Bautista rifiuta la proposta Ducati. Gli altri piloti sul mercato per la SBK 2020

Bautista rifiuta la proposta Ducati. Gli altri piloti sul mercato per la SBK 2020
Carlo Baldi
Lo spagnolo ha rifiutato la proposta della Ducati ed è vicino alla Honda. Dopo la delusione di Suzuka Razgatlıoğlu tratta con la Yamaha, che nel 2020 potrebbe schierare sei moto
9 agosto 2019

Nel mercato piloti della Superbike non mancano i colpi di scena, e quello più clamoroso riguarda Bautista, che ha rispedito al mittente la proposta che da mesi gli era stata sottoposta dalla Ducati.

Il pilota spagnolo sembra abbia accettato un’offerta della Honda, che ha evidentemente rotto gli indugi e indipendentemente dalle tempistiche del progetto Superbike e della nuova moto ha deciso di non farsi scappare uno dei top rider della categoria, anche se in questa stagione il rendimento di Álvaro è stato alquanto altalenante, passando dal dominio della prima parte del campionato, alla profonda crisi evidenziata negli ultimi quattro round.

Visto che Bautista sembra in procinto di passare alla Casa di Tokyo, in Ducati inizia la ricerca di un valido sostituto dello spagnolo. Un problema non da poco, perché se si esclude l’ultima gara di Laguna Seca vinta da Chaz Davies, solo Bautista è riuscito a vincere con la Panigale V4.
Uno dei candidati potrebbe essere Scott Redding, già pilota Ducati nel BSB, se non fosse che, come abbiamo scritto ieri, l’inglese è già in contatto con Shaun Muir che lo vorrebbe nel team BMW in sostituzione di Markus Reiterberger.

Il caso Razgatlioglu

Non è nemmeno da escludere la possibilità che sulla V4 ufficiale possa salire Eugene Laverty, che quest’anno ha portato in pista la Ducati del team GoEleven, mentre si sono proposti Xavi Forés  e Lorenzo Savadori, che sarebbero entrambi molto felici di poter rientrare nel mondiale Superbike.

Mentre Ducati sfoglia la margherita, tiene banco anche un altro “caso” che riguarda il giovane talento turco Toprak Razgatlıoğlu.
Al termine della 8 ore di Suzuka, Kenan Sofuoğlu ha tuonato “Siamo stati presi in giro. Andremo alla Yamaha”. E’ stato solo lo sfogo per la mancata partecipazione di Toprak alla 8 ore più importante del mondo, o qualcosa di più?

Per i due turchi Suzuka è stata certamente una cocente delusione, non solo per non aver potuto contribuire alla conquista di uno storico titolo che ad Akashi mancava da 26 anni, ma soprattutto per l'esclusione dai giochi del giovane Ratzga nonostante in prova fosse andato molto meglio (e non è una novità) di Haslam, pur avendo girato sempre e solo con gomme usurate.
Qualcuno ha evidentemente remato contro Razgatlıoğlu, e questo ovviamente non è andato a genio al cinque volte campione del mondo della Supersport.
La vittoria di Suzuka potrebbe significare la conferma di Haslam nella squadra ufficiale Kawasaki, con la benedizione di Rea e del suo entourage, che non vedrebbero di buon occhio un talento rampante come quello di Toprak al fianco del nordirlandese.
Dopo essersi liberato dello scomodo Sykes, Johnny preferirebbe certamente un pilota veloce... ma non troppo, come l’amico Leon.

Lo strappo tra i turchi e la Kawasaki sarà difficile da ricucire, nonostante gli abili tentativi di Manuel Puccetti, che sta cercando di trattenere Razgatlıoğlu nella propria squadra, magari con un mezzo del tutto simile a quello dei due piloti ufficiali.
Però nel frattempo Sofuoğlu sta trattando con la Yamaha: la Casa di Iwata ha sempre creduto nei giovani, e sarebbe ben felice non solo di accaparrarsi la migliore promessa della Superbike, ma di rendere alla Kawasaki il “favore” fattogli con l’ex campione del mondo Supersport Lucas Mahias.

Per quanto riguarda il team Puccetti, dopo averlo coccolato e fatto crescere Manuel Puccetti sarebbe felicissimo di trattenere Toprak su moto ufficiale, ma nello stesso tempo si sta preparando alla possibilità che questo non succeda.
Sono molti i piloti che hanno bussato alla porta del manager italiano. Oltre a Savadori e Forés, che come abbiamo visto si sono proposti anche alla Ducati, ci sono infatti anche Sandro Cortese e Eugene Laverty, ma come abbiamo visto il nome del nordirlandese compare anche sul taccuino di Ciabatti e Dall’Igna.

 

Tornando alla Yamaha, non sarebbe difficile trovare un posto per Razgatlıoğlu, in quanto al momento l’unico pilota confermato nella squadra ufficiale è Michael Van der Mark. L’eterna promessa Alex Lowes sembra abbia fatto il suo tempo, mentre nel team satellite GRT, oltre a Melandri che si ritirerà a fine stagione, è in forse anche l’italo tedesco Sandro Cortese, che sino ad ora non ha convinto.
Prende sempre più corpo una squadra ufficiale composta dall’olandese e dal turco, mentre in GRT il candidato più accreditato a sostituire il ravennate è... un altro ravennate: Federico Caricasulo, ormai pronto al grande salto nella classe maggiore.

Non è escluso che il prossimo anno le R1 schierate nel mondiale possano essere sei. Visti gli ottimi risultati ottenuti al debutto con la moto della Casa dei tre diapason, il team Ten Kate sta lavorando per confermare Loris Baz, ma anche per aggiungere un secondo pilota che potrebbe essere lo svizzero Randy Krummenacher, specialmente se si dovesse laureare campione del mondo della Supersport.

Per quanto riguarda gli altri team privati, come Barni Racing, Go Eleven ed il team Pedercini, al momento non sono in corso trattative concrete, che inizieranno non appena si saranno composte definitivamente le squadre ufficiali.

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