WESS 2019. Red Bull Romaniacs #16 a Manuel Lettenbichler (KTM)

Piero Batini
  • di Piero Batini
Romaniacs avvincente. Il testimone della leadership passa più volte di mano. Dieci anni dopo è la volta del Figlio di Andreas, per la prima vittoria nel WESS di Manuel Lettenbichler. Alfredo Gomez e Graham Jarvis sul Podio
  • Piero Batini
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4 agosto 2019

Sibiu, Romania, 3 Agosto 2019. Dopo due mesi e… cinque Tappe, il WESS 2019 riprende con una “Classica”, la Red Bull Romaniacs giunta alla sedicesima Edizione. E dopo dieci anni è la vittoria del figlio di Andreas, Manuel Lettenbichler, che riporta il Trofeo in famiglia, vince per la prima volta una prova del Mondiale Enduro Super Series e passa al comando della… Serie.

Evento affascinante e durissimo tra Estremo e Rally, la Romaniacs è il capolavoro di Martin Freinademetz, fenomeno dello snowboard, Mondiali e Olimpiadi in una carriera folgorante, che ne studia ogni dettaglio della formula, indovinatissima, collaudando personalmente ogni metro del tracciato. Sin dalla prima edizione, 2004, lo scenario agonistico e spettacolare della Red Bull Romaniacs è stato originale e di prim’ordine. Non deve sorprendere, quindi, che l’Evento abbia ottenuto sin dagli albori un successo gigantesco, e tanto meno deve meravigliare che il WESS l’abbia voluta nel proprio circuito di super Gare.

Un impegno grandioso e sfinente. Dopo il prologo, infatti, sono sei-otto ore di Moto al giorno, per quattro giorni, l’ultimo come vedremo davvero infernale. Oltre 450 iscritti, quattro classi, Gold, Silver, Bronze, Iron.

Taddy Blazusiak vince il Prologo. È un formidabile augurio per il polacco stella dell’Estremo tornato a pieno servizio proprio con l’avvento del WESS. Stranamente, il dio dell’Estremo non ha mai vinto una Red Bull Romaniacs. In battaglia per un posto in prima fila anche Jonny Walker e Pol Tarres. C’è molta scenografia, gli organizzatori curano un’estetica da capogiro in cui far vivere contenuti strabilianti, e il Pubbico risponde a ondate oceaniche di entusiasmo.

È un’altra Gara da Specialisti dell’Estremo. Con la prima tappa, infatti, sono gli dei dell’impossibile che prendono immediatamente il sopravvento. Graham Jarvis, fresco vincitore dell’Hixpania hard Enduro, l’ultima fatica del calendario WESS prima della Red Bull Romaniacs, si impone su Wade Young, Sherco, e Manuel Lettenbichler, KTM. L’inglese ufficiale Husqvarna prende il comando della Corsa di cui è recordman con sei vittorie tra il 2008 e il 2017. Tadeuzs Blazusiak, che era nel gruppo dei fuggitivi nella prima parte della Tappa, è fermato da un problema tecnico.

Si va avanti con la seconda Tappa. Lo scenario agonistico cambia con la “fuga” di Alfredo Gomez, Rockstar Energy Husqvarna Factory .  La Tappa più lunga, 151 chilometri, ma non sarà la più difficile. Sarà invece fatale a Wade Young, Sherco, che non potrà difendere il Titolo conquistato l’anno precedente. Per darvi un’idea del valore dell’Extreme Rider, la storia di Young non si esaurisce con la rottura del selettore del cambio sulle prime salite della Tappa. Il sudafricano, infatti, torna alla base, ripara e riparte con un’ora di ritardo, e solo in un secondo tempo e per un nuovo problema sarà costretto alla resa. Gomez riesce a sopravanzare il compagno di Squadra e leader della viglia, Jarvis, solo nella seconda parte della Tappa, dopo il service di metà giornata, e ad imporsi con un vantaggio esiguo, circa cinque minuti, sufficiente tuttavia a proiettarlo in testa alla provvisoria della Corsa. Lettenbichler, mai visto così misurato e regolare, è ancora una volta terzo.

