizione del prossimo anno del Campionato Mondiale FIM Superbike. Dopo aver provato qualche nuovo componente nel corso della giornata unica di test ufficiali proprio a Jerez dello scorso settembre, Rea ha fatto dei raffronti tra i modelli 2015 e 2016 della moto ad inizio test, per poi passare alla prova della Ninja in configurazione 2016. Il Campione del Mondo SBK ha fatto segnare un tempo di 1’40.6 con la moto 2016, completando un totale di 114 tornate.

Sykes ha continuato a lavorare su entrambe le versioni, riuscendo a trovare una base di set-up con il modello 2016 in vista del prossimo test, in programma ad Aragon il 16 e 17 novembre prossimi. L’iridato 2013 ha messo a referto 117 giri, con un 1’41.0 come miglior crono fatto segnare sui 4,423km del tracciato andaluso.

Oggi ho avuto uno scontro con un uccello e pure durante un buon giro

Tom Sykes: «Il test è complessivamente andato bene. Abbiamo avuto qualche problema ma ieri non è andata male, soprattutto alla luce delle condizioni contrate in mattinata. L’idea della seconda giornata era quella di passare in rassegna a diverse cose e, soprattutto, a qualche componente davvero interessante. Tutto sommato sono felice dei progressi fatti.

Oggi ho inoltre avuto uno scontro con un uccello e pure durante un buon giro. Questo mi ha colto di sorpresa e son dovuto tornare ai box. Ha colpito il cupolino per poi impattare contro la parte frontale del casco, sulla visiera e mentoniera. Ad ogni modo, è stato un buon test e ci mette in buone condizioni per il successivo».

Jonathan Rea: «Ad essere sincero, i test non sono la parte preferita del mio lavoro, ma è stato necessario un lavoro costante in questa due giorni perché Kawasaki ha fatto arrivare tante nuove componenti per la moto 2016. La nuova versione ha un carattere abbastanza diverso alla precedente, quindi abbiamo dovuto passare al vaglio tante cose. Anche le caratteristiche del motore sono parecchio differenti e, per questo motivo, abbiamo lavorato sull’elettronica per tirare fuori il meglio e perché si adattasse al mio stile di guida. Abbiamo completato la maggior parte del programma e sono riuscito ad andare parecchio più forte che durante il weekend di gara, con temperature simili e questo è incoraggiante».