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Debutto col botto per il Balaton Park Circuit nel mondiale Superbike, con una caduta di gruppo alla prima curva che sembra sia stata causata da Iannone (penalizzato con due long lap) e ha coinvolto Iker Lecuona (frattura al polso sinistro) Danilo Petrucci, Remy Gardner (ricoverato in ospedale per controlli più approfonditi), Garrett Gerloff, Ryan Vickers e Yari Montella.
Di questi, oltre ai due infortunati, non ha preso il via Vickers per problemi alla moto, mentre Petrucci ha dovuto partire dall’ultima casella della griglia in quanto la sua moto (la spare bike) ha avuto alcuni problemi di natura elettronica.
Nella seconda partenza, con la stessa griglia della Superpole per una gara ridotta di un giro, Toprak Razgatlioglu è scattato come un missile e si è messo subito tutti alle spalle. Nei primi giri dietro di lui si sono alternati Andrea Locatelli e Sam Lowes, sino al settimo giro quando l’inglese del Team Mark VDS ha concluso la propria gara nella sabbia della via di fuga, causa l’ennesima scivolata. Nel frattempo anche Nicolò Bulega, partito male e solo sesto al termine del primo giro, e Alvaro Bautista avevano avuto la meglio sul coriaceo Locatelli, che vedeva avvicinarsi l’ombra di un incredibile Danilo Petrucci che dopo aver superato come birilli una decina di avversari era in quinta posizione. Nel finale le posizioni si sono cristallizzate, con il turco della BMW che è andato a vincere incontrastato, seguito dal duo Aruba.it Racing Ducati composto da Bulega e Bautista.
Alle loro spalle il soldatino Locatelli resisteva all’arrembante Petrucci. Sesto posto per Alex Lowes seguito da un positivo Yari Montella, mentre Xavi Vierge, Garrett Gerloff ed Axel Bassani completavano la top ten.
Così come Bassani anche Michael Van der Mark rimediava ad una disastrosa Superpole e terminava undicesimo, precedendo Dominique Aegerter e Andrea Iannone, che a causa della carambola alla curva 1, era stato penalizzato con due long lap. A punti anche Tarran Mackenzie e Bahattin Sofugolu.
Michael Ruben Rinaldi ha chiuso sedicesimo, mentre Jonathan Rea è scivolato per ben due volte al quindicesimo e sedicesimo giro, per poi ritirarsi.