La quarta Tappa diventa importante, ma non decisiva. Per tradizione, e per “raffinatezza” delle difficoltà calibrate sui cinque giorni di gara, la Red Bull Romaniacs non si risolve mai prima dell’ultimo… minuto. Gomez conduce gran parte delle operazioni del giorno, tallonato da Jarvis e da Lettenbichler, e inseguito da Blazusiak che nel frattempo è risalito fino alla sesta posizione. I cambi in testa alla gara sono molti, ma l’episodio chiave arriva sull’ultima salita del giorno, quando Gomez resta intrappolato. Lettenbichler esplode la reazione decisiva e va a vincere la Tappa. Gomez riparte, ma sul traguardo i tempi compensati daranno ragione a Blazusiak. Lettenbichler, Blazusiak, Jarvis, Gomez è quarto, il tedesco passa al comando a un giorno dalla fine. Un lungo giorno. Si partirà con Lettenbichler in testa, poco più di un minuto di vantaggio su Gomez, quattro appena su Jarvis. Tre giorni di Gara, tre diversi vincitori, equilibrio agonistico e show perfetti.

Quinto giorno. Non solo l’antologia delle difficoltà caratteristiche del più duro Extreme Hard Rally, ma anche il “contrattempo” meteo, con la pioggia che arriva copiosa e rendere impossibile tutto quello che già appariva al limite. La quinta Prova del Mondiale WESS si risolve al termine della quinta, micidiale Tappa.

L’occasione è unica e Lettenbichler questa volta non fallisce. Torna alle sue vecchie abitudini caratteriali e parte all’attacco sin dal via. Fa bene, perché Gomez fa fatica a rispondere e a trovare il ritmo gusto per una reazione efficace. I “guai” per Lettenbichler arrivano da un’altra parte. È Jonny Walker, Red Bull KTM Factory, che sferra un attacco micidiale e conduce, nel compensato, per buona parte della mattina di gara, fino al Service. Poi cambia tutto, un’altra volta. Arriva la pioggia.

Dopo cinque giorni di gara si arriva al traguardo con il rebus ancora tutto da decifrare. Gomez ha trovato nella pioggia e nel fango la condizione ideale per ripartire, e per tutto il pomeriggio corre all’attacco di Lettenbichler. Il tedesco entra per primo nell’Arena di Gusterita, il teatro del gran finale, con un margine ancora ridotto, e quando passa per primo sotto lo striscione d’arrivo è suspense e inizia lo stillicidio del cronometro. Arriva Gomez, i calcoli sono fatti in fretta. Andreas Lettenbichler aspetta che il figlio si tolga il casco e abbraccia il Campione che gli succede dieci anni dopo sul tetto della Red Bull Romaniacs.

Gomez è secondo, Jarvis terzo. Blazusiak recupera il quarto posto sul piccolo dramma di Mario Roman che, nel difficile finale, deve lasciar passare anche Jonny Walker e Billy Bolt, il primo Enduro Ultimate Rider della Storia giovane del WESS. Diciannovesimo Gold è Michele Bosi, ventesimo Sonny Goggia.

Per la prima volta una Donna, la tedesca Anna Schmolzl, vince la Iron Class, lo spagnolo Josu Artola vince la Silver e il polacco Marcin  Weglarz la Silver. Poi è Bingo. “Mani” Lettenbichler sale sul primo gradino del podio Gold e alla guida della classifica provvisoria del WESS dopo cinque Prove.

Il prossimo appuntamento con la Serie è l’Hawkstone Park Cross Country (GB) 21 e 22 Settembre.

Red Bull Romaniacs 2019. Classifica Assoluta Finale. Gold Class

1. Manuel Lettenbichler (KTM - GER) 20:39:51; 2. Alfredo Gomez (Husqvarna - ESP) 20:42:15; 3. Graham Jarvis (Husqvarna - GB) 20:52:12; 4. Taddy Blazusiak (KTM - POL) 21:25:36; 5. Jonny Walker (KTM - GB) 21:30:40; 6. Billy Bolt (Husqvarna - GB) 23:16:34; 7. Mario Roman (Sherco - ESP) 23:36:25; 8. David Cyprian (KTM - CZ) 23:48:33; 9. Pol Tarres (Husqvarna - ESP) 24:42:30; 10. Josep Garcia (KTM - ESP) 25:08:26.

World Enduro Super Series. Classifica Provvisoria dopo 5 Prove

1. Manuel Lettenbichler (KTM - GER) 3570 Punti; 2. Graham Jarvis (Husqvarna - GB) 3460; 3. Alfredo Gomez (Husqvarna - ESP) 3164; 4. Mario Roman (Sherco - ESP) 2940; 5. Billy Bolt (Husqvarna - GB) 2725; 6. Jonny Walker (KTM - GB) 2700; 7. Josep Garcia (KTM - ESP) 2615; 8. Taddy Blazusiak (KTM - POL) 2590; 9. Nathan Watson (KTM - GB) 2091; 10. Pol Tarres (Husqvarna - ESP) 1965.

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