Italiano Motorally, il dietro le quinte di Cascia

Italiano Motorally, il dietro le quinte di Cascia
  • di Nazzareno Falappi
I fatti salienti della prima prova visti dal paddock. 230 piloti e un'organizzazione impeccabile
  • di Nazzareno Falappi
21 aprile 2016

Cascia è uno dei luoghi di culto più importanti dell’Umbria. La devozione a Santa Rita attira migliaia di pellegrini da tutto il mondo; aggiungendo poi che il borgo con le sue antiche porte, le chiese ed i caratteristici vicoli offre rilevanti scorci architettonici e paesaggistici si può capire il grande interesse che c’è per questi luoghi. In questo contesto Luca Tassi ha voluto ambientare la prima prova di Campionato Italiano Motorally.

Luca ha sempre organizzato delle buone gare ma questa volta ha superato sé stesso, ricevendo consensi e complimenti un po’ da tutti. La sera del sabato grandi festeggiamenti, nel corso della cena di gala, poi la domenica sul percorso fin dalle prime luci del mattino rimanendo sul campo fino a tarda ora a risolvere problemi e recuperare piloti e moto. Molto bello anche il fatto che si sia voluto dedicare questa gara all’indimenticato Ghino Mozzini, grande ed appassionato organizzatore di Motorally fin dalla prima ora e per tanti anni una colonna portante della specialità.

Al via ben 230 piloti con diverse novità. Un bel rimescolamento delle carte con nuovi team e piloti che hanno portato nell’ambiente una ulteriore spinta propulsiva. Il ritorno di Andrea Mancini dopo un lungo stop, e l’arrivo di nuovi pilotoni dall’Enduro (vedi Giovanni Gritti e Fausto Vignola) non hanno comunque cambiato più di tanto lo stato delle cose. Anche quest’anno Jacopo Cerutti sarà l’uomo da battere, come dimostra la sua perentoria affermazione. Tra l’altro Jacopo, con Husqvarna, è entrato in un team di grande esperienza come dimostra il secondo posto del compagno di squadra Vanni Cominotto. Una bella soddisfazione per il Team Manager Fabrizio Carcano, che ha unito le forze del team CF con i veneti di Africa Dream.

Sempre monumentale il grande van di RS Moto cui era stata riservata una’area adeguata alle dimensioni . Rivoluzionata tutta la squadra sotto il grande tendone rosso. Il Team di Agazzi schierava Marco Job, Giovanni Gritti, Fausto Vignola e di fianco, sotto un gazebo bianco, un gradito ritorno sotto forma di Luigi Martellozzo, di scuola motorally d.o.c., che alla fine è risultato il migliore del lotto con un bel quarto assoluto e primo di classe. Gigi, dopo anni di tribolazioni, finalmente torna a sorridere.

In campo femminile, assente la campionessa in carica Valentina Spoletini a causa dei postumi di un intervento, si sono viste parecchie novità. Per prima cosa è stato bello rivedere di nuovo alla partenza Serena Ghione che dopo un anno di apnea enduristica è ritornata nel suo mondo vincendo, senza problemi e con la solita determinazione; la classe non è acqua. Buona, anzi ottima, la performance di Raffaella Cabini al debutto nella specialità. Raffaella ha unito alla buona tecnica di guida, frutto di anni nell’Enduro, una lucida precisione nella navigazione. Per lei, vista la giovane età, si nutrono grandi aspettative.

Grande soddisfazione per Davide Giorgi; per lui una doppia vittoria, una nella Under 23 ed una, questa bella pesante, nella C250 dove si è messo dietro un bel gruppo di piloti blasonati. Dopo aver vinto un campionato nella 50 era rimasto in ombra per qualche anno; adesso torna a pieno titolo tra i protagonisti.

La classe 1000 orfana del suo numero uno, il campione in carica Andrea Rossi, ha visto anche in questo caso il ritorno di un grande protagonista. Alessandro Devalle ha preceduto con autorevolezza i suoi compagni del Team Old Farm Racing: Eros Ercoli e Max Fignani. Veramente bella l’Africa Twin di Ercoli. Ammirata e fotografata è il frutto di un lavoro di tuning portato avanti in modo magistrale. Ogni particolare è attentamente studiato ed il risultato è un mezzo tanto snello e guidabile da sembrare una CRF.

Anche quest’anno era presente alla gara d’apertura Giovanni Copioli, vicepresidente della Federazione ed appassionato rallista. Oltre ad aver portato a termine in modo egregio la propria gara è stato protagonista di un bell’episodio di sportività: trovato sul percorso Max Fignani con la moto in panne, non ha esitato a fermarsi aiutandolo a spingere fino a far ripartire la mastodontica Africa Twin. Non capita tutti i giorni di avere un aiuto così decisivo da parte della FMI.

Un altro ritorno, perlomeno come pilota, quello di Stefano Frassini. Stefano, ormai, è più famoso come organizzatore; le sue edizioni di Campionato Motorally all’Elba restano positivamente impresse nella memoria di ogni pilota. A Cascia si è presentato con un nuovo camper dove ha apposto in bella evidenza gli allori dei titoli vinti ed i marchi delle moto che ha utilizzato in carriera.

Bernardo Magnini si è presentato al via con una stupenda Yamaha 250 WRF (in apertura) perfetta in ogni particolare e con una bellissima livrea retrò alla Kenny Roberts replica. Bernardo è talmente appassionato nella cura delle proprie moto da essere soprannominato, dagli amici, “accessorio”.

Il prossimo appuntamento con i congiunti campionati Motorally e Raid TT è ad Aielli in Abruzzo. “Pasqualone” Alfonsi sta preparando qualcosa di speciale: si vocifera di una speciale di ben 100 Km. Sulla carta dovrebbe essere una mossa positiva. Vedremo alla luce dei fatti che cosa succederà.

Argomenti